CAPITOLO 6

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"Ehy, ciao Gianlu!"

"Ehy, ciao Chiara. Come stai?"

"Oh tutto bene, un po' stanca. Te?"

"Tutto bene. Hai qualche programma per stasera?"

"In realtà no, penso di stare col mio gruppo ma non so cosa faremo... sicuramente ci annoieremo!"

"Bene, te alle 23:00 lasci loro e vieni da me dai."

"Ma non posso piantarli in asso dai"

"Oh ma dai, tato loro alle 23:45 al massimo saranno già nel letto con le coperte fin sopra la testa"

"Bhe in realtà non solo loro, anche noi fino a prova contraria...!"

"Te potrai rimanere da me!"

"E come faccio coi sorveglianti?"

"Semplice, verrai da me prima del -coprifuoco- e loro non se ne accorgeranno. Devi dire alle tue amiche di chiudere la porta a chiave e quando la sorvegliante proverà ad entrare vedrà che la porta è chiusa e quindi penserà che siete delle brave ragazze del primo anno che non vogliono essere disturbate dai maschioni scatenati degli anni precedenti."

"Oh... come fai a sapere tutte queste cose?"

"Ho invitato più di qualcuno nella mia stanza, solitamente più ragazze che ragazzi ma fa lo stesso"

"Oh non pensare che io sia il tipo..."

"Oh no, tranquilla, sarà una serata tranquilla coi miei compagni di stanza ed altre tre persone, non pensare subito male, almeno per ora!"

Divento tutta rossa ma subito ritorno alla normalità quando vedo che scoppia a ridere, credo per la mia faccia.

Accetto anche se titubante, di sicuro non mi cambierò... non ne ho la minima voglia.

"Gianlu, vado bene così?" urlo dato che sta andando via

"Oh certo che sì" mi sorride e se ne va.

Vado in stanza e racconto tutto agli altri, spiego che ci andrò solo per fare altre conoscenze in modo che avremo più braccia su cui contare. Una partita di pallavolo non si può fare in cinque e una di calcetto non la possono fare in due i ragazzi!

19:40

"Raga dai è tardi, è ora di cena."

Usciamo dalla camera e bussiamo a quella davanti per far uscire anche Michi e Fede.

Scendiamo le scale, camminiamo un pochino e arriviamo alla mensa.

Per la cena voglio rimanere leggera ma non so cosa prendere, forse due gallette di riso, 2 pomodorini e un po' di petto di pollo. Sara si prende 6 gallette ai cinque cereali, un po' di tonno e l'insalata. Come bevande sia io che lei prendiamo un bicchiere grande di acqua. Michele si prende un hamburger semplice con una Cola zero, Federico un Hot dog con salse e una fanta, Andrea opta per una bistecca, una fetta di pane e del the alla pesca.

Mangiamo di gusto tutto ciò che abbiamo preso mentre parliamo del più e del meno. Dopo ben cinque mesi che non bevo né vino e né birra è arrivato il giorno, giusto per festeggiare un po'. Prendo la bottiglietta di acqua che avevo finito prima, prendo il documento e mi dirigo verso gli erogatori dove inserisco il codice fiscale. In realtà non so bene a cosa servi inserire la tessera dato che siamo tutti maggiorenni, forse registra chi è che prende la bevande e gli blocca l'erogazione successiva, bho... Inizio a versare nella bottiglietta del vino bianco, il rosso non lo bevo più, mi ci sono sentita malissimo ad una festa. Finita l'erogazione il vino arriva a poco più di mezza bottiglietta... un po' poco ma me lo farò bastare! Anche gli altri vanno a prendere uno dei due alcolici. Mentre loro sono là io rimango al tavolo a sorvegliare le borse e gli zaini degli altri, ad un tratto sento toccarmi la spalla, mi giro ed è Gianluca che mi sussurra all'orecchio di lasciarne un po' per dopo, credo si riferisse al contenuto della bottiglietta...

Appena arrivano loro, saliamo al piano di sopra e ci infiliamo nella stanza dei ragazzi per brindare all'anno accademico che sta iniziando. Spero solo che non arrivi il simpaticone di questa stanza a rovinare il momento. Neanche a farlo apposta la porta della stanza si apre e vedo lui con gli occhiali da sole che entra a testa bassa e si butta sul letto.

"Quindi ragazzina ci sarai anche te da Gianluca?", capisco che si riferisce a me e annuisco non dando lui filo da torcere, non ho voglia di litigare!

"Bene, usciamo insieme per andare da lui, la scusa sarà quella di accompagnarti in infermeria a prendere un fascia per la caviglia che ti sei storta oggi in palestra!"

Che tipo arrogante, non mi ha praticamente dato scelta ma come ho già detto non ho voglia di mettere le mani addosso il primo giorno, non voglio essere espulsa per uno stronzo! Neanche gli rispondo, continuo a farmi i fatti miei coi miei amici. Prima di continuare a bere, vado in stanza e prendo le sigarette e l'accendino nel comodino. Ritorno nella camera di fronte, chiudo la porta, apro la finestra che si trova, purtroppo, vicino al letto del tipo e faccio qualche passo per uscire fuori sul balconcino. Accendo la sigaretta e comincio a fumare fino a quando non sento una presenza dietro di me. 

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BELLI, ECCO A VOI IL CAPITOLO 6.

SPERO VI PIACCIA TANTO. 

VOTATE E COMMENTATE PLEASE!

BACI, CHIARA. XOXOXO

*LE IMMAGINI DI COPERTINA DI OGNI CAPITOLO SONO PRESE DA GOOGLE*

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