60. Diario

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Forse no, forse non volevo pubblicare questo aggiornamento ed è per questo che è rimasto così tanto tra le bozze.

Però oggi è diverso, oggi forse è il momento giusto.

Eccomi a rileggere quello che ho scritto, eccomi ad aggiungere altri dettagli, eccomi a spiegare, a cercare le parole...

Forse non lo sai, ma cerco tutti i giorni di ritagliarmi del tempo per ripensare alla mia giornata e valutarla. Mi interrogo: "ho aggiunto valore alla mia storia oppure ho perso solo del tempo?"

Forse lo avrai capito, sento la necessità di scrivere per fare ordine e anche se non sempre ci riesco, ci provo.

Forse te l'avrò già detto, io sto spesso in silenzio, ma i miei silenzi gridano.

Sospeso nel tempo che non è infinito e sfugge ogni passo potrebbe essere più sbagliato che giusto.

Attualmente sto leggendo Thunderhead e non posso non pensare alle numerose assonanze create non volutamente tra questo mio modo di fare e gli usi e consuetudini tra le falci di quel mondo.

Certo, si parla per metafore, ma le metafore non sono forse il modo più antico e più sacro che abbiamo per raccontare la vita?

Okay, per parlare di metafore dovresti però aver chiaro il concetto principale e forse non conosci "Falce" quindi ti farò un breve riassunto senza spoiler per poterti permettere di capire di cosa parlo (se lo conosci già se vuoi puoi andare avanti)...

Falce è un libro scritto da Neil Shusterman ambientato in un futuro utopico dove tutto bello e bellissimo e l'uomo ha finalmente capito tutto.

Per non andare troppo per le lunghe non ti parlerò della trama (che puoi facilmente googlare) ma mi focalizzerò sull'ambientazione che cercherò di racchiudere in quattro punti:

1. Non c'è nulla e proprio nulla di raggiungibile al di fuori della Terra (gli amanti del fantascientifico potranno storcere il naso, ma io, io che sono terribilmente claustrofobico che già all'idea fare una crociera mi sale il panico, a immaginarmi solo nello spazio potrei morire... con Interstellar ho avuto gli incubi per mesi, dunque, io esulto tantissimo.)

2. L'intelligenza artificiale è il bene superiore, si occupa di tutto in maniera impeccabile (il thunderhead, l'evoluzione diretta e cosciente del cloud, raccoglie tutto il sapere del mondo, ti da consigli, ti sfama, ti aiuta, ti porta a spasso, governa tutto e fa tutto benissimo).

3. Non si muore. Neanche volendo, ci puoi provare quanto vuoi, ti rimettono a nuovo e per la prima volta anche gratis. Niente malattie, niente sofferenza, neanche un raffreddore, niente più scuse per saltare la scuola, al più puoi provare a suicidarti per assaggiare il gelato. Perfino la vecchiaia è caduta in disuso, quando vuoi puoi ben pensare di ringiovanirti e tornare ai tuoi anni d'oro... e i vampiri muti.

4. Ma se non si muore e gli spazi sono sempre gli stessi come si fa? Ci pensa il thunderhead? No, ci pensa l'uomo, o meglio ci pensano le Falci, l'allegra compagnia della morte. Che per farla breve se ti sceglie schiatti for ever per sempre, ma sia ben chiaro che non è che capiti a tutti, solo 1% della popolazione viene "spigolata", potresti vivere per 300 anni e vedere schiattare solo l'amico del tuo amico del tuo amico che in realtà non era tuo amico e quindi non ti interessa. La morte non la vedrai nemmeno per sbaglio.

In quest'ottica gli umani vivono la loro nuova vita semimortale, il thunderhead pensa a quasi tutto e le falci pensano a quello a cui non può pensare il thunderhead.

Ogni Falce vive il proprio lavoro come una missione e ha il dovere di tenere traccia dei propri passi attraverso l'aggiornamento di un diario. Un diario pubblico.

Ecco ciò che mi fa sorridere.

Da quando ho iniziato a pubblicare il mio diario mi sento come parte di quel mondo e forse mi rendo conto che un po' lo siamo veramente.

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