Capitolo 11

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Harry sentì il campanello e, senza mettersi niente addosso, andò ad aprire la porta a petto nudo.
<< Liam >> disse mentre alzava lo sguardo e si rendeva conto che la persona di fronte a se non era assolutamente Liam.
<< Ciao Harry… >> gli disse, abbassando lo sguardo per l’imbarazzo.
Louis gli aveva mentito. Mentito a lui… il suo migliore amico. Scosse la testa, incapace di accettarlo, poi scansò  in malo modo la persona che aveva di fronte e corse fuori sotto la pioggia.
<< Harry! >>
Sentì la voce di Liam. Si voltò e lo vide corrergli incontro. Così iniziò a correre cercando di allontanarsi il più possibile da lui, da quella casa, da lei e soprattutto da Louis.
Correva e correva senza mai fermarsi, fino a quando una mano si posò sulla sua spalla. Quel tocco non sarebbe dovuto risultargli così famigliare, eppure lo era.
<< Harry… >> la sua voce lo fece fermare subito, ma non riuscì a far sbollire la rabbia.
<< Vattene >> gli disse in modo brusco, liberandosi dalla sua presa.
<< No, devi ascoltarmi >>
<< Lascia stare, ho capito tutto >> gli disse continuando a dargli le spalle << Quando pensavi di dirmi che eri tornato insieme a lei? >>
<< Non mi sono rimesso con lei >>
<< Balle! Era lì davanti alla porta di casa e tu mi dici che… >>
<< Ma è così devi credermi! >>
<< Perché dovrei farlo? >> urlò, mentre si girava verso di lui, facendo vedere le lacrime che gli cadevano lungo le guance.
<< Harry… ascoltami solo un attimo, ti prego >>
<< No! Non sei più il mio migliore amico, da adesso sarai solo un… un… un collega di lavoro, ecco >> Harry era certo che se non fosse stato per il momento Louis sarebbe scoppiato a ridere per la sua difficoltà nel trovare le parole adatte.
Si girò e ricominciò a correre.
<< Ti amo! Vuoi sentirti dire questo? >>
Si voltò e guardò Louis. Era uno spettacolo assoluto. Sotto l’acqua con i capelli bagnati, le braccia lasciate cadere lungo i fianchi, le mani chiuse a pugno e, nonostante la pioggia, si vedevano le lacrime scivolargli lungo le guance.
<< Amo quando ti addormenti vicino a me, amo quando la mattina mi dici “Buongiorno” con il sorriso sulle labbra, amo il modo in cui mi abbracci, il modo in cui pronunci il mio nome… non resisto a stare senza di te, non ce la farei, ho bisogno di te. Ti amo… so che a dirtelo ti perderò, ma non posso più tenermi un sentimento così forte dentro di me. Ti amo… >>
Harry rimase spiazzato. Lui lo amava… ma allora perché Eleanor era a casa?
<< S-se è la verità allora perché Eleanor è davanti a casa nostra? >>
<< Stavo male dopo il litigio con te e avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno… davvero è così >>
Harry mosse un passo incerto verso Louis, poi iniziò a corrergli incontro.
Quando fu a pochi passi da lui, rallentò fino a fermarsi di fronte a lui.
A quel punto prese il viso di Louis tra le proprie mani e lo avvicinò al proprio, poggiando le labbra sulle sue.
Una scarica elettrica percorse la schiena di entrambi, mentre quel bacio dapprima casto si trasformava in un vero e proprio bacio, fatto di giochi di lingue e di ansiti.
Quando si staccarono si guardarono negli occhi.
<< Ti amo >> disse semplicemente Harry.
<< Non so perché, ma come dire… lo avevo capito dal modo in cui ti sei appiccicato alla mia bocca >>
Harry rise di sano gusto e poggiò nuovamente le labbra su quelle di Louis.
<< Andiamo a casa >> disse Louis, mentre prendeva il riccioluto per mano.
<< A proposito… come facevi a sapere che ero corso da questa parte? >>
<< Mi ha indicato la strada Liam >>
<< Ah, quel ragazzo >>
<< Pensavo ci fosse qualcosa tra voi due… ma a quanto pare mi sbagliavo >>
<< Sbagliavi alla grande >>
Una volta arrivati a casa Eleanor e Liam non c’erano più. Entrando in casa videro, appoggiato sul tavolino in corridoio, un foglio. Lo presero e lessero insieme.
 
“Vi lasciamo da soli… non fate porcate! - Liam
Noi due andiamo a fare colazione, visto che ci avete tirato giù dal letto a quest’ora! - El”

 
Sorrisero entrambi e si guardarono.
<< Allora siamo da soli… che vogliamo fare? >> chiese malizioso Louis.
Harry sorrise.
<< Preparo la colazione! >> disse correndo in cucina.
<< Non se ne parla nemmeno, la preparo io! >>
<< Assolutamente no. Tocca a me >>
<< Avanti Hazza… >> Louis fece gli occhioni dolci ed Harry sospirò rassegnato.
<< Vada per questa volta >>
Il viso di Louis si illuminò e, dando un bacio ad Harry, iniziò a preparare la colazione.
Nessuno dei due, però, poteva immaginare che da quel giorno, avrebbero continuato a bisticciare su chi dei due dovesse preparare la colazione.
Nessuno dei due poteva immaginare che sarebbero stati insieme per anni e anni, continuando la carriera di cantanti.
Nessuno dei due poteva immaginare che si sarebbero sposati.
Nessuno dei due poteva immaginare che un giorno avrebbero adottato una bambina da stringere tra le braccia.
Nessuno dei due poteva immaginare che il loro amore sarebbe durato per sempre, ricordato da tutte quelle fan che li avevano sempre sostenuti. E il loro amore era stato uno di quelli che arrivavano all’improvviso ma che durava per sempre.

Amore all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora