Vera si sveglia per un lieve solletico al collo, all'orecchio e alla guancia. È Can che si muove e con la barba la sfiora.
Apre di scatto gli occhi. Lui dorme e sorride.-Se sto sognando spero di non svegliarmi mai più .- pensa Vera .
La visione che ha di fronte non è paragonabile con nessun'altra. La fossetta spicca sulla guancia destra, quelle labbra di cui immagina la morbidezza, sono lì a pochi centimetri dalle sue. È bellissimo. I capelli spettinati gli ricadono sulla fronte, e sulla spalla. Non resiste e glieli sposta affondandoci dentro le mani, sono morbidi. Con due dita gli accarezza il contorno del viso: fronte, guancia e mento.
"Mi stai studiando?"
Sussurra Can ancora con gli occhi chiusi.
Vera sobbalza, d'impulso stacca subito la mano dal suo viso, e lui apre gli occhi."Non ti ho detto che non puoi farlo."
"Non ...non volevo svegliarti."
Can le sorride e la guarda con tenerezza."Come stai stamattina?"
"Ho ancora il mal di testa, ma non mi sono mai sentita meglio al mio risveglio."
"Cosa ti fa star meglio?"
"Svegliarmi e non essere sola."Can le scosta una ciocca di capelli dal viso e ci gioca, la attorciglia con due dita.
"Cosa provi?"
"Mi sento un fastidio allo stomaco, un formicolio, come se qualcosa volesse uscir fuori, esplodere. Mi sento bene."
"Un po' come quand'eri piccola e la mamma ti raccontava una storia, o ti abbracciava?"Vera chiude gli occhi, e cerca di ricordare quei momenti.
"Forse! Qualcosa del genere, faccio fatica a ricordare!"
"Tieni gli occhi chiusi..."
gli sussurra, mentre con una mano le accarezza il viso, i capelli, le spalle e la schiena."Ricordi adesso?"
Vera sorride, sempre con gli occhi chiusi.
"Ricordo i suoi occhi, verdi come i miei, aveva un foulard rosso intorno alla testa ed era sempre sorridente, anche quando stava male, e mi preparava sempre la torta di mele..."
"Ti amava Vera, lo ricordi?"Vera apre gli occhi e annuisce, e con le dita fa carezze circolari sui pettorali di Can senza
rendersene conto."Ricordi se eri felice? O meglio, ricordi com'è essere felici per qualcosa o per la presenza di qualcuno?"
Vera sorride mordendosi un labbro.
"Forse... cioè penso di sì... adesso qui con te, penso di essere felice!...
Can... pensi davvero che il mio cuore sia di ghiaccio?"
"Se ne fossi convinto, non perderei il mio tempo con te!"
"Perciò non pensi davvero che ti congeleresti se mi baciassi."
"Era una battuta, Vera!"
"Perciò non lo pensi." Ripete Vera.Can le prende la mano e la infila sotto la sua t-shirt, la appoggia sul suo petto, nello stesso punto dove prima tracciava piccoli cerchi.
"Come sono? Caldo o freddo?"
"Caldissimo direi!"Proprio come si sente lei in questo momento
"E ho dormito tutta notte abbracciato a te, mia carissima buzun kalbi!"
"Smettila di chiamarmi così!"Vera si imbroncia e tenta di pizzicargli i pettorali, ma senza riuscirci perché duri come marmo.
Can si mette a ridere e le blocca le braccia con una mano mentre con l'altra le fa solletico nel fianco."Non essere aggressiva! Cosa mi volevi fare, volevi pizzicarmi?"
"No Can, basta... ti prego basta. Soffro il solletico. Lasciami."Vera si dimena cercando di liberarsi, le sue lunghe gambe si aggrovigliano a quelle muscolose di Can ed il contatto della loro pelle diventa pericoloso, Vera sente la sua erezione mattutina intrappolata nei pantaloncini contro la sua coscia perché la tiene bloccata sotto di lui.
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BUZUN KALBI - cuore di ghiaccio
RomanceIn un momento di pausa dal lavoro , Can aspetta la chiamata dall'esercito per adempire al servizio militare. Nel frattempo segue un po' gli interessi dello studio legale di cui è socio e conosce Vera, un ambizioso avvocato che... Pubblicazione Maggi...