Capitolo 5 - Touch Me

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Nella mia vita sono andata solo una volta ad un "ballo" ed era a casa di Tony, quando mi ha adottata con Pepper.

Mi ricordo ancora quando Wanda e Natasha mi accompagnarono a prendere il vestito ma ora dove ne prendo uno decente? Qui ho portato vestiti normali e le tute per il combattimento, sono proprio nei guai; farei una figuraccia con dei vestiti normali.
Decido di mettere da parte l'orgoglio ed andare a bussare alla porta di Natasha che mi apre dopo pochissimo; ha indosso l'accappatoio e i capelli umidi le toccano di poco le spalle.

"Entra".
"Natasha ho bisogno una mano, T'Challa mi ha invitato alla festa ma non ho nulla da mettere" il suo sguardo si fa malizioso e poi mi tira per un braccio verso il suo armadio, riempito quasi del tutto di vestiti neri; erano tutti bellissimi ma non sembravano adatti per una serata come quella.
Dopo un'intensa ricerca non abbiamo ancora trovato un abito ed io e la spia sembravamo due trottole, a cui si era aggiunta anche Wanda.

"Potevano avvisarci, non credete?" grida la sokoviana dal bagno mentre si prova un vestito anche lei.
"Infatti, anche se fare una festa con quello che stiamo per affrontare è impensabile".
"Almeno si beve, ragazze!" Natasha vede sempre il bicchiere mezzo pieno, forse perché è da quando è piccola che lei il bicchiere non ce l'ha mai avuto, ed ora cerca di apprezzare tutto ciò che le da la vita.

"Mi arrendo, metterò qualcosa a caso ragazze" le due rosse mi guardano tristi mentre mi accompagnano in camera per aggiustarmi i capelli.
Aprendo la stanza intravedo, sulle lenzuola azzurro cielo del letto, una scatola nera. Un nastro del medesimo colore la chiude per poi creare un fiocco.

"Cos'è?" Wanda allunga lo sguardo oltre la mia spalla mentre io mi avvicino per leggere ciò che c'è scritto sul bigliettino che si nasconde sotto il nastro. "Per la peonia più bella del Wakanda, ti aspetto" non mi sono accorta di averlo letto a voce alta. Devo ammettere che mi batte un po' il cuore, un re mi ha appena definita come il fiore che gli dona il suo potere, è tutto così romantico e perfetto. Forse troppo ma perché non goderselo?.
Le ragazze sono tutte un fremito dietro di me e mi invogliano ad aprire la scatola, sollevo il coperchio con una delicatezza immensa per paura di rovinarla, è bellissima anche se è un semplice contenitore.

La velina copre ciò che c'è sotto ma appena la sollevo mi si illuminano gli occhi, un vestito dorato monospalla è ben ripiegato nella scatola e quando lo sfilo noto che è corto davanti e lungo dietro, sembra una cascata d'oro, è incredibile.

"È.." mi mancano le parole per definirlo ma fortunatamente ci pensano le due davanti a me.
"Magnifico!" gridano all'unisono, ed hanno ragione, ci sono persino le scarpe, stasera almeno per una volta mi sentirò una dea scesa in terra, sperando di non far sbavare tutti oppure dovranno arrestarmi; a volte mi dimentico di essere così sarcastica.

"A lui sarebbe piaciuto tanto, era il colore preferito di sua madre" Loki adorava il giallo indosso a sua madre, lo fece inserire persino nel suo mantello. So che devo pensare ad altro ma non è guardare al passato e rivolerlo, ma portarmelo nel cuore per sempre. "È vero, ma ora c'è una persona che ti aspetta stasera quindi preparati futura regina del Wakanda!"
"Wanda! È solo una festa e poi ci conosciamo da 2 giorni" non posso correre, il mio cuore non se lo può permettere, vado cauta e penso sia meglio così.

"Lo vedremo" mi fa un sorriso malizioso ed io le tiro un cuscino che lei schiva, dopo le risate Wanda e Natasha si accingono a farmi i capelli ed il trucco come prima, come due anni fa, come se tutto il resto non fosse mai esistito ed il tempo non fosse mai passato.

A proposito di tempo che passa, non ho neanche pranzato e sono le 7, abbiamo passato ore tra docce, trucco e prove abito, mi sento di nuovo una quindicenne alla prima festa in discoteca, ci andavo molto prima di cambiare vita, ma ora era un po' diverso, avrebbero guardato tutti me e al solo pensiero mi tremavano le gambe.

Le altre sono andate a prepararsi mezz'ora fa mentre io faccio fatica a chiudere il vestito. Sento qualcuno bussare.
"Chi è?".
"Bu-James!".
Ci mancava solo lui oggi, prima Steve mi ha vista senza quasi nulla addosso ed ora lui dovrebbe vedermi col vestito mezzo aperto.
"Sono occupata, non posso aprire".
"Okay... A dopo".
Mi dispiace averlo lasciato andare così, mi rimangio ciò che ho detto e corro verso la porta aprendo una piccola fessura che mi permette di intravedere il suo braccio destro allontanarsi.

"James...mi servirebbe una mano, ma non guardare" il suo sopracciglio si alza non capendo, poi quando lo faccio entrare si gela, lo vedo deglutire più volte.
"Devo chiudere la zip?".
"Sì per piacere, non riesco e ci sono su da venti minuti!".

Mi fa un sorriso sbieco e poi si avvicina lentamente, sento le sue mani sui miei fianchi e le guance mi vanno a fuoco, sapevo che sarebbe stata una pessima idea ma non così brutta, anche se la bellezza di quel momento è equa in grandezza; la sua presa si fa sempre più forte come se non mi volesse lasciare mai. Mentre fa salire la zip sento le sue dita fredde della mano metallica sulla mia pelle che rabbrividisce al contatto con l'uomo, però mi fanno sentire al sicuro anche se dovrei averne paura, non so di cosa è capace con quel braccio.

"Stai benissimo..." sento le sue labbra sfiorarmi la nuca, è una sensazione strana, è come se già conoscessi quel tocco e ciò che ne viene, le sensazioni che mi attraversano il corpo.
Mi giro di scatto e lui toglie subito le mani, T'Challa mi aspetta e non posso di certo farmi trovare con lui in camera.

"Grazie Jay, ora puoi andare".
"Jay? Non mi hai mai chiamato così...".
Mai chiamato così? È ovvio ci conosciamo da due giorni.
"È ovvio, ci siamo appena conosciuti, però se non ti piace continuerò a chiamarti James" che figuraccia, davvero non so stare mai zitta.
"Bucky va bene, K".
"E Bucky sia! Ci vediamo dopo" lo seguo fino alla porta per poi chiudermela alle spalle, non so cosa mi stia succedendo ma devo stargli lontana.

Mi riprendo dopo qualche minuto allacciandomi poi le scarpe e infilando il pugnale nel cinturino sulla coscia, un'arma non fa mai male soprattutto se è un ricordo.
Mentre aggiusto l'ultima ciocca di capelli sento bussare di nuovo alla porta, sarà lui.

"Arrivo".
Non vedo l'ora!

*Aloha girls, theys and boys, spero vi stia piacendo la storia, vi allego il vestito di Kika, e continuo a ringraziarvi per il successo di The Script! Vi adoro alla follia❤️*

Kika's dress

Kika's dress

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The Love I'm Searching For - Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora