«Benvenute a casa mia ragazze se non vi dispiace vorrei mostrarvela»disse Christian indicandoci con la mano la porta d'entrata, con un sguardo furtivo guardai Giorgia che mi doveva dare delle spiegazioni riguardo la nostra uscita che doveva essere da tutt'altra parte che a casa di un ragazzo.
Vidi Harry fiondarsi su di me e prendermi per mano e io con le guance evidentemente arrossate lo seguì senza opppormi all'interno, davanti a noi il propretario della casa Christian, e alle mie spalle Giorgia, che guardai un'attimo prima di entrare e vidi sul suo volto un' immagine di stupore poi rivolsi il mio viso in avanti e anch'io come lei ebbi la stessa reazione, in effetti da quell'esterno non penso potesse essere diverso l'interno, decorate con motivi d'oro le pareti biance risaltavano la struttura e la sua bellezza, in quell'istante mi sembrò di essere in un castello. Dopo aver ammirato l'enorme struttura e aver contato senza dire nulla a nessuno, ben 25 stanze grandi esattamente quanto casa mia, senti il bisogno di un bagno così chiesi gentilmente«Christian potresti indicarmi un bagno sai com'é...bisogni fisiologici»dissi tutto d'un fiato, lui mi indicò con cortesia la direzione esatta e io capì quasi subito anche se con qualeche dubbio.«Vengo con te aspetta Clary»disse Giorgia seguendomi con passo svelto lungo i diversi corridoi della casa quando,ci ritrovammo finalmente davanti alla porta dei bagni ed entramo incominciando una conversazione«allora hai qualcosa da dirmi riguardo oggi e la nostra uscita?»chiesi io con un tono di superiorita«no,ho qualcosa da dirti?»disse lei «non dovevamo andare alla famosa mostra d'arte o mi sbaglio»feci un leggero passo in avanti«hahaha,ancora non l'hai capito,la mostra d'arte era proprio Christian non hai visto che visino aggraziato,sembra scolpito nel marmo»disse accennando un sorriso»nemmeno il tempo di finire la frase che bussarono alla porta e sentimmo la voce di Harry dire«avete fatto voi due e piú di mezz'ora che siete chiuse qui dentro,devo cominciare a proccuparmi?»aprimmo la porta e ce lo ritrovammo di fronte,in un coro gli rispondemmo«siamo ancora vive non proccuparti»ci guardammo e dalle nostre bocche partì una fragorosa risata.
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Il quadro
FantasyMi presento sono una studentessa universitaria costretta a lavorare part-time come cameriera in un bar, che non mi garantisce una casa tutta mia perciò vivo ancora con mia madre Isabelle e mia sorella di quindici anni Anita che io spesso chiamo ''mi...