Capitolo 15.

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Finito il caffè, uscimmo dal locale.

Todoroki: Tutto ok?
T/N: Si, tutto alla grande. Cosa facciamo adesso?
Todoroki: Una passeggiata, esploriamo la zona.

Quella zona del Giappone era davvero particolare.

T/N: Shoto... Perché hai organizzato questa fuga, stamattina?
Todoroki: Perché ogni tanto bisogna andare via. Staccarsi dalle abitudini, staccarsi dai soliti volti e dalla solita ambientazione. Ci stiamo solo prendendo una pausa dalla solita routine.
T/N: Già. Hai ragione.
Non so perché mi sia venuto in mente ora, ma...
Qual è la tua paura più grande?
Todoroki: ...Diventare come mio padre.
T/N: Oh, capisco...
Todoroki: La tua?
T/N: Non riuscire a cambiare le cose. Sapere di non esserne in grado.
Ho paura di non poter fare ciò che voglio, di tradire la fiducia delle persone che credono in me.
Di rimanere sola per sempre, perché nessuno riuscirà mai a volermi bene come vorrei.
Il mio concetto di paura è così... Banale, ho paura di cose davvero stupide.

Todoroki: Non penso siano paure stupide. Davvero.
T/N: Smettila di essere così gentile. Mi innervosisci.

Non sapevo il perché, ma mi trovavo a parlare con lui di cose personali, che non avrei mai raccontato a nessuno.
Attraversammo un po' le vie della città, visitando negozi o semplicemente chiacchierando un po'.

Fu in quel momento, che l'equilibrio incantevole di quella mattinata di dicembre, fu spezzato da un urlo disperato.
Una famiglia innocente di persone senza Quirk, era stata distrutta.

Sentimmo le urla strazianti di una bambina che si era salvata per puro caso, che continuava a implorare quel Villain di lasciare la sua famiglia; nonostante fossero già morti tutti.

Todoroki's pov

Tutto sembrava muoversi al rallentatore, come in uno di quei film orribili che si vedono solo alle 3 di notte.
Mi girai verso T/N, che un attimo prima di trovava accanto a me.
La vidi cadere in ginocchio, coprendosi il volto con le mani.
Corsi verso di lei e mi inginocchiai al suo fianco.

Todoroki: T-T/N!! COSA... COS'HAI!?

T/N sembrava straziata dal dolore, stava soffrendo davvero.

T/N: È.... È tutto... Tutto finito, ormai....
Sembra...di rivivere tutto ciò... Che ho passato... Chiusa in una macchina...
E SE... E SE TUTTO CIÒ CHE STA SUCCEDENDO FOSSE SOLO FRUTTO DELLA MIA MENTE!?
E SE... È SOLO UN MIO MODO PER SMETTERE DI SOFFRIRE, MA UN GIORNO DOVESSI ACCORGERMI CHE NON È MAI SUCCESSO NULLA?
E SE... UN GIORNO APRISSI GLI OCCHI, TROVANDOMI NELLA CAMERA DI 5 ANNI FA PIANGENDO!?
E SE... NON TROVERÒ MAI, IL MODO PER ESSERE FELICE?

Stava soffrendo davvero tantissimo.
Continuava a urlare fra le lacrime, non sapevo come consolarla.
Le presi il volto fra le mani e la osservai con attenzione, obbligandola a guardarmi negli occhi.

Todoroki: E questo, ti sembra reale abbastanza?

Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio, proprio come quella sera al bar.
Ma questa volta, era un bacio davvero sentito.

T/N: Sei... sei uno stronzo, Todoroki.
Ti prego, lasciami andare e portami via da qui.

T/N's pov

Mi alzai, nonostante non vedessi ancora nulla: avevo ancora gli occhi pieni di lacrime.

Todoroki: Dai, vieni.

Mi fece salire sulle sue spalle e mi portò fino alla stazione.
Improvvisamente, mi sentii assolutamente ridicola.
Mi ero messa a blaterare cose davvero, davvero imbarazzanti.

T/N: Riguardo a prima...
Fai finta che non sia mai successo niente. Davvero.
Ho avuto un attacco isterico, non ero io.
Todoroki: Non devi sentirti in imbarazzo.
La tua reazione era perfettamente giustificata. Sul serio.
T/N: La tua reazione invece no.
Abbiamo delle responsabilità, non possiamo perdere tempo nel fare gli stupidi.

Ah, Todoroki. Sei stato davvero uno stupido.
In una situazione del genere, l'unica cosa che potevi evitare di fare era baciarmi.

Salimmo sul treno e ci sedemmo sui primi due posti liberi che trovammo.

Todoroki: Ora puoi staccarti da me, piccolo koala.
T/N: D'accordo, d'accordo.

Mi staccai dal suo braccio, a cui mi ero inconsciamente aggrappata.
Non parlammo per tutto il tragitto.
Dopo quello sfogo in strada, mi sentivo stranamente... bene.
Finalmente, avevo confessato ciò che temevo e ciò che pensavo.
Mi sentivo libera da ogni paura e da ogni difficoltà.
Tutti i problemi, però, sarebbero tornati uscendo dal treno e dirigendoci verso la scuola.

Perché sarò sempre con te🤍(Todoroki Shōto x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora