Capitolo 4 - Déjà-vu

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KIKA'S P.O.V.

È la prima sera che sono qui e non riesco a chiudere occhio, ho convinto gli altri a rimanere anche se mio padre non mi rivolge la parola. Ho la gola talmente secca che mi sembra carta vetrata, chissà dove si può prendere un po' d'acqua, questo posto è così enorme che quasi mi incute timore.
Mi alzo dall'enorme letto che mi hanno dato per la notte e cammino lentamente per i corridoi, ci sono troppe porte per capire dove sono e quindi, sconfitta, ritorno verso la mia stanza stando attenta a non far rumore coi piedi. Vedo un'ombra girare l'angolo, la curiosità mi fa muovere verso essa. Sembra più un'acchiapparella,visto che entrambi aumentiamo il passo, poi il braccio dell'ombra urta qualcosa e lì capisco chi è.

"James?".
Lo sento sospirare e poi si gira verso di me, ha una faccia da cadavere ed è tutto sudato.
"Hey..".
"Cos'hai?".
"Nulla, lascia perdere" mi dispiace non poter fare nulla, ovviamente non mi conosce magari non vorrà raccontarmi le sue cose, però vederlo così è brutto.

"So che ci conosciamo da poco ma se vuoi parlarne io non ti giudicherò..".
"Faccio gli incubi ogni notte, questo è quanto".

Sta diventando sempre più freddo, mi sa che l'ho infastidito; mi avvicino per vederlo meglio visto che è quasi del tutto buio in questa parte del corridoio.
"Anch'io li faccio sempre, sai?" i nostri occhi si incatenano mentre il suo viso si rabbuia ancor di più, non so lui cosa sogni ma io rivedo ancora la scena di Loki nella mia testa, le mani di Hela attorno al suo collo ed il suo viso che diventa viola mentre inarca la testa e mi dice, per l'ultima volta, ti amo, subito dopo aver perso la nostra bambina.

"Io.. Ritorno in camera, buonanotte" non me n'ero accorta ma si era avvicinato di molto a me ed il suo saluto è quasi un sussurro nelle mie orecchie. "Buonanotte James" poi non lo vedo più, quindi me ne torno in camera, saranno delle settimane difficili se continuo a non riposarmi.

Al mattino vengo svegliata da Steve che mi sta praticamente quasi buttando giù dal letto, l'unica volta che non mi ero svegliata dopo solo due ore di sonno.
"Forza ci dobbiamo allenare, hai capito chi dobbiamo combattere?".
"Mhhh Steve e dai!" lo sento avvicinarsi troppo al mio viso, ma non dico nulla per vedere cosa vuole fare.

"Kika..sei bella quando dormi.." è impazzito? "però quando fai l'allenamento di più quindi alza le chiappe!" eccolo il solito Cap, pensavo avesse perso la testa, ci mancava solo questo adesso, io e Steve di nuovo insieme. Mi alzo lentamente e poi ricordo di avere addosso solo il reggiseno e il pantaloncino del pigiama.
"Via!".
"Potevi avvisare stupida" dice ridendo e poi va via chiudendosi la porta alle spalle; guardo l'orologio e noto che sono le dieci, un orario molto inusuale per me, visto che di solito mi alzo per le otto.

Mi faccio una doccia veloce e poi mi metto la tuta, mi piace da morire ma devo ancora finirla, manca qualche dettaglio. Le voci che arrivano da fuori mi fanno ricordare che staranno aspettando tutti me.
Quando arrivo all'esterno vedo di nuovo Steve con Sam e Clint che mi urlano da lontano "eccola! La bella addormentata!" a gran voce, decido di divertirmi e faccio sollevare Steve dal terreno facendogli fare su e giù.

"Non prendermi in giro!".
"Promesso, però ora fammi scendere!".
Mollo la presa e fortunatamente non cade male a terra, però fa troppo ridere, anche se il mio sorriso viene smorzato dalla faccia di Tony che mi guarda con rabbia e rancore. Non mi farò soggiogare dalla sua reazione e quindi mi avvicino a lui, è pur sempre mio padre.
"Buongiorno papà" gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia, non se lo aspettava però almeno ricambia con un piccolo sorriso. Il suo gesto mi da un po' di speranza per una riappacificazione.

