Capitolo 7 - Battaglia

30 3 0
                                    

Ieri sera non ho chiuso occhio e mi sta passando la fame di nuovo, mi succede ogni tanto, ma oggi ho tutti i nervi a fior di pelle. La mia insonnia sta peggiorando e sinceramente non ne posso più, tra l'altro ho passato tutto il tempo a cercare il coltello di Loki che non trovo da ieri sera, sono anche tornata dove l'avevo "usato" ma non c'era.
Sono ormai le 7 e non potendone più del letto mi alzo e vado lo stesso ad allenarmi.

Mi dirigo verso la stanza di Natasha, voglio chiederle di venire con me, ma è vuota. Anche quella di Wanda, Bruce e Clint; così decido di andare da Steve che sta prendendo lo scudo dal letto.
"Già tutti in piedi?".
"Sì stiamo andando ai confini, è stata rilevata la presenza di qualcosa che vuole oltrepassare la barriera" dice lui con voce bassa. Sono abbastanza ferita; puntualmente non vengo avvisata di nessun attacco, nessuna missione ed ogni volta rimango in disparte perché vogliono "proteggermi".

"Siete stupidi per caso, Steve? Sono più forte di te, Clint e Sam messi insieme!".
"Smettila, lo facciamo per te. ora se vuoi venire vedi di muoverti". Sbuffo e lo seguo fuori dove vedo una massa di persone più lontano, verso gli alberi, corriamo lì il più veloce possibile, volgo lo sguardo verso l'alto e noto delle navicelle metalliche ed enormi che sostano sopra il cielo del Wakanda. Non so cosa può aspettarci, spero solo che non ci sia Thanos.
Arrivati mi metto in prima fila con Steve, e Tony mi prende per un braccio. Il suo volto è quasi carminio e pieno di terrore.

"Torna subito dentro!".
"Papà taci per una volta, è ora di combattere" mi guarda sconvolto ma non posso farlo parlare adesso, eravamo letteralmente sotto attacco.
Vedo T'Challa avvicinarsi, non ha neanche un filo di preoccupazione in volto, ma forse è solo abitudine. Molto spesso in passato il Wakanda è stato attaccato e si sono dovuti proteggere nascondendosi, ne avrà sentite e vissute di ogni.

"Non farti male" mi dice sussurrando e poi mi lascia un bacio sulla fronte, davanti a tutti e anche davanti a mio padre che lo guarda con uno sguardo tra il soddisfatto e l'omicida, anche lui non lo capisco mai, mi faranno impazzire un giorno.

"Kika!".
"Bucky, che c'è?" lo vedo precipitarsi verso di me, con qualcosa in mano che luccica sotto il sole, lo riconosco subito il pugnale che ha tra le mani.

"L'hai lasciato ieri a terra, quando sei andata via con... T'Challa" traspare dell'amarezza dalla sua voce, ma non gli do tanto peso.
"Oddio Bucky grazie mille, non lo trovavo" senza pensarci lo abbraccio fortissimo, mossa che poi scatena l'imbarazzo di entrambi. Sento T'Challa gridare qualcosa in Wakandiano, capisco che stiamo per combattere, sento il cuore andare all'impazzita.

Vedo degli animali strani correre verso di noi, sembrano dei lupi ma saranno sicuramente di qualche altro pianeta.
Io e Wanda, come ai vecchi tempi, combattiamo fianco a fianco ma ad un certo punto decidiamo di separarci per aiutare gli altri che sono in difficoltà.

Vedo Steve ricoperto dalle bestie e gli corro incontro liberandolo, anche se la paura di colpire anche lui è grande.
"Steve, sono tutti lì guarda!".
Sono concentrati in due punti, da una parte ci sono Wanda, papà, Natasha, Clint e Bruce e di qui ci siamo noi, con l'esercito delle dora milaje e le altre tribù del wakanda che ci aiutano. Inizio a pensare che non finirà mai. Un'idea mi balza nella testa ma non l'ho mai fatto davvero, sarà la prima volta.

