Il concerto era stato spettacolare, e la serata si era conclusa con un'esibizione di Las Vegas senza precedenti, con il pubblico che era in piedi a cantare e ballare. Ma sinceramente la mia mente era ancora rivolta a quella serenata, e le sensazioni che avevo provato in quel momento erano inspiegabili. Non mi ero mai sentito più a disagio, ma allo stesso tempo mi sentivo terribilmente bene, e mi resi conto che Tancredi mi mancava come l'aria.
Dopo il concerto, lui ci venne a prendere dall'hotel con la sua auto, perché avevano organizzato un afterparty al casinò, ed ovviamente non potevo lasciare Las Vegas senza aver visitato il casinò.
«Vi obbligo stasera a divertirvi, spero che la città vi piaccia come a me. La notte è nostra e possiamo fare qualunque cosa.» Ci disse Tancredi mentre eravamo dentro la macchina, lui e Enula davanti, io e Manuel dietro. Mi chiesi cosa provasse Manuel a stare nella stessa auto del cantante che ascoltava, e che tra l'altro lo stava portando in un casinò. Avrei voluto che Beyoncé mi portasse in giro così, ma era un sogno irrealizzabile.
«Ci stai dicendo di darci alla pazza gioia perché questa è una città del peccato e quindi ciò che succede a Las Vegas resta a Las Vegas?» Chiese Enula ridendo, e Tancredi annuì guardandomi dallo specchietto retrovisore. «Comunque sei stato una bomba.»
«Pazzesco. Ci facciamo poi una foto?» Domandò Manuel e io gli tirai un calcio.
«E' buffo non credi, Luca? Il fatto che il tuo attuale ragazzo vuole una foto con il tuo ex.»
«Sì, davvero divertente.» Finsi un sorriso e misi il broncio, perché l'aria si stava facendo più pesante. Fortunatamente Enula aveva deciso di accendere la radio.
Quando arrivammo al casinò rimasi a bocca aperta per il panorama, e su richiesta di Tancredi, mi ero innamorato di quella città. L'interno era così bello, elegante e frizzante, che mi venne voglia di giocare a qualunque cosa, ma non avevo molti soldi con me.
«Facciamo un gioco.» mi sussurrò Tancredi all'orecchio, e il suo respiro sulla mia pelle mi fece venire i brividi. Cercai di allontanarmi ma lui non lo permise.
«Non ci penso nemmeno.»
«Hai paura di me?»
«Ho paura di quello che potrei provare standoti accanto, dal momento che questa è l'ultima notte che ti vedo e non voglio soffrire di nuovo. Mi sono rifatto una vita, Tancredi, perciò ti chiedo di lasciarmi in pace.», ero completamente serio, ma il suo sorriso era magnetico e volevo prenderlo sia a pugni che a baci.
«Ti prometto che sparirò, concedimi un ultimo gioco.»
«E quale sarebbe?»
«Giochiamo alla roulette.»
«Non so le regole.»
«Non c'è bisogno, tu devi solo accettare una scommessa.»
«Sto cominciando a perdere interesse in questa conversazione.»
«Se vinco mi sposi, altrimenti sparisco per sempre.»
Era serio, e mi stupì di quella proposta, sia perché non volevo né sposarlo né tanto meno che sparisse per il resto della vita.
«Non è un gioco divertente.»
«Di cosa hai paura, Luca? Io ho paura di perderti, e forse ti ho già perso, ma voglio fare un ultimo e disperato tentativo per mettere alla prova il destino.» I suoi occhi erano gentili e decisamente belli, e ciò mi fece solo male al cuore. Ero indeciso sul da farsi e mi tremavano le mani. «Concedimi quest'ultima possibilità di dimostrarti che siamo fatti per stare insieme, e se non dovessi vincere significherà che non siamo mai stati destinati l'uno all'altro.»
«Vuoi davvero affidarti alla fortuna di un gioco?» Ero sorpreso.
«Mi sto affidando all'amore.»
«Spiegami comunque le regole.», incrociai le braccia al petto sbuffando. Ero in ansia, perché non volevo perdesse, ma allo stesso tempo volevo lasciarmi la nostra storia alle spalle. Mi spiegò velocemente le cose più importanti da sapere e io non capì neanche una mezza parola.
«Farò la puntata come chiunque altro, ma per me non è importante vincere i soldi.» Disse riferendosi alla nostra scommessa.
Un signore che organizzava il gioco si era preso i soldi di Tancredi, il quale mi guardò convinto e con un sorriso bellissimo sulle labbra. Io stavo sudando freddo.
«Punto il nero, perché è il tuo colore preferito, numero 17 perché era il 17 maggio quando ci siamo baciati la prima volta e quando la nostra vita è cambiata completamente. Se vinco, mi sposerai qui.»
Sgranai gli occhi per le sue parole e il signore iniziò a girare la roulette, con una pallina che rimbalzava da un numero all'altro. Avevo il battito accelerato, e Tancredi non mi aveva mai smesso di guardare, neanche quando la pallina si fermò sul nero, numero 17.
In quel momento ci stavamo guardando reciprocamente. «Mi sposerai?», chiese con la voce spezzata perché si stava emozionando.
«Ti sposerò.»
@tancredi ha postato una nuova foto
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"La roulette ha parlato, e lui ha detto sì." 🤵🤵💛💛
Commenti:
@sangiovanni: Già zio? Cazzo!!!!!!!! Auguri!!!! 🌈🌈🤵🤵💛💛
@deddy: PORCA TROIA BRO 💛💛💛
@giugiulola: Siete bellissimi!!!! 😍😍
@enula: E' stata la scena più romantica di sempre. Vi amo ragazzi. 🤩🌈💘
@serena: Non sto piangendo, nono!!!! 💛💛💛
@rosa: Auguri ragazzi! 💛
@martina: Bellissimi! 💛
@alessandro: Wow 😍
@samuele: Che bello. Auguriiii!!!🌈😍
@tommaso: Viva l'amore, grandi ragazzi!!!! 🌈
@leonardo: 💛💛💛
@ibla: 💛🌈
@gaia:😍🔥❤💛
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Mille parole | Tanc7even | IG
Fanfiction[COMPLETA] 💛 Luca, in arte Aka7even, esce sconfitto dal programma di Amici. Si sente impotente e disperatamente solo, gli sembra di aver fallito. Prova a ricominciare, a scrivere nuove canzoni e a divertirsi, eppure si sente vuoto e inadeguato. Ma...