CAPITOLO 9

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6:45 *DRIIN* *DRIIIN*

Suona la sveglia e io mi alzo subito per correre in camera, preparare i vestiti, andare in bagno, farmi una doccia e scendere con gli altri a fare colazione. Così faccio, vado in stanza dove le altre ancora dormono, prendo l'intimo bianco semplice, un paio di calzini bianchi, un jeans skinny nero, una camicetta rossa di seta e un blazer nero coi bottoni oro. Vado in bagno, apro l'acqua, mi tuffo sotto la doccia, una volta uscita mi asciugo con l'accappatoio ed inizio ad indossare i vestiti scelti prima, alla fine metto le converse bianche. Asciugo i capelli, mi metto un filo di fondotinta, cipria, matita e mascara, prendo le cose che avevo lasciato ieri nell'armadietto e torno in camera, le altre sono già pronte e a me rimane solo da prendere lo zaino e il mio giacchetto di pelle preferito. Usciamo dalla stanza con un po' di ansia e bussiamo alla stanza davanti per chiamare gli altri, peccato che ad aprire è Alessandro...

"I tuoi amici hanno quasi fatto."

Non rispondo, lo guardo male e basta. Aspettiamo altri cinque minuti e, per fortuna, hanno fatto ed escono dalla stanza anche loro. Scendiamo le scale e ci rechiamo in mensa per una colazione. Io, Sara, Andrea e Federico optiamo per il dolce, Michele per il salato. Una volta riempita la pancia, io e Sara abbiamo Letteratura Italiana, Michele ha matematica e Federico e Andrea hanno inglese. Non frequentiamo tutti lo stesso corso, io e Sara lettere moderne, Michele biologia e Andrea e Federico scienze alimentari.

Ci dirigiamo tutti nelle rispettive aule e appena entriamo in quella di letteratura noto subito una volto conosciuto che mi fa segno di andare da lei... Chanel! Bene... non potevamo iniziare meglio. Sara mi chiede subito chi sia la ragazza e le faccio cenno con la testa come per dire avviciniamoci e dopo ti spiego. Non voglio fare scenate quindi accetto il posto accanto a lei. Si presentano subito le due ma ho notato che il sorriso di tutte e due è più che falso, conosco bene Sara e so perfettamente che odia le persone come Chanel gatta morta perfettina, direi un soprannome più che giusto per lei.

La mattinata passa abbastanza in fretta, dopo letteratura abbiamo avuto linguistica ed è una materia non facile ma che ti prende abbastanza. Ci rincontriamo tutti per il pranzo all'entrata della mensa. Vedo arrivare da lontano il gruppo di Gianluca, compreso Alessandro. Ci uniamo tutti e decidiamo di pranzare insieme. Io scelgo solo un'insalata con pomodorini e petto di pollo per rimanere leggera, dopo pranzo dovrò studiare e poi andare in palestra quindi non voglio farmi venire sonno mangiando molto. Gli altri si prendono tutti o la pasta o un panino, tranne Sara che, non mangiando la carne, si è presa la mia stessa cosa solo che al posto del petto di pollo ha messo il tonno. Il pranzo procede abbastanza bene, sono seduta fra Gianluca e Simone, i più carini di quel gruppo e, sicuramente i due che ho conosciuto meglio. Davanti ho Sara che si trova fra Federico e Michele, vicino a quest'ultimo c'è Andrea affiancata da Alberto, non so dove siano Alessandro e Chanel, sicuramenti in qualche angolo sperduto della scuola dove lei può fare tranquillamente le fusa a lui.

Tranquillità e normalità sono le parole che descrivono questa università!

