Capitolo 10 -Denuncia

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-Kirishima sono le nove di mattina che stai facendo?- la voce di Bakugo di prima mattina era super roca e sexy, mi mi ricomposi subito.

-sto cercando i documenti e il numero della ragazza di ieri sera vorrei chiederle se mi fa da testimone per la denuncia- doveva essere scritto sulla patente, e visto che nella borsa non c'era alcun telefono speravo lo avesse lei

composi il suo numero sul mio telefono e notai il suo nome, si chiamava Kira Yamada

-pronto? con chi parlo?- Una voce femminile mi rispose un po' titubante

-ciao tu devi essere Kira, io mi chiamo Kirishima Eijiro e ieri ti ho visto in difficolta, sono stato io a fare rumore con la finestra a finchè tu scappassi. Ero vestito di nero, non so se ti ricordi-

-si, grazie mille per l'aiuto davvero, grazie mille, ma cosa ci facevi tu lì? e non sei quello della UA ti ho visto al festival sportivo- sospirai

-si, sono io, quella è casa mia e mi servirebbe il tuo aiuto per denunciare l'uomo di ieri. Potresti aiutarmi testimoniando quello che è successo ieri sera? ci possiamo incontrare davanti al bar blue eyes? magari ti spiego meglio-

-Si, va bene anche ora- perfetto speravo di riuscire a fare tutto quel giorno -a tra poco-  chiusi la telefonata e mi misi il giubbino

-ti accompagno-
-perchè Baku?-
-non mi fido di una che la sera prima stava facendo la puttana e ora vuole aiutarti- mise le braccia incrociate e il broncio

-Bakugo riesco a sopravvivere senza di te-  gli accarezzai i capelli e lui chiuse gli occhi, sapevo che si rilassava quando facevo così.

dopo qualche minuto si convinse a lasciarmi andare.

(...)

Ero davanti al bar che avevamo concordato e finalmente vidi arrivere una ragazza con un caschetto biondo e gli occhi rosa, intorno ai vent'anni, ci stringemmo la mano e iniziammo a parlare.

dopo aver concordato il discorso da dire ai carabinieri ci avviammo in caserma, dove un polizziotto ci accolse e ci portò in uno studio

-bene, come mai qui?- chiese lui
-per una denuncia- risposi io convinto -nome?-
-William Kirishima-
-mh, ragione?- continuava a scrivere su un taquino ed io sentivo le lacrime premere per uscire

-È uno stupratore-
-da quanto?- domandò continuando a scrivere
-tre anni-
-prove? oppure un testimone? preferibili entrambi-
-io posso testimoniare-
disse la ragazza mentre io accendevo il telefono ed iniziavo a scorrere le foto della sera prima, salvate in galleria, più quelle prese dal computer.

Una lacrima salata mi bagnava la guancia, speravo di finire in fretta perché stavo davvero per esplodere.

Dopo altre varie domande sia a me che a Kira, gli passai le immagini e lui ci rispose affermando che ci abrebbe fatto sapere tra meno di una settimana.

Una volta fuori dall'edificio io e la bionda ci salutammo
-allora, ci sentiamo?- annuì
-certo, ti terrò aggiornata su whatsapp- feci un piccolo cenno con la testa e ci dividemmo.

Era stato davvero straziante.

Bakugo's pov

Kirishima mi aveva promesso che mi avrebbe portato in un posto per ringraziarmi dell'aiuto. Gli avevo detto che non importava ma lui continuava ad insistere.

Ci preparammo e poi prendemmo un pulmino, non sapevo dove stavamo andando, ma il rosso sembra felice quindi anche io lo ero.

scendemmo e improvvisamente mi sembrò come se il mondo si fosse feramto.

L'aria freschetta che tirava scompigliava leggermente i nostri capelli, le luci della sera erano bellissime, ed infine, kirishima che mi prende la mano e la tira leggermente mentre si incammina.

Arrossì e lo seguì.
-Dai vieni è di qua!- disse con un sorriso a trentadue denti

Ero più concentrato sul rosso che sulla strada e probabilmente avevo anche rischiato di essere investito.

Iniziai a vedere dei colori, moltissime luci, poco dopo capì che fossimo arrivati al Luna Park.

-allora? Dove vuoi andare prima?- mi domandò felice prima di andare a fare i biglietti
-voglio andare dappertutto!- dissi con un sorrisetto in volto e gli occhi illuminati

Basta che ci sei tu

Partimmo subito con una giostra che ti portava in alto e poi ti lascia cadere velocissima verso il basso. Quando vidi la faccia di Kiri spaventato scoppiai a ridere.

Poi vedemmo la casa stregata. Quando lui si spaventava faceva un piccolo saltello per poi aggrapparsi al mio braccio. Era super carino.

-kirishima tu combatti i villain, non puoi spaventarti per una bambola assassina qualunque- mi guardava scioccato mentre camminavamo verso la prossima giostra.

Facemmo la casa degli specchi, gli autoscontri, quella giostra chiamata trottola che gira fino a farti quasi vomitare ed infine le montagne russe. Dove il mio compagno indurì le mani per potersi mantenere meglio al manico della giostra.

Una volta scesi le nostre mani tremavano, era una cosa fighissima, il cuore batteva a mille.

Ci eravamo anche fermati a fare due Polaroid mentre mangiavamo, che poi ovviamente abbiamo tenuto.

Dopo aver traumatizzato abbastanza Eiji che scendeva da quasi tutte le giostre sconvolto, ci accorgemmo che erano quasi le 22:30 e visto che il giorno dopo sarebbe stato lunedì avremmo dovuto rispettare il coprifuoco delle undici.

-Ma io voglio andare sulla ruota panoramica- disse mentre guardava quest'ultima
-kirishima è tardi dobbiamo tornare non abbiamo tempo- lui mise il broncio, guardava a terra accigliato.

-ci torniamo Ok? Ma ora dobbiamo andare-
-Ok, ma ti sei divertito?- disse compiaciuto
-ovvio- gli scombinai i capelli e ci avviammo verso il dormitorio

Ci torneremo...

Hai Fatto Una Promessa KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora