Capitolo 3

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Normale, egocentrico,chic...okay okay calma devo concentrarmi su cosa mettere dopo tutto devo soltanto andare ad una stupida mostra d'arte non ad una mega festa, pensai tra me e me guardandomi ad uno specchio riflettendo sulla mia figura che io ritengo orrenda. Passò circa mezz'ora per trovare qualcosa di adatto, decisi di mettere una maglia  nera e un semplice jeans chiaro e le mie solite nike abbinate alla maglia...un pò di trucco e via, tutti a questa dannata mostra, non so perche la descrivo in questo modo dopo tutto non so nemmeno se sia il mio genere d'arte oppure quello di Giorgia che è estremamente futuristico, che io tra l'altro odio.

***

Sei meno un quarto ed ancora non trovo la borsa che dovevo indossare per costudire il necessario che giornalmente porto al mio fianco, ma a quanto pare non vuole uscire cosi decido di mettere soltanto il cellulare in tasca e mentre mi dirigo verso la porta di casa vedo mia sorella appoggiata ad essa che mantiene con un dito la mia amata borsetta che non trovavo,con un sopraciglio alzato dice«non stai dimenticando nulla Clarissa?»la guardo un pò dalla testa ai piedi e gliela strappo di mano dicendo«grazie sorellina senza te non saprei vivere»afferro la maniglia e esco di casa dirigendomi all'ascensore perchè non vorrei arrivare sudata date le cinque rampe di scale. Al suo interno mi sistemo i capelli color biondo cenere e cerco di aggiustare il trucco che mi sembra proprio adatto ai miei occhi azzurri che all'esterno tendono al verde, senza nemmeno accorgermene le porte si aprono e vedo Giorgia intenta a guardare il suo orologio e con uno sguardo mi fulmina e quasi grida«andiamo,siamo già in ritardo».

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