Prologo

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Alice, Lara, Paolone, Scanner.

Claudio, la Wally, Anceschi e Beatroce.

Erano tutti in fila, l'uno accanto all'altro ma su due lati opposti, di fronte alla Suprema Manes che aveva appena annunciato la notizia del giorno.

Era ufficiale: il periodo di quarantena era iniziato e, a partire dal giorno successivo, tutti loro avrebbero lavorato in smart working, dalle proprie abitazioni.

Claudio era fortemente contrariato, perchè quella situazione lo avrebbe costretto ad un esilio forzato e lui odiava sentirsi in gabbia.

Alice, dal canto suo, non riusciva ancora a realizzare che tutto questo stesse succedendo realmente e a volte aveva la sensazione di stare vivendo un incubo dal quale non riusciva a ridestarsi.

Stava scendendo le scale del Tempio delle Umiliazioni insieme agli altri specializzandi quando CC, arrivato alla base, si girò verso di lei e la invitò a seguirlo con un lieve cenno del capo.

"Quanto credi che durerà questa situazione?" Domandò Alice.

"Spero il meno possibile." Rispose Claudio, con tono aspro.

Alice sospirò. "Non riesco a credere che tutto questo stia succedendo davvero. Sembra tutto così... surreale. Non potremo avere contatti con nessuno, chissà per quanto tempo! Chissà quando potremo rivedere i nostri amici, la nostra famiglia, le persone che amiamo..."

La voce le si spezzò proprio sulle ultime parole, perchè più di tutto a lei pesava non poter vedere il suo CC per chissà quanti giorni, dato che non vivevano sotto lo stesso tetto.

Loro dormivano insieme praticamente tutte le sere e la loro relazione era ormai di dominio pubblico, ma nonostante avessero ormai raggiunto un equilibrio piuttosto stabile, Claudio non aveva mai accennato ad una possibile convivenza.

Nè tantomeno Alice prese l'iniziativa, benchè desiderasse ardentemente vivere con lui, poichè sapeva quanto il suo CC detestasse essere messo sotto pressione.

Lui di passi avanti ne aveva fatti eccome, da quando stavano insieme.

Le aveva regalato un bellissimo anello di fidanzamento e aveva perfino rinunciato ad un'opportunità di carriera in America, una di quelle che non capitano tutti i giorni.

Solo perchè lei era corsa da lui, in aeroporto, chiedendogli di non partire.

E non ci ha pensato un istante, Claudio.

Ha gettato quel biglietto per aria, perchè lei era la sola cosa importante, per lui.

La sua Alice.

L'unica donna che era riuscita a scalfire quella corazza dietro la quale Claudio si trincerava per non mostrare al resto del mondo quanto in realtà fosse umano, con le sue debolezze e le sue fragilità.

L'unica alla quale avesse mai dichiarato tutto l'amore che fosse capace di donare, sussurrandole per ben tre volte quelle due paroline magiche che ogni donna sogna di sentirsi dire.

Ti amo.

Ma Claudio era fatto così, aveva bisogno dei suoi tempi e per Alice tutto ciò che contava era averlo al suo fianco, sempre e comunque.

"A proposito di questo..." esordì Claudio, sfilandosi il camice e avvicinandosi alla sua allieva "Che ne diresti di restare da me per i prossimi giorni?"

Gli occhi di Alice brillarono e sul suo volto comparve un sorriso che la illuminava tutta, rendendola più bella che mai agli occhi del suo amato.

"Dici davvero?" Gli chiese, al colmo della felicità.

"Certo. Non potrei mai resistere senza vederti, toccarti, baciarti per più di venti giorni." Le sussurrò Claudio dolcemente, con voce rauca e profonda, sfiorandole il viso con la punta delle dita mentre con la mano libera cingeva il fianco di Alice, avvicinandola maggiormente a sè.

"Speravo me lo chiedessi, sai?" Rispose Alice, poggiando la sua fronte a quella di CC "Perchè neppure io riuscirei a stare lontana da te per tutto questo tempo."

L'allieva - Stay at home Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora