Capitolo V.

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- Non lo so Tom, secondo me avere a che fare con Newt potrebbe incasinarti la vita ancora più del dovuto. Da quello che mi hai raccontato, sembra che nella relazione tra lui e Brenda ci sia qualcosa di sospetto..

Ovviamente dopo la fine delle lezioni confidai tutto quello che avevo sentito poco prima a Teresa, la più razionale e schietta dei miei amici. Era una ragazza dolcissima, ma sapeva il fatto suo.
Mi grattai la nuca e sospirai.

- Infatti è proprio quello che vorrei cercare di scoprire. Quando Newt parla con Brenda non mi sembra affatto preso da lei. Caspio, vorrei solo che lui si accorgesse di me in quel modo!

Teresa si avvicinò al sottoscritto e mise una mano sulla mia spalla.

- Tu puoi provare ad avvicinarti a lui, ma se vedi che l'interesse non è reciproco allora lascia perdere. Devi pensare a cose più importanti, come la scuola e la famiglia..e..mi senti Tom?

La mia amica mi riprese perché effettivamente non la stavo minimamente ascoltando. Stavo osservando Brenda mentre si pavoneggiava davanti alle sue amiche intente a fissarla con ammirazione e invidia. Il cortile era pieno di ragazzi ma tutti sembravano volgere lo sguardo verso di lei. Non la sopportavo.
Finalmente avevo capito il significato del film "Mean Girls" che Teresa mi aveva obbligato a vedere circa tre volte nell'ultimo anno.

Non avevo più voglia di parlare di quei due, decisi di avviarmi verso casa e fare i compiti per il giorno dopo. Salutai la mia migliore amica e iniziai a percorrere la strada per tornare, quella strada che ormai sapevo a memoria. Non sarei potuto andare in gita l'indomani, e questo mi infastidiva terribilmente. Il divorzio dei miei mi aveva fatto distogliere l'attenzione dalla scuola e dal resto della vita. La situazione mi faceva terribilmente soffrire ma cercavo di non darlo a vedere, tantomeno con i miei amici. Lo sapevano ma io non ne parlavo spesso.

Ero quasi sul punto di entrare in casa, quando sentii qualcuno chiamarmi alle mie spalle.

Non avevo mai sentito quella voce. O forse, non ci avevo mai fatto caso.

- Ciao, ti sono cadute queste qualche isolato più indietro...ho pensato di riportartele.

A parlare fu un ragazzo apparentemente della mia età, forse più grande, alto e magro con i capelli castani. Il suo timbro di voce era calmo, infatti nemmeno mi spaventai quando lo trovai a pochi centimetri dalla mia faccia. Mi porse il mazzo di chiavi di casa mia. C'era attaccato un portachiavi con scritto sopra "crazy tequila man", un regalo di Minho dell'anno scorso.
Sì, erano le mie chiavi.

- Oh, ti ringrazio! Caspio, aggiungiamo distratto alla lista dei miei pregi. Comunque piacere, mi chiamo Thomas.

Il ragazzo mi guardò intensamente negli occhi e sorrise.

- Mi chiamo Ben. Mi sono appena trasferito qui, due case vicino alla tua. Ti ho visto stamattina con altri due ragazzi..ehm, non fraintendere..intendevo dire che ti ho riconosciuto adesso e ho pensato di riportarti le tue chiavi. Le ho viste cadere..

Osservai il ragazzo davanti a me, sembrava gentile, ma anche imbarazzato.
Per cosa, poi? Lo ringraziai ulteriormente e lo salutai.

Non appena entrai in casa mi feci una doccia e iniziai a studiare. Pensai che l'indomani probabilmente avrei visto Newt perché la professoressa lo aveva messo in punizione, io non sarei andato in gita, e saremmo stati nella stessa classe per tutta la mattinata. Questo mi rallegrò. Dovevo pensare a come delineare le mie mosse. Avevo intenzione di scoprire di più da quella storia..senza ovviamente sembrare uno stalker. Perché diamine mi ero dimenticato di scrivere quella tesina di Scienze? A quest'ora la mia testa di caspio sarebbe stata libera dalla figura di Newt che roteava nei miei pensieri.