Il pomeriggio lo passo a studiare con Sara in biblioteca e, finito lì, ci andiamo a cambiare per andare in palestra. Prendiamo il cellulare, una bottiglietta d'acqua e un asciugamano piccolo per asciugare il sudore. Arriviamo ad allenarci alle 17:00, facciamo un'oretta di allenamento tra cardio e pesi in modo da rassodare anche. Finito qui ci andiamo a lavare e a cambiare e scendiamo giù in mensa dove troviamo gli altri tre insieme a Gianlu e Simone. Ci sediamo al tavolo vicino la porta e prendiamo uno yogurt a testa per fare merenda tranne Michele che prende la sua panna cotta ai frutti di bosco. Finita la merenda andiamo tutti nella nostra stanza a parlare un po' e tra i vari discorsi è uscita fuori l'idea di organizzare un mini torneo di calcetto tra i maschi e una partita di pallavolo tutti insieme. Decidiamo di chiamare il resto del gruppo di Gianluca e di farli venire in camera per decidere quando fare tutti e due. Una volta arrivati gli altri cominciamo a decidere e optiamo per sabato la partita di pallavolo e ogni venerdì una partita di calcio. Per la prima non c'è problema, solo che ci manca un giocatore, ma per il secondo bisogna chiedere l'autorizzazione alla direttrice ma nessuno sa come convincerla.

Mi viene un lampo di genio...

"Raga facciamo mettere 2 euro ad ogni partecipante e i soldi che vengono racimolati verranno dati all'università per il materiale scolastico. Che ne pensate?"

Mi guardano tutti e Gianluca mi dice: "SEI UN FOTTUTO GENIO RAGAZZA!"

Sorrido arrossendo un pochino ma sono contenta della mia idea in modo da far svagare un po' loro e in modo da farli unire ancora di più. Chi dovrà andare a parlare con la direttrice siamo io, Gianlu e Ale... che palle! Accetto comunque.

Per la partita di pallavolo Chanel si è offerta di chiedere ad una sua amica, sarà sicuramente una sua simile.

"Raga, organizziamo le squadre? Che ne pensate di Chiara e di Alessandro come capitani delle squadre?"

Vorrei maledire Simone mentalmente ma a pensarci bene così sono sicura di non ritrovarmelo in squadra.

Tutti annuiscono eccitatissimi e pronti per sapere da chi verranno scelti.

Parto io e scelgo Michele, lui va avanti con Chanel, io Sara, lui Alberto, io Andrea, lui Francesco, io Gianluca, lui Federico, io Simone, lui l'amica di Chanel. Le squadre per pallavolo sono pronte. Per calcetto hanno deciso di formare un'unica squadra quindi cinque in campo e due in panchina che sono Federico e Simone che hanno deciso di giocare solo se necessario. Il portiere sarà Alberto, l'attaccante Alessandro e in difesa gli altri. Sono le 19 in punto e decidiamo così, io, Gianluca e Alessandro, di andare subito a parlare con la direttrice che rimarrà nel suo ufficio fino alle 20:30. Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso la meta, io sulle spalle di Gianluca e Alessandro che ci segue dietro. Arrivati davanti alla porta, bussiamo e ci viene subito ad aprire, esponiamo la nostra idea che accetta un po' titubante. Dopo mille -MI RACCOMANDO- ci saluta e ci dirigiamo in mensa per far sapere agli altri del sì che ci ha riservato la direttrice. Ceniamo tutti insieme e festeggiamo con un bicchiere di birra carichi per le partite che ci spetteranno nel fine settimana. Dopo cena ognuno va nelle proprie stanze.

Passano così i seguenti giorni, solita routine.

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SPERO DI ESSERMI FATTA PERDONARE. VI DICO SOLO CHE SE NE STANNO AVVICINANDO DELLE BELLE.

QUELLO CHE AVETE LETTO ED IMMAGINATO FINO AD ORA E' PRONTO AD ESSERE STRAVOLTO DEL TUTTO!

FATEMI SAPERE COSA POTREBBE ESSERE SECONDO VOI NEI COMMENTI!

BACI, CHIARA. XOXOXO


NON E' COME SEMBRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora