Capitolo 3 - Lontani Un Continente

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Dopo essermi presentata al ragazzo sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, quando mi giro vedo Natasha che mi sorride in modo strano.

"Tutto okay?".
"Sì, perché me lo chiedi?" la sua espressione è diventata enigmatica, non capisco questa domanda così improvvisa.

"Nulla... Cosa ne pensi di Bucky? Ho visto che lo guardavi" ora capisco.
"Chi è Bucky?".
"Mh...volevo dire James".
"Nulla, cosa dovrei pensare? L'ho salutato e basta, non lo conosco nemmeno Nat" alla fine della mia frase la tinta bionda recupera il sorriso, certe volte penso usi le sue tecniche da spia anche su di me, oppure è solo lunatica. Nel frattempo vedo papà guardarmi malissimo mentre Bruce e Sam parlano con lui, sembra che sia caduto il mondo per la mia presenza qui.

Mi serve una boccata d'aria, quindi esco dalla sala in cui eravamo entrati poco prima e sento il vento del Wakanda sferzante sul mio viso, il panorama mi addolcisce gli occhi con tutta questa natura che ci circonda e le persone che mi guardano sorridenti.
"È bello qui vero?" la sua voce bassa mi fa venire la pelle d'oca, anche se non lo sto guardando negli occhi.
"Molto" finalmente mi giro e lo vedo sorridere, però non è un sorriso convinto sembra più... Malinconico.

"Anche tu qui per la missione?".
"Sì, anche se non mi volevano..e non so perché" guardo a terra mentre parlo, un po' per la delusione che mi assale ed un po' perché non riesco a reggere il suo sguardo.
"Kika.. Loro sicuramente ti vogliono, sono brave persone, magari volevano proteggerti".

Il modo in cui dice il mio nome mi ricorda qualcosa, ma mi sfugge cosa; sento qualcosa di freddo poggiarsi sulla mia mano e di istinto mi scanso, poi mi accorgo che è il suo braccio metallico.
"Scusa.." mi guarda triste, come se lo avessi deluso.
"Non chiedermi scusa, è stato un riflesso spontaneo.. Non mi da fastidio, anzi.." poggio la mia mano sulla superficie fredda e nera "è rassicurante". In un certo senso lo è veramente; un uomo così può farti stare sicura per sempre..insomma il suo braccio è una perfetta arma contro i delinquenti.

Sorride di nuovo ed io, sollevata, ricambio. Pensavo di aver fatto un casino con uno appena conosciuto, sarebbe stato imbarazzante ai massimi livelli storici.
Qualcuno dietro di noi si schiarisce la voce e subito James ritira la mano dalla mia presa, Steve si siede tra noi due, dividendoci, e poi mi guarda con la mascella contratta.

"Dobbiamo andare, ti riaccompagno a casa".
"Steve... Io non voglio tornare, sono stanca di essere trattata come una bambina, hai capito?!" lui cerca di afferrarmi il braccio ma non glielo lascio fare, mi frega sempre con i suoi modi di fare da buono e con gli abbracci, ma ora basta, non sono più quella persona indifesa che ha perso tutto.

"Non lo decido io, eseguo solo gli ordini e lo sai bene".
"A me non interessa quello che ha detto mio padre, non ci torno a casa è chiaro? Puoi usare anche lo scudo per bloccarmi ma lo sai che ti sconfiggo con uno schiocco di dita!" il suo sguardo si fa serio e si avvicina sempre di più, non so cosa voglia fare ma viene fermato da James.

"Lasciala stare Steve".
"Bucky, tu stanne fuori, anche se sei il mio migliore amico".
Non sapevo fossero migliori amici, Steve non me ne aveva mai parlato. Il moro va via sconfitto guardandomi un'ultima volta mentre io lo seguo con lo sguardo, vorrei che rimanesse ma non ci conosciamo nemmeno.

BUCKY'S P.O.V.

Steve mi ha detto che non ho nessun diritto di intromettermi nella discussione ma dovrei averlo, non la vedo da due anni, mi hanno obbligato ad andarmene perché secondo loro lei sarebbe stata meglio senza di me, perché sarei potuto impazzire e farle del male. Forse avevano ragione, anch'io avevo paura di ucciderla, però il tempo passa e ora sono cambiato. Non posso di certo andarle a dire cosa c'è davvero sotto, distruggerei il rapporto che ha con gli altri e con suo padre, e poi non vorrebbe più vedermi; la conosco...penserebbe che io l'abbia abbandonata.

"Tu..".
"Wanda io ricordo, tu a me non hai fatto nulla, è lei che avete rovinato" la rossa mi guarda frustrata, è stata obbligata, certo, ma comunque l'ha fatto.

"L'abbiamo fatto per lei, sei pericoloso a volte, Bucky".
"Questo è solo ciò che voi dite, Steve e Kika non la pensano così".
"Kika non lo pensa perché non ti conosce" questa frase mi spezza il cuore, lei mi conosce benissimo, sa il mio colore preferito, che amo la musica anni 40 e che mi piacciono gli anacardi con il cioccolato. Una volta mi ha persino cucito un giubotto senza che le dessi le misure; sa anche che a volte potevo essere cattivo, ma non più.
Ayo mi ha curato, mi ha aiutato e loro non hanno il diritto di portarmela via. Al contempo però io non ho il diritto di dirle tutto e farle odiare la sua famiglia.

"Non più, grazie a voi".

Le do le spalle per poi andarmene verso la sala dove tutti erano riuniti, due Dora Milaje mi aprono la porta alta e dorata.
"Cosa dobbiamo fare?" dovrei sapere perché sono qui.

"Bucky.." Bruce inizia a spiegare cosa succede "C'è un semidio di nome Thanos che sta collezionando le gemme dell'infinito per dimezzare la popolazione terrestre... Dobbiamo fermare lui e la sua armata". "Okay ma cosa facciamo?" ha un'armata non possiamo solo schioccare le dita e poi tutto finisce, dobbiamo pensare ad un piano. "Dobbiamo pensare ad un modo per non far uccidere Visione e poi...fermarlo".

"Fratello" Shuri si rivolge a T'Challa "ci vorranno settimane, la sua mente è troppo articolata e le sue reti neurali sono troppe".
Visione si avvicina alla principessa del Wakanda : "Provaci".

Io guardavo in disparte, prima mi sentivo a casa ma adesso solo Sam e Steve mi guardano come prima, da Natasha non me l'aspettavo, anche lei ha commesso degli errori ma è stata perdonata. Guardando Wanda e Visione capisco di dover trovare un modo per stare con Kika, senza che nessuno veda nulla, non per dirle la verità ma per farmi guardare di nuovo da quegli occhi e sentirmi a casa.
Sarà difficile, Tony mi guarda ogni secondo, e tra l'altro dobbiamo pensare alla battaglia imminente.

L'unica cosa che mi consola è che posso guardarla di nuovo, sentire il suo profumo e amarla da lontano, un lontano che non dista un continente.
Quanto mi è mancata.

The Love I'm Searching For - Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora