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Gli ultimi mesi per Harry erano stati molto impegnativi. Giostrarsi tra gli impegni di lavoro e i preparativi per il matrimonio, non era affatto semplice. Soprattutto dal momento che per quest'ultimo non poteva contare sull'aiuto di Louis.

Se inizialmente era stato entusiasta della decisione del maggiore di lasciargli carta bianca nella gestione dell'evento, contento di poter avere libertà di scelta su ogni cosa senza incappare in sgradevoli e inutili discussioni su quale dovesse essere il colore dominante dell'evento o su quali fossero i fiori più adatti per l'allestimento, l'eccitazione era andata un po' a scemare quando si era ritrovato ad avere sempre maggior difficoltà nell'inserire gli appuntamenti con la wedding planner nella sua già colma agenda di lavoro.

Ma era anche vero che, in quanto a lavoro, Louis fosse ancora più impegnato di lui e, inoltre, dopo gli avvenimenti negativi che si erano susseguiti, creando a Couture non poche difficoltà, il suo senso del dovere e la sua rigidità in ambito lavorativo si erano fatti ancora più sentire, per evitare che quegli sfavorevoli imprevisti si verificassero nuovamente.

Perciò non se la sentiva di far gravare sulle sue spalle anche quell'impegno; tanto più che Louis aveva riposto in lui piena fiducia anche per quel compito.

Nonostante le difficoltà, comunque, non si era mai perso d'animo, spinto dalla volontà di coronare quel sogno tanto desiderato e renderlo il giorno più bello della loro vita.

Così, tra una riunione lavorativa, articoli da scrivere e impaginare, servizi fotografici da realizzare, scelta del servizio catering migliore e prove d'abito, il periodo natalizio era giunto alle porte senza che se ne rendesse conto. E con esso, anche il tanto atteso compleanno di Louis.

Nonostante più gli anni trascorrevano e meno al maggiore interessava festeggiare l'avanzare della sua età, Harry si era sempre preoccupato di sorprenderlo organizzando ogni cosa almeno un mese prima.

Quella volta, però, si era ritrovato a due settimane dal fatidico giorno senza aver pensato a nulla.

A niente erano servite le rassicurazioni di Gemma e Perrie sul fatto che a Louis non sarebbe interessato ricevere chissà quale regalo, o una festa di compleanno particolare, e che gli sarebbe invece bastato trascorrere quella giornata in sua compagnia per essere felice.

Harry, ovviamente, non aveva voluto sentire ragioni.

Non poteva risolvere la situazione con un regalo banale e una semplice torta fatta in casa; ancor più che quell'anno Louis avrebbe compiuto 40 anni. Era un traguardo importante e come tale andava festeggiato.

Fortunatamente per lui, dopo aver trascorso due giorni a deprimersi certo che fosse ormai troppo tardi per organizzare un compleanno degno di nota, ci aveva pensato Lottie a risollevargli il morale, dandogli l'idea perfetta.

Durante uno di quei momenti di forte disperazione, la ragazza gli aveva rivelato l'esistenza di uno chalet sulle alpi francesi di proprietà della loro famiglia, del quale lui non aveva mai sentito parlare. Spinta dalla sua curiosità, la ragazza gli aveva poi spiegato che l'avessero ereditato dai loro nonni materni ma che, da quando erano morti entrambi e dopo l'allontanamento di Louis da tutti loro, non era mai stata più utilizzata. Nemmeno una volta che, grazie proprio all'intercessione del più giovane, i loro rapporti famigliari si erano nuovamente riallacciati.

Saputa quella novità, Harry non aveva perso tempo a farsi lasciare l'indirizzo, mettersi in contatto con chi di dovere, per far controllare che tutti gli impianti fossero funzionanti e per rimetterla a lucido, e ad invitare tutti i loro amici a trascorrere le festività sulla neve.

Non era stato facile tenere Louis all'oscuro di ogni cosa, soprattutto quando lo sorprendeva mentre era in video chiamata con Lottie, che si era offerta di aiutarlo recandosi qualche giorno prima sul posto per verificare di persona che tutto procedesse nel migliore dei modi – dal momento che per lui sarebbe stato pressoché impossibile giustificare la sua scomparsa al compagno per un giorno intero – e iniziava a porgli mille domande. O a stare attento di ricordarsi di cancellare la cronologia del loro portatile per evitare che potesse accorgersi che le sue ultime ricerche riguardassero la località di Courchevel, dove si trovava appunto lo chalet.

Le Remède À Toutes Mes PeursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora