Girovagando tra i corridoi dell'università con la borsa a tracolla colma di libri di economia e la mente intenta ancora a pensare all'esame di Statistiche alla quale avevo ricevuto un voto decente data la sua difficoltà, mi sedetti per rilassare le gambe che mancavano di forza per reggere ben due pesi ( me e la borsa). Rimasi lì a guardare i ragazzi che camminavano alla ricerca dell'aula perduta, quando sentì chiamare il mio nome da una voce stridula«Clarissa,sono qui,clary»scrutando tra le persone vidi la mia amica Giorgia con la mano alzata verso il cielo come per indicarmi la sua posizione,aveva i capelli color rame legati in una coda alta, tra me e me pensai avesse avuto un brutto voto data la sua faccia che variava tra la rabbia e la tristezza cosi decisi di alzarmi e di andarci a parlare.
Quando mi avvicinai vidi che la sua faccia non era triste ma il contrario aveva un sorriso stampato in faccia e mi guardava come se non mi avesse mai visto,«perché tutta questa felicità»chiesi io accennando un mezzo sorriso«sabato,tu verrai con me ad una mostra d'arte con il mio nuovo amico»disse sottoliniando nuovo, non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che ricominciò dicendo«devi far venire anche Harry cosí non ti annoi stando inseme a noi» feci segno di si con la testa«poi ti spiegherò come l'ho conosciuto,quando e dove»disse farfugliando mentre se ne stava andando.Mentre mi avviavo al parcheggio dove era situata la mia splendida macchina ricevuta da poco come regalo di mia madre, pensavo al perchè sarei dovuta andare con il mio fidanzato insieme a loro e perchè non potevano andare da soli.
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Il quadro
FantasyMi presento sono una studentessa universitaria costretta a lavorare part-time come cameriera in un bar, che non mi garantisce una casa tutta mia perciò vivo ancora con mia madre Isabelle e mia sorella di quindici anni Anita che io spesso chiamo ''mi...