T/n's pov
La luce filtrava dalla finestra colpendo una parte della mia faccia, per colpa di essa mi svegliai in un modo abbastanza brusco. Coprì il mio viso con una mano e lentamente realizzai che la sera prima mi addormentai abbracciata alla mia migliore amica.
Cercai di alzarmi, così da sostenermi sulle mani, ma qualcosa me lo impedì facendomi aderire di nuovo al materasso dove poco prima ero stesa. Mi girai sul lato opposto e mi trovai a pochi centimetri dal viso di Momo. La corvina era già sveglia e mi guardava con i suoi occhi neri mentre mi attirava più vicino a sé.
"Buongiorno Momo" biascicai con la voce ancora impastata dal sonno.
"Buongiorno anche a te, dormito bene?"
"Sì, ho dormito benissimo"
"Beh ci credo, eri completamente appoggiata su di me" disse Momo ridacchiando.
La mia espressione si tramutò nell'imbarazzo più totale.
"Perdonami Momo, non volevo dormire sopra di te, magari ti ho dato pure fastidio" cercai di scusarmi, ma la corvina mi zittì subito.
"Non mi hai dato fastidio, anzi mi ha ricordato quando eravamo bambine, quando non volevamo separarci nemmeno per dormire"
La guardai mentre si mise seduta sul letto per poi scendere e camminare verso la sedia dove la sera prima mettemmo i nostri vestiti. Mi misi anch'io seduta e, ancora intontita dal sonno, scesi dal letto raggiungendo la sedia.
Presi i miei vestiti, mi riavvicinai al letto appoggiandoli sopra e inizia a cambiarmi. Nella stanza regnò uno strano silenzio, sentivo il bisogno di dire qualcosa, ma la mia mente non aveva deciso di collaborare e, prima di dire qualche cazzata di cui mi sarei pentita, rimasi zitta.
Mi girai sorprendendo la maggiore ad osservarmi. Per non essere scoperta malamente feci finta di nulla ed ultimai il mio outfit mettendo il mio maglioncino nei jeans. Una volta finito sentì una presenza dietro di me e, prima che me ne rendessi conto, le braccia di Momo erano avvolte sui miei fianchi.
Rimasi scossa da quel contatto improvviso, ma non la allontanai. La corvina appoggiò il viso sulla mia spalla e cercò di mormorarmi qualcosa, ma sentimmo qualcuno bussare alla porta.
"Chi è?" chiese Momo un po' stizzita.
"Tesoro è la mamma, volevo dirvi che la colazione è pronta, vi aspetto di sotto" rispose con un tono allegro la madre della ragazza.
"Arriviamo subito mamma"
Dopo aver risposto Momo si staccò dall'abbraccio e mi guardò con il suo solito sguardo dolce.
"Andiamo T/n sennò la colazione verrà mangiata tutta dai miei genitori" ridacchiò la corvina.
Senza dire nulla la seguì fuori dalla camera verso la sala da pranzo. La mia mente era completamente in subbuglio per quello che era successo pochi attimi primi. Avevo come la sensazione che Momo volesse dirmi qualcosa di importante e, il fatto di essere stata interrotta, l'abbia fatta arrabbiare.
Raggiungemmo la sala da pranzo, diedi il buongiorno anche ai suoi genitori e ci mettemmo a fare colazione chiacchierando del più e del meno. Risposi a domande di vario genere, dal perché avessi scelto di frequentare lo Yuuei a come stava la mia famiglia. Risposi a tutte, finché non arrivò la domanda a cui non avrei voluto rispondere.
"Dimmi T/N, come ti trovavi in Italia?"
Non sapevo cosa rispondere, non volevo ricordare.
"Molto bene, ho fatto tante amicizie sin dall'inizio" mentì spudoratamente mantenendo un sorriso per non destare sospetti.
STAI LEGGENDO
Nessuno è come te (Momo Yaoyorozu x Fem! reader)
FanfictionTu e Momo vi siete conosciute all'asilo, eravate migliori amiche, ma un giorno partisti con i tuoi genitori per l'Italia e ti portasti dietro un piccolo regalo e una dolce promessa scambiata fra bambine. All'età di 15 anni tornasti in Giappone per f...