Io e le ragazze andiamo ad allenarci con le Dora Milaje, sono una forza della natura e devo ammettere che se non dovessi usare i poteri non potrei mai sconfiggerle.
Le vedo prendere le lance mentre io sfilo dalla caviglia il coltello di Loki, me l'aveva dato Thor dopo il suo funerale e lo usavo da sempre.

"Noi usiamo le lance, se volete sono lì".
"Grazie Ayo" ci proverò dopo ma non sono sicura di saper tenere più una lancia in mano, anche se quando ero piccola facevo Bōjutsu con l'aikidō, ma non sono durata più di due anni. Ci alleniamo per non so quanto tempo ed ogni volta vengo sconfitta se non contro Natasha, la quale ha i miei stessi livelli di preparazione in questa disciplina. Decido per una buona volta di prendere quella lancia ed abbandonare il coltello, ma mentre sto per raggiungere una ragazza vedo James che mi si piazza davanti.

"Vuoi combattere?".
"Va bene, ma stai attento, non voglio farti male" lo sfido con lo sguardo ma lui ride, non sa cosa posso fare, non dovrebbe sottovalutarmi. Iniziamo e combattere e si vede che lui è molto più allenato e forte di me, d'altronde vive qui e sicuramente avrà imparato dalle migliori, cerco di avere il sopravvento su di lui e ci riesco per poco; vengo poi sopraffatta dalla sua forza e me lo ritrovo sopra di me con la sua lancia sul mio collo, non so perché ma ho paura, mi sembra di vivere un déjà-vu.

"Tutto bene? Sei pallida" James mi guarda preoccupato mentre toglie la lancia dal mio collo e mi porge la mano per alzarmi; viene spostato da Natasha e Wanda che lo allontanano.
"Kika, forse è abbastanza per oggi, dovresti tornare dentro e riposare" per me è ridicolo quello che dice Wanda, ci stiamo allenando solo da 4 ore, di solito resisto di più.

"Sapete cosa? Vado a farmi una passeggiata visto che volete mandarmi via".

Prendo il coltello e vado via guardando Wanda che si avvicina per parlare con James animatamente, non so cosa voglia da lui ma io non riesco ancora a capire cosa le ho fatto per farla allontanare da me. Continuo a camminare nella natura finché non incontro il re da solo.
"Kika, che piacere".
"Re, il piacere è tutto mio" beh non molto visto che sono tutta sudata e ho i capelli che sembrano un cespuglio.

"Ti allenavi?".
"Sì, ho dovuto smettere però, non mi sento molto bene a detta degli altri".
"Wow non sapevo potessero leggere nel pensiero" insinua sarcastico, a primo impatto sembra così rude e irremovibile, invece mi sbagliavo. Mi fa ridere perché in realtà è così, pensano di sapere cosa mi succede ma non è vero.

"Kika...stasera c'è una festa qui, anche se sta per arrivare una guerra noi manteniamo le tradizioni, ti andrebbe di accompagnarmi? Ufficialmente intendo, necessito di una dama e chi meglio di te che sei così bella, se posso permettermi" un Re che mi chiede se può fami un complimento. Sono morta ieri notte e non lo so. Nonostante gli innumerevoli pizzichi sul braccio capisco che non è un sogno. T'Challa mi ha appena chiesto di accompagnarlo ad una festa ufficialmente, dove ci vedranno tutti? Forse dovrei prendermelo questo momento di felicità, sono passati due anni, ce la posso fare.

"Va bene Re, ci sarò".
"Ti prego chiamami T'Challa e dammi del tu!"
"Scusami T'Challa, allora ci vediamo stasera.." mi volto per andare verso la mia stanza a cercare qualcosa di presentabile.

The Love I'm Searching For - Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora