Maya Sartori è una ragazza molto particolare, folle se così si può dire ma geniale al tempo stesso. Non possiamo però affermare che il suo atteggiamento stravagante e menefreghista provenga da uno sfrenato desiderio di attenzioni, lei è semplicemente fatta così.
Apparentemente sembrerebbe quasi impossibile trovarle dei difetti, è: bella, atletica, creativa, socievole, sveglia ecc.; ma ciò per cui più viene ammirata, o invidiata, è proprio il suo modo di stare al mondo...il perfetto esempio di ciò che si troverebbe alla voce "spirito libero" oppure "forza della natura" in un dizionario, ma ovviamente, tornando sulla Terra, queste sono tutte impressioni.
È il 18 Agosto, ci troviamo a Montreal, Canada, dove Maya sta organizzando la festa per il suo diciottesimo compleanno. Il suo intento è quello di trascorrere la serata più sfrenata e spensierata della sua vita, tutto deve essere impeccabile, tanto che gli invitati dovranno averne il ricordo impresso fino al momento in cui saranno vecchi abbastanza da raccontare alla loro prole quanto si siano divertiti quella notte. Avrebbe sicuramente dovuto iniziare i preparativi prima, dato che il suo compleanno cade circa una settimana dopo, il 27, ma la sua natura di procrastinatrice seriale trova sempre il modo di condizionare le sue azioni.
Sono le 10:45 del mattino e Maya è appena scesa in cucina per fare colazione.
«Mamma...DOVE SONO I CEREALI?!».
Subito la sua faccia da zombie, gonfia dopo le lunghe ore di sonno, si fuse ad un'espressione così intensa da intimorire il peggior Zar russo.
«Li ho finiti io ieri sera, sei tornata tardi da casa di Alyssa e non avevo molta fame...», rispose sua madre con una spensieratezza irritante, dato il delicato tema attorno al quale stava girando la conversazione...i cereali. Questi sono infatti per Maya come un rituale magico propiziatorio al quale non può più fare a meno dal momento in cui, all'età di soli 4 anni, decise di abbandonare i pastosi biscotti per bambini sdentati che lasciavano un disgustoso precipitato di briciole sul fondo della tazza piena di latte, tale da impedirle di berlo. Quel giorno, perciò, si preannunciava già in partenza come un cattivo giorno.
«Piuttosto, quali sono i tuoi piani per oggi? Ho bisogno della casa libera verso le 16:30, dovrebbe passare l'idraulico a sistemare la caldaia»,
«Tranquilla, alle 14 devo trovarmi con gli altri al Lotus Flower per visionare alcune ville e appartamenti affittabili per il compleanno», rispose Maya.
«Mi raccomando vedi di tornare per l'ora di cena questa volta» replicò sua madre.
«Dovremmo vederne almeno un paio, sarà lunga ma per le otto e un quarto dovrei farcela».
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BLOOD TASTE - Braccati
Vampirgeschichten«Erano quattro, uno più inquietante dell'altro. Quello più basso aveva l'aria di essere il leader, ma la domanda che le sorse spontanea è: "Cosa vorranno mai da noi che bramano con così tanta determinazione?"» Partiamo con Maya, una ragazza di quasi...