[COMPLETA] 💛
Luca, in arte Aka7even, esce sconfitto dal programma di Amici. Si sente impotente e disperatamente solo, gli sembra di aver fallito. Prova a ricominciare, a scrivere nuove canzoni e a divertirsi, eppure si sente vuoto e inadeguato. Ma...
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"Io che volevo andare avanti perché ci credevo, e tu volevi andare avanti solo per cadere. E alla fine l'hai fatto. Come stai adesso? Io sono uno straccio, non credo tu stia meglio. Senza te ogni cosa ha perso il suo valore. Rivoglio tutti quei momenti in cui stavamo per delle ore a guardarci negli occhi da soli e contenti, e non è più così." IL NUOVO SINGOLO E' FUORI!😊
Commenti:
@sangiovanni: Zio è stupendo!!! 🤩
@deddy: Grande frà!!!!! 😎
@giugiulola: Ma sempre più figo ti fai???!!!! 😍
@giovanni: AEEE 😒 @giugiulola
@enula: Amore la nuova canzone è stupenda! 😍Sei proprio bravo. Mi manchi! 😇❤
@tancredi: Grazie Enu, manchi anche tu. 💕@enula
@alexadevin: Baby u r so hot! Love u! 🔥❤😜
@tancredi: Love you too 💕@alexadevin
Stavo guidando sulle strade di Los Angeles, accanto a me era seduta Alexa, la figlia del mio manager, fin troppo bella e fin troppo viziata per uno come me. Erano passate settimane dall'ultima conversazione con Luca, e avevo un vuoto che non riuscivo a colmare in nessunmodo. Mi chiedevo come diavolo avessi permesso all'universo di portarmelo via così? Ma era solo colpa mia, e non potevo far altro che scrivere canzoni nella speranza che lui si sentisse meglio.
Il mio nuovo singolo, Piove, era totalmente dedicato a lui, ma avevo il timore che fossi stato un po' tragico nel testo, e non volevo che Luca pensasse che la colpa fosse sua.
«Baby possiamo fermarci al centro? Elly ha messo in vendita un abito limited edition e devo prenderlo adesso, altrimenti tra un paio d'ore andrà a ruba.», mi chiese Alexa in inglese, con un forte accento californiano, tipico del Sud. Era terribilmente irritante e superficiale, con i suoi capelli biondi e occhi azzurri, un corpo esile ma altrettanto sensuale, sembrava essere appena uscita da un tipico film americano per adolescenti pieno di cliché. Ma era la figlia del mio manager, il quale ci teneva che io imparassi bene la loro lingua, e Alexa era la scelta migliore per farlo, anche perché, sempre secondo il manager, mi avrebbe fatto fare bella figura.
«Dobbiamo essere al molo di Santa Monica tra mezz'ora, e c'è troppo traffico.», le risposi e lei mise subito il broncio. «Non puoi chiedere ad Elly di metterlo da parte per te?»
«Lei mi odia, so già che sta cercando in fretta qualcuno per venderlo prima che lo compra io.»
Sbuffai alzando gli occhi al cielo. «Cerchiamo di fare in fretta.» Ma già sapevo che saremmo arrivati al molo con circa un'ora di ritardo, e i pezzi grossi con cui dovevo parlare si sarebbero di sicuro arrabbiati.
Era incredibile come all'estero le mie canzoni avessero sfondato più che in Italia, ed ero diventato abbastanza famoso in poco tempo da essere invitato a cene importanti e ai club con artisti affermati. Las Vegas in versione inglese aveva letteralmente spaccato, ed era nella top10 più importante già da settimane. Mi consideravano tutti una star, e forse lo ero davvero, ma non brillavo così tanto, perché la mia luce era Luca.
Tutto di questa vita a Los Angeles mi stava stretto, seppure si trattava del mio stile, e in una situazione normale mi sarei divertito da pazzi e avrei detto ufficialmente addio all'Italia. Ma non era una situazione normale, perché l'amore che provavo per Luca andava oltre qualunque cosa.
Avevo lottato così tanto nella speranza che lui si innamorasse di me, e ora avevo abbandonato tutto a favore di una carriera in un altro Paese. Ma che diavolo mi era preso? Ero un idiota, e avevo perso l'unica persona che era certo mi avrebbe reso felice per il resto della vita.
«Baby io cambio, è troppo depressa.» La voce di Alexa mi riportò alla realtà, e mi accorsi che il mio Spotify stava riproducendo Mi manchi di Aka7even. Prima che lei potesse cambiare, ripresi il mio cellulare in mano e alzai il volume dello stereo collegato con Bluetooth.
«Fa' silenzio.», le ordinai concentrandomi sulla voce di Luca. A stento riuscì a trattenere le lacrime, non volevo piangere davanti ad Alexa. Lei, tutta scocciata, iniziò a guardarsi le unghie.
Il resto della giornata era andato come al solito, estenuante e pieno di carte da firmare. Avevo ufficialmente acconsentito a rimanere a Los Angeles per due anni, in modo tale da promuovere il mio primo album e organizzare le prime tappe del tour, che si sarebbe svolto nelle città di Los Angeles, San Diego, Seattle e Las Vegas.
Non appena rientrai nell'appartamento che mi avevano assegnato, con vista oceano, il mio cellulare iniziò a squillare, e lessi il nome di Enula sul display.
«Principessa, a cosa devo l'onore?», scherzai contento di sentirla.
«Volevo congratularmi per la nuova canzone. Tancre, sei un essere speciale e mi hai fatto piangere come una bambina. E' mai possibile che i tuoi testi mi fanno sempre questo effetto?», mi chiese con il solito tono di voce gentile e pacato. Lei era, insieme a Luca, la persona che più mi aveva sostenuto nel programma di Amici.
«Ti ringrazio. E ho saputo che tu lavorerai con Dardust, è davvero fantastico.»
«Sì, un sogno. Ma parlami di te, dai! Los Angeles è come la descrivono nei film?»
«Più o meno.», mi accomodai sul divano e cercai di scaricare la tensione della giornata, «All'inizio ero elettrizzato, ma adesso mi sento terribilmente solo.»
«Non voglio pronunciare il suo nome, ma sono certa che la canzone era riferita a lui.»
«Siete tutti così curiosi di sapere cosa sia successo, mi manda in bestia questa cosa.»
«Beh, non possiamo chiederlo a lui, dal momento che è sparito dalla faccia della Terra.»
«In che senso?», il mio cuore iniziò a battere più forte. Gli era per caso successo qualcosa?
«Non sono sicura, ma credo che fosse partito insieme a Serena e al fidanzato di lei, ma non so dove. Sono via da almeno una settimana. Sangiovanni preoccupato che non rispondesse ha contattato la madre di Luca, e lei gli ha rivelato che erano andati in vacanza, ma non poteva dire dove esattamente.», ci fu una pausa, «Volevo sapere cosa fosse successo tra voi perché non ti avevo mai visto sorridere come quando hai lui affianco, ed ero certa che fosse un nuovo capitolo per entrambi, un capitolo felice.»
«Non poteva funzionare, non così, non a distanza. E io ho già firmato per rimanere qui altri due anni.»
«Sei un coglione.», mi accusò e non potevo ribattere, perché aveva ragione. Probabilmente avevo fatto una cazzata, ma non l'avrei mai saputo, perché ormai era tardi.