Non è la solita storia d'amore // Liam Payne

15.

«Cazzo Liam mi fai male»
«Signorina non le ho detto che si poteva prendere tutta questa confidenza?»
«Beh sai pensavo che mentre mi legavi le braccia alla spalliera del tuo letto mentre sono completamente nuda mi dava il diritto di farlo»

Lo stronzo mette su un ghigno e fa strusciare la sua nudità contro la mia e questo mi provoca un gemito di piacere.

«Soph sei bellissima»
«Lo so benissimo ma tu sbrigati con quella cravatta»
«Quanto sei impaziente, sembri una di quelle mamme attempate a 2km da me che appaiono come pubblicità nei siti in streaming» scoppia a ridere e io alzo gli occhi al cielo, vorrei dargli una pizza in pieno volto in questo momento, forse lo sapeva ed è per questo che mi ha legato le braccia, mossa furba Payne...
«Guarda che ci metto due secondi ad andarmene via e non farmi vedere mai più»
«Lavori per me»
«Mi licenzio»

La sua espressione cambia velocemente, ha uno sguardo triste e la fronte corrugata, tiene il labbro inferiore all'infuori come quando è concentrato su una cosa o soprappensiero, e questo non è il momento giusto per mandare il sangue alla testa.

«Tu t-ti licenzieresti?» non mi guarda negli occhi.
«Liam...»
«Mi lasceresti? Sophia io ho bisogno di te non puoi abbandonarmi, c'è parlo a livello lavorativo ovviamente, sei la mia assistente personale e quindi sei indispensabile nella mia vita, senza te non avrebbe senso»
«Liam sono e sarò sempre al tuo fianco tranquillo, anche perché mi paghi per stare seduta su una sedia per ore e ore senza uno scopo preciso e quindi vengo pagata per farmi gli affari miei e credo che nessuno al mondo lo farebbe» cerco di rassicurarlo e di sdrammatizzare un po' la situazione, in più vorrei tanto abbracciarlo perché mi sembra un bambino in questo momento ma non posso.

«Liam guardami negli occhi, tutto okay?» finalmente sposta lo sguardo su di me e mi sorride.
«Quando sei con me si, anzi è molto più che "okay"» si piega su di me e mi bacia.

Non me ne accorgo di lui che mi ha sciolto le mani fino a quando non le afferra e se le porta dietro alla testa.

Mi guarda intensamente negli occhi mentre lentamente entra in me.

E sono sicura che non è come le altre volte che lo abbiamo fatto, ora c'è molta premura da parte sua, mi tocca come se potessi sparire da un momento all'altro e mi guarda con adorazione, mentre i suoi baci sono soavi e stupendi.

Stringe la mia mano alla sua e fa intrecciare le nostre dita sulla mia testa.

Scende sul mio collo e si sofferma in ogni punto della mia pelle con le labbra.

«Soph sei incredibile cazzo» dice nel momento in cui stiamo per venire, infatti lo sento tremare sopra di me e poco dopo si lascia andare cadendomi affianco e stringendomi forte a lui.

«Sembra quasi la normalità questa» mi dice mentre guarda il soffitto e gioca con una mia ciocca di capelli.
«Ah si?»
«Si, tu qui tra le mie braccia, nel mio letto, a casa mia dopo il lavoro o una semplice cena»
«Ti sei fatto un bel filmetto»
«E ho paura che resterà tale» non diciamo più niente e lui mi stringe ancora di più a sè.

✨✨✨

Boom!

Mi sveglio di soprassalto con il cuore a mille ed il fiatone.

Cosa è stato questo botto?
E dove cavolo è Liam?

Mi alzo dal letto e indosso la camicia di Liam dato che i miei vestiti sono sparsi dal piano di sotto a questa camera.

Cammino in punta di piedi per paura che possa esserci un ladro o un assassino, o un ladro con intenzioni omicide.
Afferro un candelabro da un mobile in corridoio e poi percorro le scale cercando di non farmi né vedere né sentire.

Ho smesso di respirare e la cosa si sta facendo inquietante.

Mi affaccio di poco verso il salotto è noto una sagoma all'ingresso che sta togliendo l'allarme.

Oh... le sagome sono due.

E non stanno togliendo l'allarme.

Eh no.
Sono appoggiate al muro e si stanno baciando.

E almeno che Wilbur non abbia cambiato statura e ci stia provando con la governante ho paura che quello sia Liam.

Ma non riesco a vedere la ragazza e non posso uscire dal mio piccolo nascondiglio che mi sono creata qua, però forse dovrei tornare di là e aspettarli in camera da letto, o cercare un altro posto dove so che lei non andrebbe per non farmi trovare.

Era quasi riuscito a convincermi che veramente questa fosse la normalità che avevo dimenticato la sua indole.

Così torno indietro acciuffando ogni mio indumento che trovo nel tragitto e mi chiudo nella camera degli ospiti, perché di sicuro lui userà la sua principale con la tipa che si sta mangiando al piano di sotto.

Li sento ridacchiare e camminare su per le scale.

«Liam dai andiamo in camera, non ci vediamo da mesi e mesi e mi sei mancato»
«In camera non si può»
«Che c'è non riesci ad aspettare?» sento una nota di malizia nella sua voce.
«Maya non possiamo...Maya no...Maya...» mentre nella sua che prima era autoritaria sento la rassegnazione. Poi una porta che si apre e successivamente che si chiude.

Io mi stringo forte le gambe al petto sdraiata su un fianco e cerco di riaddormentarmi o almeno di pensare ad altro o sentire altro.
Perché di sicuro loro due che si divertono non sono una cosa a cui aspiravo o desideravo.

Mi piacerebbe sapere come fa lui a essere così.

Ma credo che non lo capirò mai e poi mai, almeno in questa vita...

Mi sento una sciocca, una stupida, cretina, un imbecille...