CAPITOLO 13

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-Merda che ansia.-

-Amore andrà tutto bene.- 

-Ced non lo puoi sapere, e se, e se, cazzo..... E se uno di noi due ci lasciasse le penne?-

-Non succederá, ci sono io a proteggerti.- 

-Silenzio per favore. I nostri campioni dovranno trovare la coppa tre maghi all'interno di questo labirinto. Attenzione dovrete combattere per riuscire ad arrivare prima. E ora, Harry, Cedric partite voi, a seguire Krum e poi la signorina Delacour.- 

Harry e Cedric partirono, e sempre coprendosi  le spalle a vicenda, si scontrarono contro erbacce giganti, mostri mai visti e anche contro Krum che sembrava essere sotto imperio. 

-Ced ecco la coppa. Prendila.- 

-No Harry, l'hai trovata tu, prendila.- 

-Amore io non ci volevo neanche partecipare a questa cosa, prendila tu.- 

-Insieme?-

-Sempre-

I due ragazzi presero la coppa, insieme. 

Subito vennero catapultati in un cimitero.

Il cimitero dei Riddle.

-Ma dove stra cazzo siamo?- 

-Non lo so.- 

I due fidanzati videro una figura nera avvicinarsi...

-Chi sei?- 

-Avad-

La figura non fece in tempo a finire la frase che Harry lo schiantó. 

-Grazie.- 

-Io proteggo te, tu proteggi me.-

-Sempre.- 

I due ragazzi non fecero in tempo ad allontanarsi da lí che, la figura, si riveló, era Peter Minus, aveva in braccio una fagottino, i due ragazzi poco dopo scoprirono che fosse Lord Voldemort in persona.

-Potter come sei aggressivo. Ma io questa sera ho un compito... Devo risvegliare il mio signore.- 

-No non ci riuscirai.- Cedric si mise davanti al moro per proteggerlo con il suo corpo. 

-Allora non mi lasci scelta. Petrificus totalus.-

-Nooo.- Harry corse da Cedric, lo prese tra le braccia e cominció a piangere. 

Peter Minus arrivó di soppiatto dietro ad Harry, lo prese per la collottola e lo intrappoló nella statua della tomba dei Riddle. 

-Agisci ora Codaliscia.- Sibiló il piccolo Lord Voldemort.

Codalisicia buttó Voldemort in un grosso calderone.

-L'osso del padre donato senza il consenso.- Disse facendo lievitare un osso per poi fargli prendere fuoco ed essere buttato nel calderone.

-Cosa stai facendo?!-

Minus fermó i suoi movimenti per guardare negli occhi il piccolo Potter.

-Pensavo fossi molto piú intelligente di cosí. Ah no aspetta, quella intelligente é la sanguemarcio che ti porti sempre appresso. Sai non ti fa bene stare cosí a contatto con lei...- 

-Non parlare cosí di Hermione!-

Codaliscia si avvicinó ad Harry, gli sorrise sadicamente e poi gli disse con tutta la tranquillitá del mondo.

-Sai, ora capisco quale sia la tua debolezza. Sono le persone che ami. Quindi non voglio farti male, non soffriresti, toccheró il tuo caro fidanzatino. Dio mio, hai tutte le sfighe del mondo, sei stupido e pure frocio.-

-Non toccare Cedric.- 

-Codaliscia non perdere tempo.- Disse il mini Voldemort dal calderone.

-Arrivo padrone.-

-La mano del suo servo piú fedele sacrificata con consenso.- Continuó il topo tagliandosi la mano, per poi finire, come tutto il resto, nel calderone.

-Infine sangue del nemico.- Codalisicia si avvicinó ad Harry, tiró fuori un coltello, fece un graffio sul braccio. Harry gemette dal dolore e alcune lacrime iniziarono a rigargli il viso. 

Il moro non sapeva che anche il ragazzo pietrificato stava piangendo.

-Il Signore Oscuro sorgerá di nuovo.-

Il calderone prese fuoco e poco dopo comparve il Signore Oscuro in persona. Ricostruí la mano al suo servo, per poi rivolgere la sua attenzione ad Harry.

-Bene bene Potter ci rincontriamo finalmente.- 

-Ma che piacere...- Disse il moro ironicamente.

-Potter potrei ucciderti cosí, ma sono un uomo per bene, quindi combatti.- Disse liberandolo dalla stretta possente della statua.

-Silente ti avrá insegnato a duellare, presumo.-

Lo scontro fu feroce, Harry combatté bene, ma Voldemort era altrettanto forte. 

Un Avada Kedavra da parte di Voldemort e un Expelliarmus da Harry, le loro bacchette, gemelle, sprigionarono una magia incredibile. Dalla bacchetta di Voldemort uscirono i fantasmi di Lily e James Potter, le ultime persone uccise dal Signore Oscuro.

-Harry, prendi la Coppa, é una passaporta, tornerai ad Hogwarts.-

Harry non se lo fece ripetere due volte, corse a prendere la Coppa, si avvicinó al suo fidanzato e tornarono entrambi ad Hogwarts.

Hogwarts gli accolse felicemente, ma poi si resero conto che Harry non si staccava dal corpo di Cedric. 

Il primo a riuscire a muoversi fu Draco, corse dall'amico e lo tolse dal corpo del tassorosso. 

-Che é successo?-  Ma il Moro non rispose, continuó a piangere sulla spalla del serpeverde.

Intanto i professori si erano avvicinati e presero il corpo del tassorosso per controllare che stesse bene e che non fosse morto. 

Madama Chips prese il corpo e lo trasportó in infermeria.

-Harry, respira, spiegami cosa é successo.- 

-Voldemort lui  é tornato.- Caló il silenzio.

-Harry é meglio che tu vada a farti visitare in infermeria. Signor Malfoy lo accompagni per favore.- Si intromise Silente, che aveva guardato tutta la scena in silenzio.

-Vieni Harry.- Ma il moro non si mosse, continuó a piangere. Draco decise di prenderlo in braccio. 

Hermione, Ginny, Ron e Neville seguirono Draco in silenzio fino all'infermeria. Harry spiegó tutto ai suoi amici e loro gli credetto. Madama Chips lo aveva visitato e ora lo stava aggiornando sulla situazione del suo ragazzo. 

-É un pietrificus totalus, ma non preoccuparti tesoro, domani chideró al Professor Piton di preparare una pozione che dovrebbe risvegliarlo, ora riposa, ne hai bisogno.-

Non appena l'infermiera se ne fú andata, Harry andó nel letto del suo ragazzo e inizió a piangere silenziosamente sul corpo dell'amato. 

-Buonanotte amore mio, riprenditi per favore.- E con queste parole il grifondoro si addormentó sul petto del piú grande.

Il moro non seppe mai che anche il ragazzo con i capelli color caramello gli diede la buonanotte. 

-Notte amore, ti amo.-

𝓘 𝓵𝓸𝓿𝓮 𝔂𝓸𝓾 𝓼𝓽𝓾𝓹𝓲𝓭💘//HedricDove le storie prendono vita. Scoprilo ora