Non appena entrammo nel locale una luce abbagliante quasi mi accecò, lasciandomi stordito per qualche secondo.
L'entrata era ampia e le persone erano tantissime. Inoltre il rumore delle voci e della musica era così alto che anche se avessi voluto ordinare qualcosa da bere il barista non mi avrebbe sentito. Di solito ogni volta che Minho mi invitava a questo tipo di eventi rifiutavo l'offerta, ma puntualmente l'asiatico riusciva a trascinarmici lo stesso.Ovviamente persi subito di vista il mio migliore amico, il quale si era allontanato con Frypan per avvicinarsi a delle ragazze. Gally era rimasto vicino a me, anche lui estremamente impacciato e timido.
- Questo posto è assurdo!
Gally sembrava sconcertato ma nello stesso tempo eccitato.
- Come? Non sento!
Il mio amico provò a ripetere la frase ma invano perché non si sentiva proprio nulla dentro il locale. La gente iniziò a muoversi ballando con diversi bicchieri in mano, la musica era assordante. Il Bar degli Spaccati era il posto perfetto dove gli adolescenti si riunivano la sera (e la notte), era poco controllato e chiunque poteva entrare. Per questo non mi piaceva. Provai ad avvicinarmi all'orecchio di Gally per parlargli, perché avevo bisogno di uscire al più presto da quell'edificio.
- Amico, io esco!
Il castano sembrò non capire così gli feci un cenno verso l'uscita. Quest'ultimo però sembrò aver adocchiato una bella ragazza, quindi non diede segni di attenzione o di risposta.
Non mi importava, avevo bisogno di respirare aria pulita. Uscii cercando di scavalcare tutti i ragazzi e le ragazze che sembravano avermi preso per un pungiball.
Mi sedetti sul muretto fuori dal locale e respirai a pieni polmoni. Quel posto non faceva per me. Era come un labirinto. Avevo la costante sensazione di voler uscire da lì al più presto.
- Vuoi?
Una voce comparve dal nulla alla mia sinistra, facendomi sobbalzare con il cuore in gola.
- Andiamo pive, non credo di fare così paura.
Era Newt. Il ragazzo che quella mattina mi aveva procurato la tesina di Scienze. Il ragazzo biondo che non riuscivo a togliermi dalla testa. Il mio cuore iniziò a battere come un forsennato e spalancai gli occhi per la sorpresa. Cercai di riprendermi per non sembrare un perfetto idiota, ma purtroppo quella era la mia natura.
- Newt? Ehm, volevo dire..Newt. Cosa ci fai qui?
Il biondo mi guardò con aria divertita, dopodiché aspirò dalla sigaretta che aveva in mano.
- Allora, vuoi un tiro oppure no?
Non fumavo spesso, ma di solito se mi offrivano una sigaretta non rifiutavo. La sua, però...
- Oh..okay, grazie. Perché no.
Presi la sigaretta dalle sue mani e la portai alla bocca. Aspirai due volte e poi gliela porsi. Newt intanto mi osservava aspettando di nuovo di riappropriarsene. Non appena sfiorò la mia mano sentii di nuovo quella scossa elettrica in tutto il corpo. Il biondo continuava ad osservarmi, quindi distolsi lo sguardo dal suo e mi fissai le scarpe.
- Sono venuto qui perché mi hanno invitato. Tu?
Sembrava annoiato, quasi come se non gli importasse davvero della mia risposta.
- Ehm..uguale. Il mio amico Minho mi ha invitato ma non mi piace molto la festa.
Newt mi osservò di sottecchi, scrollando la sigaretta dalla sua mano per buttare la cenere a terra.
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Safe Place || Newtmas
FanficThomas frequenta l'ultimo anno di liceo: è un ragazzo testardo, sensibile ed impulsivo. Perennemente in cerca di qualcosa o di qualcuno, in un certo momento della sua vita dovrà fare i conti con la verità rendendosi conto di non essere solo un ragaz...