"Già lo sai cosa voglio fare, dammi slancio" dico guardando il capitano.
"Se ti fai male tuo padre mi uccide!".
"Steve stiamo collassando, fai ciò che ti dico" capisco la sua preoccupazione ma farei di tutto pur di salvarli.

Non riesco più a sollevarmi da terra o volare da quando ho ucciso Hela, come se una parte di me si fosse spezzata e separata dal mio corpo, mi serve quindi qualcuno a darmi un aiuto per ciò che stavo per fare; Rogers si posiziona di fronte a me con lo scudo rivolto verso l'alto, mi da l'ok ed inizio a correre più veloce che posso, quando appoggio uno dei due piedi sullo scudo cap mi da una spinta e poi con tutta la forza che ho in corpo, con tutto il potere che posso, attacco quel cumulo di bestie che ci vuole uccidere. Cado al suolo stremata ma viva e quando apro gli occhi sono tutti morti, quei mostri che stavano per oltrepassare il confine ed arrivare nel palazzo sono senza vita davanti a me; l'unica cosa che però mi balza all'occhio è qualcuno a terra, sembra svenuto o almeno lo spero, non voglio credere che sia morto, ha i capelli lunghi ma da qui non riesco a riconoscere chi sia.

"Kika, stai bene?" Steve si avvicina a me preoccupato.
"Sì, devo..." non cerco neanche di finire la frase, devo vedere chi ho colpito e portarlo al sicuro; le mani mi tremano e cerco di camminare il più velocemente possibile. Sento il mondo attorno a me girare e mancarmi l'aria. Quando arrivo vicino al corpo della mia vittima mi crollano le gambe ed anche il cuore, una sensazione di vuoto si fa spazio nel mio stomaco e si attacca ovunque facendomi morire dentro.

"Bucky..." i suoi occhi blu sono serrati e non risponde però respira, lo sento. Ha delle ferite enormi e le mie mani sono piene del suo sangue, che cerco prontamente di bloccare.
"Steve! Steve! Portiamolo dentro, ti prego" lui non si era ancora accorto che quello era il suo migliore amico e quando lo fa sbianca, crollando come ho fatto io pochi secondi prima, ma si fa forza e lo porta nel palazzo lasciandolo alle guardie per poi tornare lì fuori. Sono rimasti pochi nemici e Thanos non c'era, non era ancora il momento ed io speravo che ciò che avevo visto nei film, che ricordavo di rado, non capitasse mai.

Non so per quanto rimango fuori quella stanza con le mani ed i vestiti pieni del suo sangue che oramai si era asciugato sulla mia pelle; vedo due ragazze venirmi incontro, una di loro è Shuri.
"Kika...è sveglio ma non deve agitarsi, ci metterà un po' a guarire".
Annuisco e poi mi precipito nella stanza dove lo vedo steso sul letto, che mi guarda come se non fosse successo nulla sul campo.

"Bucky.. mi dispiace, non ti avevo visto" le mie lacrime ed i miei singhiozzi sempre più frequenti non fanno capire quasi nulla di ciò che dico, sarebbe potuto morire per causa mia e Steve non mi avrebbe mai perdonato se avessi ucciso il suo migliore amico. Ho paura di fare del male alle persone, di ucciderle o rovinargli la vita.

"K.. È tutto ok, non devi p-preoccuparti" la sua mano calda mi sfiora la guancia ed io mi sento di nuovo bene ed in pace, lui era salvo ed io...in realtà non avrei neanche dovuto sentirmi così, T'Challa è ancora lì fuori e si preoccupa per me mentre io sono qui con James; qualcosa però mi tiene legata a lui, non so cosa sia ma mi batte il cuore.

"Ora dovresti riposare..".
"Sì, ma non andare via" la testa mi sussurra che non dovrei rimanere con lui ma sto per abbassare il volume della vocina del mio cervello e fare ciò che mi dice lo stomaco e la cavalleria rusticana che ci si trova all'interno in questo momento.
"Va bene".

Gli prendo la mano e lo guardo, senza dire neanche una parola, non ci serve.

The Love I'm Searching For - Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora