Non appena riaprii gli occhi mi alzai di scatto e notai con disappunto gli abiti che stavo indossando. Ero ancora vestito come la sera precedente. Ma che caspio avevo combinato? Poi mi ricordai. Nonostante la sbornia, ricordai quasi tutto. Sfortunatamente ero bravo a ricordare. Ogni maledetto dettaglio. Avrei voluto sotterrarmi o rimanere sotto le coperte per il resto della mia vita, ma non feci in tempo a realizzare uno dei due desideri perché la mia amica Teresa bussò alla porta della mia camera da letto.
- Thomas, tutto bene? Tua madre mi ha fatto entrare. Ieri sera sei andato via senza salutare e non hai più risposto ai miei messaggi..nemmeno Minho ti ha più visto. Posso?
La folta chioma di Teresa fece capolino dalla porta.
- Entra pure. Sinceramente non saprei nemmeno cosa risponderti, Tess. Ho fatto un casino.
Teresa si sedette sul letto e io decisi di cambiarmi la maglia, girandomi di spalle.
- Quale casino?
Mi voltai e sospirai. Non avevo voglia di spiegare niente a nessuno, anche perché nemmeno io ci stavo capendo nulla.
- In pratica ho preso una sbronza e ho detto a Newt che mi piace. Non ero messo tanto bene e lui mi ha accompagnato a casa.
Teresa spalancò la bocca e scoppiò a ridere.
- Mi fa piacere che i miei problemi ti divertano..
- Scusa, Tom. Ma devi ammettere che tu e le figure di sploff andate a braccetto. Però io credo che tu possa sfruttare questa situazione. Glielo hai detto? Chissene frega, meglio. Almeno avrai delle risposte concrete. Inoltre sono contenta che tu prenda così alla lettera i miei consigli. Nemmeno faccio in tempo a dirti una cosa che tu la fai. Che soddisfazione!Teresa mi guardò con orgoglio e con finta commozione.
- E smettila, Tess. Sono in crisi!
Tutto sommato però Teresa aveva ragione. Ero stato avventato probabilmente, ma la situazione poteva dare i suoi frutti. Avrei potuto capire meglio le intenzioni del biondo. Sempre se le aveva, delle intenzioni. Avrei potuto...
-Ma..Tom! Da quando hai iniziato a fumare?
La mora interruppe il flusso disordinato dei miei pensieri indicando un pacchetto di sigarette vicino al mio letto. Mi avvicinai per raccoglierle.
- Ma che diavolo? Aspetta. Ma queste sono di Newt! Devono essergli cadute mentre era qui..
Teresa si avvicinò e osservò il pacchetto interessata, come se ci fossimo trovati nei pressi di una scena del crimine e quel misero oggetto fosse stato una reliquia.
- Mh, delle Chesterfield. Abbastanza forti, almeno credo. Penso che tu debba restituirgliele. Così avresti una scusa per rivederlo.
Io e Newt continuavamo ad incontrarci in modi strani ed inspiegabili, quindi questa situazione cadeva a pennello. L'unica cosa è che non sapevo il suo indirizzo.
- La cosa negativa è che non so dove abita, Tess. E anche se lo sapessi, non potrei presentarmi davanti a casa sua solo con la scusa del pacchetto di sigarette.
Teresa mi guardò esasperata e si mise le mani nei capelli.
- Certe volte mi fai dubitare della tua intelligenza. Tu non andrai lì solo per restituirgli le sigarette, ma per ringraziarlo. Ti ricordo che ti ha portato a casa dopo la tua favolosa sbronza.
Mi sedetti sul letto rigirandomi il pacchetto di sigarette nelle mani.
- Beh ecco..diciamo che avevo rimosso quella parte.
Tess si sedette vicino a me e mi mise un braccio intorno alle spalle, circondandole con il suo calore e la sua gentilezza.
- Riguardo l'indirizzo, Minho lo saprà di sicuro. Gli mando un messaggio adesso per chiederglielo. Ma cambiando discorso: come va con i tuoi, Tom?
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Safe Place || Newtmas
FanfictionThomas frequenta l'ultimo anno di liceo: è un ragazzo testardo, sensibile ed impulsivo. Perennemente in cerca di qualcosa o di qualcuno, in un certo momento della sua vita dovrà fare i conti con la verità rendendosi conto di non essere solo un ragaz...