CAPITOLO 7

4 1 0
                                    

"Fumi anche?"

"Non posso?"

"Sembravi troppo per bene... la classica tipa che ha i soldi e se la tira"

"Amico, ti sei sbagliato di grosso, non sono il tipo!"

"Meglio così, non vorrei passare la serata con una scorbutica", ancora non ho capito chi si pensa di essere... mi sta provocando? Se continuerà così prima o poi esploderò!

Lo lascio stare, non lo guardo neanche... infatti va di nuovo sul letto e si mette a guardare quel ricordo che è impresso sull'immagine.

Lo scruto mentre lui fissa la fotografia, la stessa che ho visto oggi sul suo comodino. Come sempre la mia boccaccia non è mai a freno

"Ti manca la tua ragazza? Non studia qui?"

"Fatti i fatti tuoi, che ne sai chi è lei?"

"Ho solamente chiesto, chi è che guarda una persona in quel modo?!"

Gli altri che sono presenti nella stanza ci guardano di tanto in tanto mentre parlano dell'orario delle lezioni di domani.

"Vatti a cambiare, è quasi ora di andare da Gianlu!"

"Non mi devo cambiare"

"Oh, invece sì. Te vorresti venire con quel vestito in una stanza con altri cinque maschi e con una sola ragazza oltre a te?! Come vuoi!"

"Bene, te ora vieni di là e mi consigli cosa mettere!"

"Ma io direi che stai bene anche così!"

"No, ora vieni. Mi hai messo te la pulce nell'orecchio."

"Raga mi vado a cambiare per la festa, domani ci vediamo fuori dalle stanze con l'uniforme addosso! Vi voglio bene, notte."

Entriamo nella mia camera, apro subito l'armadio mentre lui si siede sul mio letto con un fare annoiato... io lo ucciderei qui.

Gli faccio vedere un outfit con pantalone nero skinny, un crop top rosso e le mie solite scarpe oppure un altro con pantaloni in pelle skinny anche essi, camicia bianca da mettere dentro e un gilet nero e, ai piedi, un paio di converse platform bianche. Sceglie il secondo anche se secondo me sono veramente troppo coperta, rischio di morire di caldo... Usciamo dalla stanza e ci dirigiamo verso il bagno, lui aspetta di fuori, io entro, mi cambio, metto il vestito e le scarpe nel mio armadietto, esco e ci dirigiamo verso la camera del nostro amico.

"RAGAZZI, DOVE STATE ANDANDO? FRA NON MOLTO CI SARA' IL COPRIFUOCO!"

Io rimango zitta, faccio parlare lui.

"Ma certo signora sorvegliante come posso dimenticarlo. Lo sa che questa sera è più elegante del solito?"

"Ma la smetta Alessandro, se ne vada!"

Ci incamminiamo nuovamente verso il posto della piccola festa organizzata da Gianlu. Io ho ancora la faccia scioccata... Alessandro che ci prova con la sorvegliante mi mancava. Ora addirittura so anche il nome!

"Cosi l'Innominato anche ha un nome... Alessandro. Bel nome!"

"Bello io e bello il nome."

Vanitoso....

"Comunque non pensavo ci provassi anche con la sorvegliante, già le voci che girano sul tuo conto non sono delle migliori per di più fai il provolone davanti a me con una quarantenne..."

"E' grazie al mio fascino che non ci ha seguito e sgridato."

Basta, non ne posso più... Umiltà amico!

Continuo a camminare vicino a lui in silenzio, mi dispiace dirlo ma non è molto simpatico il ragazzo... anzi, direi che a volte è proprio odioso, prepotente, vanitoso ma carino dai.

Bussiamo alla porta della camera numero 15, da come ho capito i ragazzi hanno i numeri dispari e le ragazze quelli pari, ci viene ad aprire un ragazzo non tanto alto, con gli occhiali posti davanti a due occhioni azzurri, i capelli castani e il fisico abbastanza mingherlino, sembra simpatico.

"Ehy, ciao ragazzi! Entrate dai, il festino sta per iniziare!"

Entriamo tutti e due con un sorriso sul volto, carichi per fare un po' di casino e, io, per fare nuove conoscenze.

"Ragazzi! Diamo il via alle presentazioni" 

È Gianlu che parla, ci mettiamo tutti in cerchio, seduti a terra e con le gambe incrociate. 

Mi trovo fra i due ragazzi che conosco, Gianlu e Alessandro.

Parte subito il tipo biondo che ci ha aperto la porta, si chiama Francesco, poi si presenta una ragazza mora, perfettina e vanitosa, si chiama Chanel, poi un ragazzo moro e muscoloso, Alberto, dopo viene un tipo strano, capelli e occhi scuri come la pece, un po' solitario ma tranquillo, sicuramente non un testa di cavolo come Alessandro, dice di chiamarsi Daniele; ora è il momento di un ragazzo dalla faccia d'angelo, occhioni azzurri, capelli biondi, viso tondo e paffutello, sembra un cucciolone, si chiama Simone. Finisco con la mia presentazione e scopro che anche Chanel è nel mio stesso corso, peggio di così non poteva andare!

................................................................................................ 

ARRIVATI AL 7!

COME STA ANDANDO? VI STA PIACENDO? SPERO DI SI'

VOTATE E COMMENTATE.

BACI, CHIARA. XOXOXO

NON E' COME SEMBRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora