Apro la portiera della macchina entro e Giorgia ancora deve rivolgermi la parola, spero soltando che non se la sia presa con me per il ritardo...non potevo dargli torto erano effettivamente le sette meno cinque e ancora eravamo a casa.«Ci vorranno almeno venti minuti per arrivare quindi rilassati pure»disse senza staccare lo sguardo dalla strada«mi dispiace per aver fatto tardi é solo ch...»non finì nemmeno di parlare che si intromise dicendo«risparmia le scuse,non importa»sbuffai guardando attraverso il finestrino e vidi che ci eravamo allontanate di parecchio da casa mia non sapevo la destinazione e dato il silenzio non ritenevo giusto che fossi io a chiedere dove eravamo dirette cosi non azzardai a pronunciare nemmeno una parola.
Piu passava il tempo piu mi accorgevo che stavamo rallentando con un sorriso di soddisfazione la mia amica al mio fianco disse«eccoci siamo arrivate,scendiamo».Scese dalla macchina ci ritrovammo di fronte ad un enorme casa bianca che non aveva insegne, ma soltanto un enorme porta dorata e tutto intorno ad essa un folto boschetto pieno di alberi che la rendevano adorabile. Sentì la voce di Giorgia chiamarmi e poi disse«forza chiudi la bocca e seguimi,bella addormentata»disse avviandosi verso la casa. Appena ci avvicinammo di un paio di metri vidi due ragazzi uno con il volto girato verso di noi, capelli neri pece e da lontano non riuscì a vedergli gli occhi ma appena mi avvicinai di più vidi due bellissimi occhi verdi, di sicuro doveva essere il nuovo ragazzo di Giorgia pensai nella mia mente, mentre al suo fianco due occhi azzurri che mi squadravano dalla testa ai piedi si è proprio lui è Harry, l'unico uomo che nella mia vita mi ha resa felice nel vero senso della parola.
«Questa é Clarissa,Clarissa ti presento Christian»disse con un filo di voce Giorgia«piacere di conoscerti Christian».
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Il quadro
FantasyMi presento sono una studentessa universitaria costretta a lavorare part-time come cameriera in un bar, che non mi garantisce una casa tutta mia perciò vivo ancora con mia madre Isabelle e mia sorella di quindici anni Anita che io spesso chiamo ''mi...