Non ero mai stato innamorato e nella mia vita mi erano piaciuti ben pochi ragazzi, non avevo avuto molta fortuna. Essendo testardo avevo sempre provato a portare avanti quelle misere storie insignificanti, ma alla fine scoprivo sempre che ero l'unico a tenerci abbastanza. E poi, non ne era mai davvero valsa la pena con nessuno. Sentivo però che con il biondo qualcosa di diverso c'era..era una sensazione, quasi una convinzione.

Ormai era sera tardi quando sentii un rumore sospetto fuori dalla finestra. Era una musica forte, alta, la quale rimbombava attraverso i vetri della mia casa. Pensai che da lì a poco qualche finestra si sarebbe rotta. I miei genitori non c'erano quella sera, mia madre era di nuovo uscita con delle sue amiche e mio padre sarebbe rimasto a lavoro fino a tardi per sbrigare delle pratiche. Decisi così di uscire di soppiatto per vedere che cosa stesse succedendo. Ero in tuta e in felpa, ma che diamine, la curiosità era troppa.

La musica proveniva da esattamente due case vicino alla mia. Che fosse quella del ragazzo nuovo incontrato nel pomeriggio?

Il cortile era pieno di gente. C'era chi fumava, chi beveva, e chi si baciava con foga. Bene, nemmeno vicino a casa mia potevo stare tranquillo. Odiavo quelle situazioni del caspio.

Mandai un messaggio a Minho. Strano che lui non ne sapesse niente. I ragazzi presenti in effetti sembravano più grandi di noi..forse andavano al college?

Non feci in tempo ad entrare che notai una figura fin troppo conosciuta a qualche passo da me.

Era Newt.

Stavo per avvicinarmi a lui, intento a rivolgergli la parola, quando Ben mi si fiondò davanti alla faccia ad un palmo di naso.

- Ehi, Thomas! Che cosa..ehm..che cosa ci fai qui?

Il castano sembrava imbarazzato e impacciato, così mi scappò una piccola risatina. La mia attenzione rimase rivolta verso il biondo, il quale nemmeno mi aveva notato. Mi passai una mano tra il ciuffo di capelli mori e sospirai. Giurai di aver visto Ben trasalire.

- Ho sentito dei rumori e sono venuto a vedere...dai una festa quindi?

Ben mi sorrise.

- Hai fatto bene a venire. Ci sono diversi amici del college e qualcosa da bere, ovviamente entro mezzanotte chiudo baracca. Vuoi che ti porti qualcosa? Una birra?

Per un attimo osservai se la figura del biondo fosse stata ancora presente a qualche passo dalla mia, ma era sparito.

- Io..certo, perché no. Grazie.

Stranamente mi ritrovavo sempre circondato da gente sconosciuta con un bicchiere in mano che nemmeno avevo chiesto.

Mentre aspettavo Ben, una mano si posò lentamente sulla mia spalla.

- Tommy.

A chiamarmi così era solo una persona.

- Newt! Ehm..anche tu qui?

Forse dimostrai fin troppo entusiasmo. Ma che ci potevo fare se i miei pensieri erano focalizzati unicamente su di lui?

Il biondo aspirò un tiro dalla sigaretta che aveva in mano e bevve un sorso dal bicchiere che aveva nell'altra nel giro di pochi secondi. Come diavolo aveva fatto?

- Direi di sì. Almeno, ci sono con il corpo. La mia testa è da un'altra parte.

Stavo per ribattere alle sue parole quando Ben arrivò vicino a noi con due bicchieri in mano, uno era evidentemente per me.

Si bloccò per qualche secondo osservandoci, poi sorrise imbarazzato.

- Oh, vedo che vi conoscete.

Fu Newt a rispondere.

- A quanto pare. Quello è per Tommy?

Ben corrugò le sopracciglia.

- Che bel nomignolo. Comunque si..è per lui.

Mi fissai le scarpe e poi osservai interessato la dinamica. Newt fece finta di nulla. Pensai che tutto sommato, forse, avevo fatto colpo su Ben.

- Se vuoi puoi prenderlo, Newt. Io in ogni caso tra poco devo tornare a casa.

Aveva già un bicchiere in mano e non avrei voluto dire quella frase, bere e fumare così  tanto non gli avrebbe fatto bene. Ma certe volte le parole mi uscivano dalla bocca senza averci riflettuto abbastanza.

Il biondo mi sorrise, per la prima volta da quando lo avevo conosciuto, prese il bicchiere dalle mani di Ben e sorseggiò la sua birra.

- Grazie, Tommy.

Safe Place || NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora