Capitolo 18 -Ansia

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Un rumore...

Continuo a dormire beatamente ignorandolo

Un altro....

Apro un occhio, c'è una figura nella mia stanza.

Mi alzo di scatto, indurisco il corpo e indietreggio piano

Il vetro della finestra è rotto in mille frammenti a terra. La figura avanza, ha un coltello in mano ma non sembra intenzionata a colpirmi.

Io continuo a fare passi all'indietro, la luce della luna dietro di essa non mi permette di vederla in volto.

Non ci capisco nulla, è notte fonda che cosa vogliono da me? Forse è solo un test, spero.

Immerso nei miei pensieri non mi accorgo che quella che sembra una ragazza mi ha aggirato, mi ha fatto lo sgambetto e spinto all'indietro.

Cado, ma ad accogliermi non è il pavimento anzi sembra che questa caduta non finisca mai, apro un occhio.

È tutto buio, non riesco a respirare, come se fossi sott'acqua.

Il cuore mi batte forte.

Vengo catapultato in una fabbrica abbandonata o così sembra. Mi guardo attorno, ci sono macchinari spenti, degli alcolici su un tavolino di ferro, qualche sedia, dei computer e il resto è buio.

Dei passi

Cerco di alzarmi ma sono avvolto alle mani, ai piedi e alla bocca da una sostanza violacea, e anche se mi rafforzo questa non si spezza.

Solo ora mi accorgo di una nube viola dietro di me. Che nel frattempo sembra creare un portale da dove ora arriva una ragazza bionda, è Toga, quella dell'anno scorso.

-hihihihi ciao Kiri-chan come sta Deku-kun?- mi chiede facendo una risatina inquietante

-dimmi ieri ho recitato bene da Fatgum? Non te ne sei accorto vero? Sono stata proprio brava- gongola lei ma io penso a quanto sono stato scemo.

Come ho fatto a non accorgermene, probabilmente l'uomo che consideravo un secondo padre è morto ed io non ho fatto nulla.

-MMMMMMMMMH- prendo un bel respiro e cerco di urlare con tutte le mie forze.

-fa due cenni con il capo per dirmi che Deku sta bene- continua lei avvicinandosi

-Toga basta, chiama Shigaraki- le dice l'uomo che mi mantiene legato.

Se non erro Shigaraki Tomura è il loro capo ed... ha i capelli azzurrini, le cicatrici e gli occhi rossi.

Sono un coglione. A cosa pensavo ieri?! Come ho fatto a scambiarlo per una donna! Avranno usato sicuramente il portale di questo qui dietro per far sparire tutto.

Era una messa in scena la casa in fiamme, avevano ottenuto le informazioni che io stesso gli ho fornito, su Bakugo. Porca puttana!

Scoppio in lacrime subito dopo, ho messo in pericolo la vita della persona che amo. Non piango neanche per me pur sapendo che ora potrebbero uccidermi, piango per il mio povero Suki, si meritava uno più intelligente, non me.

Sono una merda, faccio schifo come investigatore, come Hero e ora ho fallito anche come fidanzato. Sono una merda io non merito di essere amato, di avere amici, di diventare un Hero e di vivere.

Sto mettendo in pericolo la vita di Katzuki, tutto perché ieri non mi sono fatto due domande.

Il loro capo entra nella stanza mentre dai miei occhi continuano a sgorgare lacrime.

-allora andiamo veloci, dove si trova Bakugo Katzuki precisamente?- mi domanda lui con quella voce secca che si ritrova

La nube si toglie, ma solo dalla mia bocca per farmi rispondere al che grido
-che cosa volete ancora?! Mi è sembrato che l'anno scorso proprio lui si sia rifiutato di lavorare con voi, perché non ci lasciate in pace e vi unite alla giustizia?!-

-non sono affari tuoi dicci solo dove si trova- dice con un tono irritato avvicinandosi

-perchè altrimenti cosa fai? Mi sgretoli? Sai ci hanno dato un sacco di informazioni sulla vostra lega e su di voi- lui si avvicina alla mia testa e io la indurisco, poggia la mano su di essa aspettando. Ma quest'ultima non si sgretola, ho attivato l'unbreakable ripensando alle parole del mio Kat.

-Tsk, DABI- gira la testa e ritrae la mano

-ogni cosa chiami il tuo amoroso noi non valiamo neanche più?- si lamenta la bionda

-zitta Toga- entra un nuovo membro, ha i capelli neri e varie cicatrici viola

-fallo parlare- dice l'azzurro grattandosi il collo nervosamente

-non farmi perdere tempo- dice Dabi con tono freddo e facendo apparire del fuoco blu dalle sue mani.

E abbiamo scoperto anche chi ha incendiato la casa di ieri

Si avvicina e dopo ore di tortura strazianti in cui io gridavo fra le varie domande del tipo: "dove si trova?!" o "in che stanza si trova Bakugo?". Io continuavo a non rispondere, non intendevo più mettere in pericolo le vite altrui, il problema è che non volevo neanche morire.

Ero tutto ustionato, dalle braccia, al busto al petto. Anche con l'unbreakable la mia pelle si bruciava comunque.

Il tutto continuò finché non svenni cadendo a terra tremante.

Voglio il mio Bakugo...

Hai Fatto Una Promessa KIRIBAKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora