L'allieva - Stay at home

7. The last day

Alice

Finalmente il momento tanto atteso è arrivato.

Domani è il 18 maggio e credo che, proprio come il 9 marzo, sarà un giorno che rimarrà nella storia.

Già, perchè da domani ci sarà una parziale riapertura e potremo riavere un pizzico di normalità, anche se la strada è ancora lunga.

Claudio non sta più nella pelle al pensiero di rimettere fisicamente piede nel suo amatissimo Regno (naturalmente con le dovute precauzioni) e devo ammettere che in parte anch'io ho sentito la mancanza dell'Istituto, soprattutto di Lara, Paolone e Anceschi.

E sì, in fondo mi manca un po' anche lei. D'altro canto, cosa sarebbe l'Istituto di Medicina Legale senza la Wally?

Ma, più di tutto, mi mancheranno questi momenti.

Io e Claudio, stretti sul divano, a guardare serie tv americane. Adesso è il turno di "The Resident" e, neppure a dirlo, è geloso marcio di Conrad.

"Aspetta, vado a prenderti un fazzoletto." Mi ha detto improvvisamente l'altra sera.

"Perchè? Sono sporca?"

"No, è per pulirti la bava."

Naturalmente ho dovuto fare appello a tutta la mia forza di volontà per non ridere, altrimenti mi avrebbe indubbiamente trucidata con lo sguardo.

"Non dirmi che invece a te non piace Nic perchè non ci credo neanche un po'."

"Infatti non mi piace. Sai benissimo che io preferisco le brune." Ha affermato, sussurrando le ultime parole al mio orecchio con quel tono roco e sensuale che ha sempre il potere di farmi tremare.

"Beh, allora devi essere daltonico, perchè io non ricordo che Ambra sia mai stata bruna."

"Che c'entra Ambra adesso?"

"È una tua ex, se la memoria non mi inganna. Ed è bionda."

"Nic non assomiglia neanche lontanamente ad Ambra."

"E Conrad non assomiglia neppure lontanamente ad Arthur. Soprattutto caratterialmente."

E questa è stata soltanto una delle tante diatribe che abbiamo avuto. Naturalmente ce ne sono state anche di peggiori perchè, come direbbe Celentano, noi siamo diversi e prendiamo fuoco facilmente.

Ma sappiamo anche goderci attimi di pura pace come questo.

La mia schiena poggiata sul suo petto, la testa incastrata sotto il suo mento e le sue braccia che mi tengono stretta a lui.

Non so neanche come sono riuscita a convincerlo a concederci questo po' di beata nullafacenza, dato che stava organizzando nei minimi dettagli tutto il lavoro della prossima settimana.

"E dai Claudio... fammi contenta" gli ho detto, gettandogli le braccia al collo e reclinando la testa di lato "Sai benissimo anche tu che ci attende una settimana a dir poco infernale, quindi credo ci convenga fare il pieno di relax per affrontarla al meglio, no?"

"E va bene. Ma guardiamo soltanto un episodio."

Ogni tanto sento anche le sue dita solleticarmi leggermente la pancia o il braccio per non farmi addormentare, a detta sua.