BUZUN KALBI - cuore di ghiaccio

VERA

2019
È agosto e Roma è avvolta da un'ondata di caldo estivo. Il centro storico brulica di turisti in cerca di un po' d'ombra per trovare un po' di ristoro, Vera decide di recarsi all'ufficio del padre per poterlo vedere, visto i suoi troppi impegni. Da quando è tornata da NewYork non si sono ancora incontrati per un motivo o per un altro.

"Buongiorno signorina Vera."
"Buongiorno Mara, è in ufficio mio padre?"
"Adesso è occupato in una riunione, se vuole, può aspettarlo nel suo ufficio."
"Grazie, farò così!"
Sale in ascensore, insieme a lei due uomini di mezza età molto distinti, uno, legge il giornale, l'altro scruta l'orologio ripetutamente come fosse in ritardo a qualche appuntamento, si stanno chiudendo le porte quando un piede le blocca e sale un uomo, sulla trentina, capelli castani lunghi legati a codino e barba, abito scuro e camicia bianca. Si appoggia alla parete, indossa occhiali da sole con lenti a vetro, perciò Vera non immagina di essere osservata.

L'ascensore si ferma dopo un piano e sale una donna, la signora Martini, addetta al personale.

"Buongiorno signorina Vera, è qui per restarci o è in visita?"
"Buongiorno a lei. Non ho ancora deciso. Per il momento sono in vacanza. E qui? Ci sono novità?"
"Questa mattina abbiamo alcuni colloqui per un posto di lavoro da seguire presso uno studio legale a Istanbul."
"Interessante, e ci sono molti candidati?"

L'ascensore si ferma, Vera scende con lei. Dietro di loro a distanza, il trentenne, mentre gli altri proseguono la salita.
Vera continua il suo discorso, alquanto interessata.

"Non credo, non tutti sono disposti a spostarsi in Turchia."
"Sarebbe una bella opportunità, io lo farei!"
"Perché non va lei? Ha finito di studiare, è un avvocato vero e proprio adesso."
"Ho fatto esperienza a New York, ma non ho fatto ancora nessun praticantato qui in Italia."
"Lei ha studiato in America, non serve. Poi dovrebbe andare a Istanbul!"
"Ma posso sapere in anticipo in che studio si dovrebbe lavorare?"
"Iplikci Ozyurk Yaman Can" a Bebek"
"Ci penserò! Se non trova nessuno candidato adatto, mi faccia sapere."
"Ok signorina Vera, ovviamente il suo curriculum lo conosco. Buona giornata."
"Anche a lei, buon lavoro."

Vera prosegue lungo il corridoio verso l'ufficio del padre, mentre la signora Martini entra nell'ufficio personale seguita dal trentenne.

"Buongiorno signora."
"Buongiorno, lei è?"
"Sono Can Yaman, uno dei soci dello studio legale in Turchia. Ho sentito il signor Ferri ed essendo in Italia mi ha chiesto di assistere ai colloqui con i candidati. Dopotutto dovranno lavorare con il mio studio."
"Benvenuto signor Yaman, è un'ottima idea. Si accomodi pure dove vuole. Fra poco arriveranno i possibili candidati. Se vuole dare un'occhiata ai curriculum..."
Can prende il plico con le varie candidature e le sfoglia.

"Sembrano tutti buoni avvocati."
"Abbiamo selezionato i migliori, ma non saprei quanti di loro siano disponibili. Due hanno famiglia, la ragazza è sveglia, ma non ha ancora alcuna esperienza ..."
Can la interrompe.
"Scusi, non ho potuto non sentire prima sull'ascensore...la ragazza è quella?"
"Oh no, signor Yaman, quella è la figlia del signor Ferri."
"Capisco."
"In effetti è molto in gamba, ha studiato legge in America e a mio avviso sarebbe un ottimo candidato."
"Il suo curriculum? È possibile vederlo!"
"Posso farglielo avere. Adesso però iniziamo."

La signora Martini chiama la segretaria digitando un tasto, le dice di far entrare il primo candidato.
Si presentano solo in tre, gli altri hanno mandato una mail di rifiuto scusandosi. Tutti e tre sembrano preparati ma senza esperienza.