6. Can't Take My Eyes Off You ♄

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‹ Simona

«Ragazzi, non potete capire cosa mi è successo oggi», esordisce Camilla, in preda all'euforia, non appena mette piede in casa. Lancia la borsa sul divano e richiama la nostra attenzione.

Ale sta preparando il suo fantastico risotto ai funghi - probabilmente il delizioso odore che emana si sente anche sul pianerottolo - mentre io sto lavando i piatti che avevamo lasciato dal pranzo.

La cucina è il regno di Alessandro. Ha un tocco così delicato e preciso, frutto degli anni di tirocinio e lavoro come neurochirurgo, che lo rende il migliore in ambito culinario. Inoltre, in ogni piatto che prepara mette passione, fantasia e amore con il risultato che i cibi da lui cucinati sono squisiti. Se non avesse intrapreso la carriera medica di sicuro avrebbe avuto grande successo come cuoco.

Quando per la prima volta è entrato nella cucina del nostro nuovo appartamento, è rimasto estasiato. Reazione assolutamente comprensibile, vista la sua bellezza. La stanza è abbastanza ampia e ha le pareti bianche. Anche i mobili, in stile moderno, e i piani ricoperti in marmo sono bianchi, così come il pavimento in finto parquet di quercia. Il tocco di classe è, però, l'isola in marmo che domina il centro della cucina. Qualcuno potrebbe pensare che è asettica, invece tutto questo bianco contribuisce a renderla molto luminosa, anche perché l'unica fonte di luce è una finestra posizionata proprio di fronte alla porta.

Mi giro verso di lei, che è appoggiata allo stipite della porta, e mi asciugo le mani sul jeans, poi le chiedo: «Luca ti ha scelta?» portandomi la mano alla bocca, con finto stupore.

Mi guarda male. «Non ancora, la sta tirando per le lunghe. Ma non è questo che volevo dirvi», continua lei. «Indovinate chi andrà all'evento musicale italiano più atteso dell'anno?» ci chiede, con un sorriso a trentadue denti ed indicandosi con i pollici.

«Non ci credo. Vai a fare la truccatrice a Sanremo?» le chiedo, stavolta davvero stupita. «Ma inizia martedì...» mi fermo un attimo per fare mente locale: oggi è sabato, quindi, «è praticamente tra tre giorni.»

«Già e poiché sono l'amica migliore del mondo, ho recuperato dei pass anche per voi», dice applaudendo a sé stessa e saltando intorno all'isola.

Il suo entusiasmo è davvero contagioso, la seguirei anche io se non ci fosse un solo piccolo problema: il festival di Sanremo non mi fa impazzire, sono anni ormai che non lo seguo più. Però è probabile che assistervi dal vivo e conoscerne i protagonisti renderà tutto più divertente.

«Partiamo lunedì mattina alle 10, in sette ore dovremmo essere lì, così ho il tempo per andare a fare una prima ricognizione in teatro e organizzarmi con gli artisti, che saranno lì per fare le ultime prove. Andiamo con la mia macchina», corre a stritolarmi in un abbraccio e continua a saltellare, costringendomi a muovermi su e giù con lei.

Alessandro diminuisce l'erogazione di gas al fornello sotto il risotto. «Quanto entusiasmo. Dovrò chiedere una settimana di ferie in ospedale. Spero acconsentano con così poco preavviso», le dice, rovinando quel momento di gioia.

Camilla mi lascia andare e fissa il suo sguardo su Ale, che estrae il telefono dalla tasca e si allontana da noi.

«E tu come fai con la trasmissione?» le chiedo, distogliendo lo sguardo da lui - che si è diretto nella sua stanza per poter parlare con i suoi colleghi in tutta calma - e tornando a togliere delle incrostazioni da una padella.

«Ho già parlato con la redazione, ho spiegato loro che è per lavoro. Mi hanno detto che per una settimana non muore nessuno e hanno avvertito loro Luca. Domani gireremo l'esterna che mostreranno durante la puntata in cui non ci sarò», dice.

Soltanto un sorriso. // MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora