Lottie era stanca.Da un anno non faceva altro che combattere con se stessa, per via della improvvisa scomparsa di Ana, la sua migliore amica, per via delle risate dei suoi stupidi compagni, era stanca anche della lontananza di suo fratello. Era stanca di stare sola.
In quell'anno erano successe un sacco di cose per la fragile Lottie.Sebbene era considerata, da gli altri, una ragazza forte, lei non lo era affatto. Lei era una ragazza che soffriva in silenzio.
Quel giorno era lo stesso giorno in cui Ana non c'era più e in un certo senso non c'era più nemmeno Lottie.
Quel giorno Lottie era stanca di avere sul viso la stessa espressione. Indifferenza, ecco l'espressione che raffigurava Lottie.
Quel giorno Lottie voleva avere sul viso il ghigno che tutti esprimevano quando la chiamavano "asociale, sfigata" oppure quando un'anno fa , nel giorno dell'incidente , vide nella faccia di Jack.
Così appena si alzò, andò diritta verso il bagno e quando finì di sistemarsi , si focalizzò verso la sua meta e non era di certo la porta della cucina no, quella l'avrebbe raggiunta più tardi.
Aprì la porta dell stanza da letto dei suoi genitori esenza far rumore, aprì il cassetto prese quella "cosa", richiuse il cassetto e si incamminò verso la porta della cucina.
Ma Lottie quella mattina non fece colazione era troppo impaziente, impaziente di vedere le facce dei compagni .
Così si incamminò verso la scuola, non prima di aver distrattamente salutato sua madre , superò il cancello e già i disgustosi commenti non tardarono ad arrivare, ma in quell momento Lottie non ci fece caso, anzi sorrideva perché sapeva che appena il suo piano fosse giunto a termine quei commenti sarebbero spariti.
La campanella suonò , le persono fecero il loro ingresso nell'aula , come la professoressa d'altronde, tutti si sedettero e appena ci fù un pò di silenzio la "vecchia zitella" ,così la chiamava Lottie ,fece l'appello e appena finì, chiamò subito Lottie per finire l'interrogazione lasciata in sospeso.
E questo Lottie lo sapeva e ne era entusiasta , così prese il libro e si portò dietro anche quella "cosa" che aveva preso nella camera dei suoi.Appena ebbe raggiunto la professoressa si girò per vedere di nuovo quei ghigni , e Dio non c'è la fece più , sbattè il libro sulla cattedra e prese la cosa che aveva rubato a suo padre , e la puntò verso i compagni e in un momento ci furono urli, espressioni di terrore ,perché chi non urlava di terrore se aveva una pistola puntata contro?.
Ma Lottie era veramente felice perché in quel momento non era lei che aveva quell' espressione, per un momento era veramente felice di essere lei che provocava terrore.
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Ma di certo Lottie non poteve sapere che il suo tanto amato fratello e i suoi 4 migliori amici stavano per far parte del terrore che lei stessa aveva provocato.
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Questa è la mia prima fanfiction , ed è sicuramente na cacata colossiale ma vabbè ..avevo voglia di scriverla ed eccoci qua, scusate per eventuali errori..
..♡ ciaoo♡♡..
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You are not alone.
FanfictionLottie una ragazza ormai stanca di combattere da sola. In quell'anno ha dovuto subbire troppe cose, tra cui la perdita della sua migliore amica, Ana, le prese in giro da parte dei compagni e la distanza del suo amato fratello, il famoso,Louis Tomlin...