Venti

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Contenuto sessuale pesante

|ELORA HAYES

...niente aveva senso. Non più comunque. Ho provato a chiudere gli occhi, sperando di rivederlo in qualche modo, ma non si è fatto vedere. Solo i miei pensieri sulle lezioni e sugli eventi già accaduti con Mattheo.

Ha vagato nella mia mente quando in realtà non ne avevo bisogno. Non per lamentarmi però. "Dovrei aiutarti a studiare. Aiutarti a prepararti per gli esami." Tutti intorno a me erano rumorosi, parlavano con i propri amici e parlavano di cose che non mi venivano in mente o che nemmeno mi interessavano.

La Umbridge ha tenuto un discorso, anche se non era altrettanto interessante e non ne ha nemmeno ascoltato la maggior parte. Adesso mi faceva sentire la mancanza di Silente, anche quando prima non mi piaceva nemmeno così tanto.

"Pronto?" Il cibo non era nella mia mente, e non riuscivo nemmeno a mangiare una fetta di pane tostato quando ero concentrato di più su cosa significasse quella visione quando Mattheo non voleva nemmeno dirmelo. Lo sapeva e lo tenne tutto per sé. Certo, vorrei saperlo. Anche se sa che non mi piacerà, è comunque bello saperlo.

Adesso mi preoccupava di più.

Non dovrebbe. Ma sì.

"Elora!"

La mia testa sussultò, sbattendo le palpebre un paio di volte prima di voltarsi verso Hermione. Le sue braccia erano incrociate sul tavolo, con gli occhi che fissavano intensamente i miei. Mi ha parlato per tutto il tempo, ma i miei pensieri erano in un altro posto, incapaci di raggiungere le sue parole.

Sorrisi leggermente, piegando leggermente le labbra. "Scusa, 'Mione."

"... certo. Mi stavi ignorando quando mi sono offerta di aiutarti a studiare," borbottò, roteando gli occhi e muovendo le mani verso il libro di testo che aveva portato con sé. Il bordo del libro è stato premuto contro il suo petto, avvolgendo le sue dita attorno al bordo

"Almeno ci stiamo offrendo. Non ci ha dato un aiuto e stiamo facendo esattamente gli stessi esami che hai fatto tu," Fred parlò da accanto a lei, agitando la forchetta mentre la puntava proprio verso di me. Non indossava la sua uniforme da quidditch, visto che ai ragazzi era stato proibito di giocare a quidditch per sempre, nelle parole della Umbridge.

"Sì, non è giusto Hermione. Parla di scegliere i preferiti," interruppe George, parlando verso di lei ora. Lei scosse la testa, abbassandola mentre apriva il libro di testo sotto di lei.

"Forse se voi due non provaste a farmi uno scherzo prima, mi sarei offerta."

"Oh, andiamo. Ammetti che sarebbe stato divertente."

"No."

"Ammettilo.." trascinò Fred fuori, avvicinandosi a lei. La sua testa era ancora rivolta verso il basso, cercando di concentrarsi sulle parole, ma con i gemelli che si avvicinavano a lei – era difficile.

Lei scosse di nuovo la testa,

"No... non è stato divertente. Ora lasciami in pace." Si girarono verso di me, entrambi con lo stesso identico sorriso con la piccola fossetta all'angolo delle loro labbra.

"Lo ammetterà un giorno," disse Fred.

Non ho risposto, ma ho fatto un sospiro ridendo, con la testa che mi tremava anche adesso. Mi erano sempre stati fastidiosi, ma almeno potevo tollerarli. Avevano i loro momenti, ma ora era buono.

Entrambi iniziarono a ridere, voltandosi da me e tornando a quello di cui stavano parlando. Non ho più avuto un fastidio e ho girato la testa dall'altra parte, guardando tutti gli altri. Mi sono seduto con Hermione e gli altri, solo per parlare di nuovo con loro visto che non lo facevo da un po'.

WITCH; mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora