{'||Are you watching me?||'} ~ (LevixErenxReader)+(Ereri)•(Attack On Titan!)

•{Reborn}•

Le giornate proseguivano, per i due amati, più diversamente del solito. Già... Avevano con loro una ragazzina, che nasconde dietro un misterio che i due intendono risolvere.
La fecero abitare a casa loro, lei più di una volta aveva rifiutato ma Eren continuava ad insistere e Levi sapeva benissimo che lui e un grande nel far convincere qualcuno. Non gli si può di no. Comunque, alla fine la ragazza accettò, dove poteva andare? Se la sua casa era distrutta, dei ladri la stanno cercando per qualche loro losco motivo ed era ferita ad una gamba perciò non poteva camminare molto.
Ma sopratutto gli avevano imposto delle regole.
Ma non delle regole solo per la sua incolumità ma anche riguardanti la casa dettate dal caro Levi.
Eren:

Regola numero uno: mai uscire di casa.
Regola numero due: rimani sempre in camera tua, nel caso puoi sempre scendere per chiederci qualcosa.
Regola numero tre: se arriva qualcuno non far nessun rumore, devi far finta che tu non ci sia.
Regola numero quattro: ti diremo noi quando e dove dovrai andare.
Regola numero cinque: potrai uscire solo con il nostro permesso, ma solo per il nostro giardino.
Regola numero sei: miraccomando se sei omofoba ti prego di non offenderci.

Le regole erano queste, naturalmente la ragazza non era omofoba, anzi, lei adorava i gay.
Poi c'erano quelle riguardanti ad Levi:

Regola numero uno: di tanto in tanto aiutaci a pulire.
Regola numero due: se il pavimento e pulito ti prego di indossare i calzini e camminare senza scarpe.
Regola numero tre: se esci in giardino e poi rientri metti le tue scarpe nell'apposito mobile e mettere le pantofole.
Regola numero quattro: non si accettano prigri (già ne ho uno)
Regola numero cinque: mai e ripeto mai far cadere qualcosa sulle surperfici dell casa appena pulite.
Regola numero sei: la tua stanza deve essere sempre in ordine e pulita.
Regola numero sette: non rimanere il bagno, una volta fatta la doccia, sporco.

Erano di più di quelle di Eren. Eren infatti ha sospirato di rassegnazione quando le ha sentite e ha sussurato:

-"Caso perso... "

Anche se la ragazzina si è dimostrata molto ordinata e pulita.
E di questo Levi era molto colpito.

Qualche giorno dopo:

Pov's Yui
Ero nella mia cameretta, propio alla fine della casa la parte più a sud, dove dietro c'è propio il giardino. In questi giorni mi sono abituata agli urli dei due amati che litigavano, ma manco 5min dopo facevano pace. Anche se qualche volta mi sentivo di troppo nella loro vita. Levi non era un tipo che "sorride", anzi la parola sorridere nel suo vocabolario non esiste propio, anche se qualche volta li rivolge ad Eren. Eren, invece, e l'opposto di Levi, così sociale e simpatico, e poi ha dei occhi davvero magnifici.

Riguardo a me non sono nessuno dei due. Parlo raramente, piccoli accenni di sorrisi li faccio qualche volta e sto sempre chiusa in camera mia a leggere. Adoro leggere e una mia passione come quello di scrivere storie. In questi giorni mentre aiutavo Levi nella faccende domestiche, ho trovato un quadernino e da lì in poi scirverci sopra.
Sto scrivendo una autobiografia. Tutta la mia infanzia fino a questo momento.

Mi piaceva anche guardare fuori dalla finestra e immaginare qualche scena fantasy nel loro giardino. Viaggio sempre con la testa, sono una più che pensa che parla. I miei pensieri li tengo tutti nella mia testa, forse anche per questo che dimentico subito le cose.

Il mio flusso di pensieri viene interrotto da qualcuno che bussa.

-"Avanti"

Era Levi.

-"Oi, Yui viene è pronta la cena"

Io mi accingo a muovere il capo verso il basso, mentre sto ancora con la faccia azzecata al libro. È se ne và.
Faccio un sospiro, chiudo l'ennesimo libro che ho letto e lo vado a poggiare sulla cattedra. E scendo giù.