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io: Elia è inutile non ci capiremo mai niente, qua non c'è nulla abbiamo già controllato

Elia: scusa se ho un minimo di speranza visto che vorrei sapere il perché i nostri genitori sono sottoterra

okey magari non è così che volevo raccontarvi la mia storia, quindi ricapitoliamo. come avete capito Elia (in arte Drefgold) è mio fratello e i nostri genitori sono morti in una sparatoria, e la colpa è della gang dei D'orso. stavamo provando a cercare il motivo ma nulla fino ad ora ci ha aiutato, avevamo pensato che fosse una coincidenza e non fosse stato fatto volontariamente, ma in questo lavoro nulla si fa per caso. i miei pensieri vengono interrotti dalla mia migliore amica Taylor che entra nell'ufficio

T: ci sono i D'orso fuori, non sembrano armati

E: non vengono mai a mani vuote, Noemi mettiti la calibro sotto la gonna

io: va bene

mi metto la pistola sotto la gonna e mi guardo allo specchio aggiustandomi al meglio per fa si che non si vedesse, scendo di sotto e gli apro il cancello del capannone dove ci rifugiamo quando dobbiamo lavorare. noto che sono solo due, Franco D'orso e Luca, il figlio

io: avanti entrate prima che io cambi idea

il vecchio entra con un sorrisetto

L: ciao bambolina, come sta la mammina?

lo guardo con sguardo disgustato e mi avvicino al suo orecchio

io: meglio di come starai tu appena uscirai di qui

gli faccio un occhiolino ed entro dentro

ci sediamo tutti a tavolino e i due posano le armi sul tavolo, Elia posa la sua ma io non mi muovo

E: perché siete qui?

F: con calma figliolo, volevamo sapere come stavate dopo la grande perdita

io stringo i pugni e Elia risponde

E: se volevate ferirci non ci state facendo nemmeno il solletico, impegnatevi di più

F: non è stato facile per me ucciderli

io: però lo hai fatto

mi giro verso di lui e mi metto la mano sul fianco dove ho la pistola

Elia mi guarda e mi fa uno sguardo come per dirmi di stare ferma mentre io annuisco

F: c'è un motivo che per ora non posso dirvi

io: allora perché cazzo siete qui? per rinfacciarci il fatto che non abbiamo i genitori?

F: no assolutamente, però pensavo fosse più svegli e che lo avreste già capito

L: beh in realtà io sono qui per il primo motivo

prendo velocemente la pistola e gli sparo sulla gamba

E: Noemi!

io: D'orso la prossima volta pensa prima di aprire quella fogna che hai

mi giro verso il padre che si è alzato in piedi

io: porta via tuo figlio prima che la prossima pallottola gli trapassi il cervello

va vicino al figlio e lo aiuta a rialzarsi per poi andarsene via

E: che cazzo hai al posto del cervello? ora hai letteralmente aperto il fuoco

Elia si avvicina a me e mi urla in faccia, non l'ho mai visto così incazzato, Taylor si alza e si mette al mio fianco

io: dovevo continuare a stare ferma mentre lui si prendeva gioco di noi? di loro

E: loro sono morti, non sentono quello che dici, non vedono ciò che fai, non ci sono, questa reazione ha solamente peggiorato le cose

Gli tiro uno schiaffo e esco di casa
Lui non sa un cazzo, e di certo non farò infangare il nome della mia famiglia da un ragazzino

solo lei sa come farmi andare fuori//capo plazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora