Capitolo 19.

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Todoroki's pov

Il mio cuore stava battendo talmente forte che sembrava mi stesse uscendo dal petto.
Ricevere una dichiarazione del genere, da parte di una persona come lei...
Mi aveva sinceramente confuso.
Probabilmente, lei si aspettava una risposta. Cosa avrei dovuto dirle? 
Ma soprattutto... avrei trovato le parole giuste per dirglielo?
Lei l'aveva fatto sembrare una cosa così semplice. Aveva parlato tranquillamente, come se mi stesse raccontando il suo weekend. 
L'atmosfera era rassicurante, però.
Era mattina presto, un po' di luce filtrava dalle tende azzurre della camera.
Era tutto circondato dal silenzio, c'eravamo solo io, la mia ansia e T/N.
Proprio mentre stavo per darle un bacio leggero sulla guancia, lei aprì gli occhi e mi guardò.
C'era un silenzio alquanto imbarazzante, non sapevo cosa dire.
Lei, invece, sembrava tranquilla. Probabilmente, non si aspettava una risposta.
Forse, non era mai stata una domanda.
Voleva solo dirmi quanto fossi importante per lei.
Perciò mi alzai e le diedi il buongiorno.

T/N: Come stai?
Todoroki: Bene, credo.
T/N: Grande, perché c'è una Recovery Girl incavolata in avvicinamento.
Se stai così male da non poterti neanche spostare dall'infermeria, perché la sera fai il fuggitivo e insegui le persone durante un appuntamento "romantico"?

Sembrava non essere turbata o incuriosita per la sera precedente.
Anzi, dal suo comportamento, sembrava non fosse successo assolutamente niente di così importante. 

Todoroki: Oh no, non voglio tornare in infermeria.
Sto bene, ma Recovery Girl continua a sostenere che debba rimanere lì per almeno altre due settimane.
Sta arrivando, mi nascondo nell'armadio.
T/N: No aspetta, che!? Esci fuori e basta.
Todoroki: SSSSSSSSHHHHH.
RG: Buongiorno signorina, ha visto un ragazzo con i capelli bianchi e rossi che correva scappando dall'infermeria?
T/N: No signora, assolutamente.
Recovery Girl: Grazie, buona giornata.
T/N: Ok, puoi uscire ora.
Todoroki: Grazie, T/N.

Uscendo dall'armadio, mi trovai davanti a Recovery Girl perfettamente incazzata.  Incominciò ad urlarmi contro di non andarmene in giro perché lei sapeva perfettamente quali fossero le cose giuste per me e quali mi avrebbero fatto male.
Quando mi girai verso T/N vidi che stava facendo uno sforzo incredibile per non scoppiare a ridere.
Recovery Girl mi trascinò  via dalla camera di T/N e mi portò nuovamente in quella stupida infermeria.
Mi fece sdraiare sul letto come se stessi per perdere un rene e mi disse di non muovermi, perché i tagli erano ancora profondi e che guarirli con il suo Quirk avrebbe potuto uccidermi.

Skip time

Todoroki: Cavolo, T/N. Questa me la paghi.
T/N: Dai, volevo solo ridere un po'.
Todoroki: Hai... presente ciò che è successo ieri?
T/N: Si ...?
Todoroki: Ecco. Tu... Vuoi che... ti dica  qualcosa?
T/N: Cosa intendi dire?
Todoroki: Vuoi che ti dica... C-che... Che ...
T/N: Puoi anche esprimerti senza soffocare.

Ero evidentemente diventato completamente rosso.
Ma non riuscivo a capire in che modo lei fosse riuscita a parlarmi con quella tranquillità.

Todoroki: Tu... ieri mi hai detto che... ti piaccio.
Vuoi che ti dica qualcosa?
T/N: Non mi importa la tua risposta.
Se ricambi i miei sentimenti, sono assolutamente felice.
Se invece non ti interesso neanche un po' in quel senso... non importa, sul serio.
Mi basta sapere che ci sei, che puoi sopportarmi tutti i giorni e che vuoi continuare ad essere il mio amico rompi scatole, per essere felice.
Certo, se vuoi dirmi qualcosa, ti ascolto.

Non riuscivo quasi mai a esprimere le mie emozioni attraverso le parole.
Per questo... Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulla guancia.
Quando la guardai negli occhi, vidi che era calma esternamente, ma dentro di sé provava tante emozioni tutte insieme.

Todoroki: Tu... Hai capito, vero?
T/N: Sì, credo di sì.
Ma... Non voglio che cambi nulla fra di noi.
Todoroki: Cosa intendi?
T/N: Intendo che... Per me è tutto già perfetto così, non serve fare gli smielati e i romanticoni.
Todoroki: Ti sembro una persona smielata?
T/N: Sì, più di me. E fidati, io sono molto, molto smielata. 

Accennò un sorriso e si alzò dal tavolo.
Avevo, ancora una volta, organizzato una fuga romantica dall'infermeria e da Recovery Girl. Questa volta, però, riguardava solo me e T/N.

Todoroki: Dove vai?
T/N: Sto andando a pagare il caffè e il cornetto.
Sai quanto possa amare i dolci.
Todoroki: Sì, ma sei più magra di me. È alquanto preoccupante.
T/N: Sembri mia nonna. Andiamo fuori?
Todoroki: D'accordo.

Uscimmo e andammo in un negozio.

T/N: Ti piace questa felpa?
Todoroki: No. Per niente.
T/N: E io che pensavo di farti un regalo carino...
Todoroki: Stare qui con te è un regalo perfetto.
T/N: Non avevi detto di non essere una persona smielata?
Todoroki: Sì, ma ogni tanto credo che debba smettere di avere quello "sguardo di ghiaccio".
Mi hai detto così ieri, giusto?
T/N: Finiscila, cupido.
Torniamo all'accademia, dai.
Todoroki: D'accordo, d'accordo.
Come vuole lei, sua maestà regina dei cornetti.
T/N: Ho detto di smetterla, altrimenti ti mollo qui.
Todoroki: Ma non stiamo insieme.
T/N: E allora ti vendo a un mercante egiziano dicendo che sei un beluga autistico.
Todoroki: Ma cos-
T/N: Ma niente, dai. Andiamo.

Perché sarò sempre con te🤍(Todoroki Shōto x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora