Capitolo 3 -Routine

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Oramai da molti mesi avevo iniziato a non dormire più la notte. Non per colpa di incubi, non dormivo proprio, avevo così tanta paura che mi rapissero di nuovo...

Le giornate proseguivano sempre con la solita routine: sveglia, doccia, colazione, poi andavo a prendere Kiri in camera sua per andare a scuola assieme, anche se lui era sempre in ritardo. Poi le lezioni, il pranzo, i compiti. E per il resto della giornata stavo con Kirishima. Giocavamo con il computer, guardavamo anime oppure parlavamo tutto il tempo.

Avevo iniziato ad affezionarmi davvero tanto a lui, non mi era mai successo con nessuno, neanche con Deku. 

Fatto sta che dopo varie ricerche avevo scoperto di essere demissessuale ovvero: mi innamoro di persone a cui sono affezionato o con cui ho un grande legame emotivo, credo sia più o meno la stessa cosa.

Questo mi era andato bene dopo un po', giusto il tempo di accettarmi. Lo sapevano solo i miei genitori che mi avevano accettato subito, ma volevo farlo sapere anche al rosso.

Ma anche in questo caso avevo paura che non mi volesse più bene, e se smettesse di essere mio amico proprio per questo? Non mi sarebbe rimasto più nessuno e starei potuto arrivare al suicidio... so che non avrei dovuto neanche pensarlo a sedici anni ma non sapevo fino a quando sarei riuscito a tenermi tutto dentro nel cercare di non esplodere.

Avevo già conosciuto molte persone che fuori sembravano belle ma così non erano dentro, e non ne voglio altre.

Quindi era meglio dirglielo subito, prima che mi fossi innamorato ancora di più.

-Bakugo cosa c'è che non va?- mi chiese il rosso mettendosi di fronte a me

Tutto...

-nulla, va tutto bene- dissi io incrociando le braccia al petto e girando la testa di lato

-Baku, davvero, non stai bene si vedono le tue occhiaie e c'è palesemente qualcosa che ti turba, ci conosciamo da quasi sette mesi eppure non riesco a capire perché non mi dici mai niente di te- mise su un piccolo broncio

-NON DORMO PERCHÉ NON VOGLIO ESSERE RAPITO DI NUOVO- si... glielo avrei detto un'altra volta che sono demi

-vuoi dormire con me?- si cazzo

-no- sbuffai frustrato e mi alzai per andarmene, la conversazione non doveva andare così. Avevo sbagliato tutto come sempre, colpa della mia fantastica coerenza e del mio orgoglio.

Mi diressi verso la porta della camera di Kirishima ma lui mi prese la mia mano e io mi bloccai.

-guarda che non è sbagliato avere paura e io voglio aiutarti, quindi, ho deciso che dormiremo assieme- mi sorrise e potei confermare che era molto carino

-hai proprio la testa dura, ci vediamo stasera- mi recai in camera mia dopo avergli scombinato i capelli.

Kirishima's pov

Avevo vinto di nuovo, ero troppo forte. Prensi un foglio ed iniziai a disegnare felice, mi aiutava a rilassarmi.

Bakugo era un tipo davvero strano ma anche molto virile, sorprendente. Non mi dava fastidio il fatto che preferiva me agli altri.

Iniziai con il disegnare la forma del viso, gli occhi e i capelli.

Quando si intestardiva su qualcosa era terribile, ma avvolte riuscivo a fargli cambiare idea.

È con me da quando gli feci quel discorso al festival sportivo

"Sarò un cavallo indistruttibile" fù da lì che nacque la nostra amicizia. Credevo stesse con me perché si era affezionato, o forse, perché ero l'unico che lo sopportava.

-ecco qua- quando finì il mio disegno mi accorsi che avevo disegnato proprio il ragazzo che stavo descrivendo, quasi involontariamente.

Era molto carino con le guance rosate che gli avevo fatto.

-ti amo Eijiro- risi per la frase che avevo appena detto, mi passai una mano per i capelli

È possibile questo amore?

-ma cosa sto facendo?- feci una piccola risatina e abbandonai il disegno sulla mia scrivania, e poi controllai l'orario.

Cercai di fare un futon arrangiato con le lenzuola e le coperte del mio letto

Toc toc -Bakugo aprimi ed aiutami- riuscì a sentire da dietro la porta uno: -sto arrivando- e poi il biondo mi aprì la porta.

Gli buttai addosso le coperte e spostai il tavolino al centro della stanza vicino alla scrivania.

-bene, passami le coperte- lui me le passò e io iniziai a distenderle a terra. Mentre Baku mi guarda, si buttò sul suo letto.

-quindi alla fine dormi davvero qui?- gli arrivò da parte mia un: -ovvio-. Guardai il mio "letto" a terra soddisfatto del mio operato.

-bene, non fare troppo rumore, non russare, non parlare troppo e respira piano-

-mi concedi anche il lusso di respirare?- dissi dopo una fragorosa risata

-allora, vuoi fare qualcosa prima di dormire? Sono ancora le 20:05- proposi mettendomi affianco a lui sul suo letto facendo un piccolo saltino per arrivarci

-voglio cercare di dormire- poi si buttò con la schiena all'indietro.

-come vuole il capo della stanza- mi alzai e mi infilai nel letto, solo dopo aver fatto il saluto che di solito fanno i soldati

-notte- ricevetti un mugolio in risposta e mi coricai, mi girai verso Bakugo che era già sotto le coperte: aveva una mano a penzoloni verso di me.

Forse dormiva già, pensai, mentre mettevo le mani sotto il mio collo e lo guardavo dal basso.

Feci un piccolo sospiro e chiusi gli occhi buttando la faccia nel cuscino, cercando di addormentarmi.

Hai Fatto Una Promessa KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora