3. Day four

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"Si può sapere perchè hai comprato tutta questa roba? Siamo in quarantena, Alice, non in guerra."

"Lo so benissimo, Claudio. Ma ieri ho seguito un programma in tv in cui davano dei consigli su come fare il pane e la pasta in casa e ho deciso di provare. Stasera, visto che è sabato, farò la pizza mentre adesso preparerò della marmellata da mangiare a colazione."

Un CC a dir poco sbigottito si guarda intorno per un momento, pensando di essere certamente finito su candid camera, perchè un'Alice che armeggia ai fornelli proprio non riesce ad immaginarsela.

O meglio, preferisce non immaginare quello che potrebbe combinare.

Poi, quando la osserva mentre tira fuori tutto il contenuto dalle buste che si era fatta consegnare a domicilio, capisce che ha effettivamente intenzione di fare tutte quelle cose.

"Ho capito, hai deciso di distruggermi la cucina." Sospira, rassegnato.

"La tua cucina non corre alcun pericolo, tranquillo. Ti ricordo che vivo da sola da anni e poi mia nonna, che è bravissima a cucinare, mi ha insegnato qualcosa. Ma ovviamente non sia mai che tu abbia fiducia in me, eh?"

"Forse perchè hai rischiato di dare fuoco al laboratorio durante un'esercitazione della Boschi?"

"Quello è stato un incidente! Non è mica colpa mia se sono allergica ai nitriti!" Si difende Alice, punta sul vivo.

"E sei sicura di non essere allergica a qualche altra cosa? Perchè sai, vorrei avere ancora una casa dopo tutto... questo." Continua a punzecchiarla Claudio, imperterrito, indicando con una mano tutto il caos in cui già versava la cucina e guardandola con il suo solito sorrisetto sardonico.

"Se sei così tanto preoccupato per l'incolumità della casa, perchè non mi dai una mano? Non vorrai mica lasciarmi fare tutto da sola!" Lo sfida.

"Puoi scordartelo, Sacrofano! È già abbastanza se sono disposto ad assaggiare quello che preparerai. Piuttosto, cerca di non combinare troppi danni e poi pulisci tutto, ovviamente!"

Eppure, invece della pizza, potrei provare una nuova ricetta: spezzatino di medico legale.

Non dev'essere poi così male!






"Però, che buon profumino!" Constata Claudio mentre entra in cucina. "Te lo concedo, Sacrofano: se il sapore è buono tanto quanto l'odore, non te la cavi poi tanto male ai fornelli."

Alice risponde con un sorrisetto sarcastico mentre CC infila un dito in uno dei vasetti di marmellata che sono ancora sull'isola e che Alice stava giusto sistemando in frigo.

"Ehi!" Si ribella lei, nel tentativo di dargli uno schiaffo sulla mano che, però, fallisce miseramente.

"Hai i riflessi di una dodicenne, Alice." Le sussurra mentre assaggia la confettura. "Mmm, davvero niente male."

"Visto, uomo di poca fede? Meriteresti di rimanere a digiuno per la tua totale mancanza di fiducia!" Si lamenta Alice, mettendo il broncio.

"Davvero lo faresti?" Domanda Claudio, con uno sguardo da cucciolo bastonato a cui Alice è del tutto incapace di resistere e questo CC lo sapeva benissimo.

Oh, se lo sapeva.

La prende per i fianchi, bloccandola tra il suo corpo e l'isola della cucina.

"Questo grembiule ti rende decisamente molto sexy, sai?" Le bisbiglia all'orecchio dopo averla squadrata da capo a piedi, mentre le sue dita continuano a solleticarle i fianchi.

"Claudio..."

"Quanto manca ancora prima che quella sia pronta?" Soffia sul viso di Alice, del tutto incurante dei suoi rimproveri, riferendosi alla pizza che cuoce dentro il forno.

"Qualche minuto, più o meno. Perchè?"

"Perchè potrei mangiare te, nel frattempo." Risponde mordendole le labbra.

"Devi essere molto affamato..." biascica Alice.

"Non sai quanto."

Le sue labbra sono ormai ad un soffio da quelle di Alice, quando lei sguiscia via all'improvviso lasciando Claudio totalmente inebetito.

"Adesso chi è che ha i riflessi di un dodicenne?" Lo provoca per poi accingersi ad apparecchiare la tavola, strappandogli un sorriso.

"Potrai anche essere riuscita a sfuggirmi adesso, Sacrofano, ma non potrai farlo in eterno, sappilo."

L'allieva - Stay at home Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora