Dicembre
‹ Simona
«Sentite, se non ci sbrighiamo arriverò tardi e non riuscirò a fare il provino!» urla Camilla nella nostra direzione, alzando la mano per chiamare un taxi.
«Non pensavo fossi così desiderosa di andarci, dato che praticamente ti abbiamo obbligata», le risponde Alessandro, ironico.
«Ho fretta di andare perché prima vado, prima vi dimostro che non sono adatta e non mi prenderanno mai. Con tutte le ragazze che partecipano, figurati se scelgono proprio me.»
A sentire quelle parole, rivolgo gli occhi al cielo. È una tipica frase di Camilla. Nonostante sia una bellissima ragazza e non le manchi niente, tende sempre a sminuirsi, ragion per cui io e Ale abbiamo tanto insistito affinché partecipasse a un provino per "Uomini e Donne". Non è stato semplice convincerla, abbiamo battagliato per anni, finché non è rimasta folgorata da Luca Daffrè, l'aitante tentatore del reality "Temptation Island". Approfittando di quel momento di debolezza le proponemmo una scommessa: se lui si fosse mai presentato come tronista, allora lei sarebbe andata a fare il provino da corteggiatrice.
Quel giorno finalmente è arrivato. Ale e io siamo lieti di poterla accompagnare agli studi Elios di Roma perché, dopo tutto quello che ha passato in questi anni, Camilla merita un periodo di leggerezza e divertimento. Speriamo solo che le cose vadano per il meglio.
Il taxi si avvicina a noi e si ferma. Saliamo a bordo e Camilla dà l'indirizzo all'autista.
Rispetto al solito si è vestita piuttosto sobria: jeans, un top scollato fucsia con sopra una pelliccetta nera e tacchi a spillo a scacchi fucsia e neri, che contribuiscono a slanciare la sua figura e a farla apparire più magra di quanto non sia già. I capelli corvini sono raccolti in una lunga coda e, come sempre, ha pensato da sola al suo make up, ideato per mettere in risalto dei magnifici occhi verdi che sembrano smeraldi - e che le ho sempre invidiato.
Il traffico qui a Roma è molto intenso, per questo motivo, anche se da casa nostra - che è situata vicino alla Sapienza - agli studi ci vogliono circa venticinque minuti, siamo partiti con un'ora di anticipo.
Guardo fuori dal finestrino. Roma è davvero bella, ricca di cultura, con una storia che abbraccia diverse epoche racchiuse nei vari monumenti, ville, chiese e fontane sparse per l'intera città. Passeggiando per le sue strade puoi seguire le orme di una matrona romana, una "strega" medioevale, una giovane dama settecentesca o semplicemente una turista del ventunesimo secolo. Da quando ci siamo trasferiti abbiamo visto solo un terzo di tutte le meraviglie che essa ha in serbo.
Ancora devo abituarmi all'idea di vivere qui. Passare da un piccolo paese di provincia a una città così grande è stato un enorme salto nel vuoto, ma sono felice di averlo fatto.Immersa nei pensieri non mi accorgo che siamo già arrivati. Mi ridesto quando sento l'autista chiedermi se per caso debba andare da qualche altra parte. Scuoto la testa e mi scuso, poi scendo dal taxi.
Alessandro e Camilla se la ridono.
«Sì, bravi, stronzi che non siete altro, potevate chiamarmi.»
«Lo abbiamo fatto, ma tu sognavi a occhi aperti. A che pensavi?»
Faccio spallucce, mentre ci incamminiamo verso gli studi. Siamo in anticipo di venti minuti.
"Che noia."
Guardandoci intorno vediamo molte altre ragazze, ferme, che aspettano che arrivi il loro turno. Che siano in gruppetti o sole in disparte, tutte si stanno squadrando cercando di capire quali siano i punti deboli delle loro future avversarie.
Cami, come è giusto che sia, non è da meno. «Guarda quante sono, tutte bellissime. Se pure dovessi superare il provino, per quale motivo Luca dovrebbe scegliere di tenere me fino alla fine?»
«Camilla, la tua insicurezza è a dir poco snervante», risponde Alessandro, con una punta di acidità. «Innanzitutto non sono tutte qui per Luca, anche l'altro tronista è figo, e poi non capisco perché tu debba già mettere le mani avanti. Pensa a passare il provino e a fare una buona impressione su Luca, poi penserai al percorso. Comunque, tra tre ore devo essere in ospedale, quindi vediamo di darci una mossa.»
Lei lo guarda in cagnesco e va a mettersi in fila, in mezzo a tutte le altre.
Aspettiamo un'intera ora, prima che possa uscire dalla stanza con un enorme sorriso: l'hanno presa. Io e Ale ci diamo il cinque, finalmente inizieremo a divertirci sul serio e ad addentrarci in quel fantastico mondo fatto di nuove conoscenze e tante serate.
Camilla ci racconta che l'indomani sarebbe dovuta tornare per girare la prima puntata e conoscere, così, Luca. «Mi hanno detto di vestirmi in modo molto simile a oggi. Però voglio assolutamente fare shopping», dice eccitata.
«Io devo tornare subito a casa e cambiarmi, il Gemelli mi aspetta», annuncia Alessandro.
«Sì, l'hai già detto. Verrà Simona con me, vero?» mi chiede lei, facendomi gli occhioni dolci.
Controllo Whatsapp: ancora nessun messaggio dal gruppo di laboratorio.
Guardo il cielo. Sembra essere terso, nessuna nuvola all'orizzonte, quindi è molto probabile che la serata di osservazione si farà.«Va bene, però per le 20 dobbiamo essere a casa, stasera devo seguire laboratorio di astrofisica.»
Chiamiamo un nuovo taxi e ci facciamo lasciare davanti casa, dove le nostre strade si dividono.
Un saluto a tutti.
Innanzitutto, vi ringrazio per aver iniziato a leggere la mia storia. Come già detto nelle premesse, spero che possa piacervi, ma ovviamente senza un vostro riscontro non posso saperlo, per cui lasciate qualche commento o qualche stellina.
Ho deciso di aggiungere lo spazio autrice per poter fare qualche commento relativo alla storia quando credo che ce ne sia bisogno, per cui non lo troverete ad ogni capitolo.Cosa ne pensate di questo inizio? Cosa accadrà ai tre amici?
Continuate a leggere e lo scoprirete.Un bacio.
🦊 Triss
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Soltanto un sorriso. // Måneskin
FanfictionSimona è una ragazza semplice e timida, che ama l'universo e la musica. Laureata in fisica, per continuare i suoi studi in astrofisica decide di trasferirsi a Roma insieme ai suoi più cari amici, Camilla e Alessandro. Non dà molto peso all'amore, t...