Il tuo sorriso

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L' anno della prima media è stato un mezzo incubo... cambiare scuola lo ha destabilizzato un po', c'erano nuovi compagni di classe, nuovi professori, nuove sensazioni con cui fare i conti.
L'unica nota positiva è che Giovanni è ancora il suo migliore amico, o almeno così dice lui... perché ultimamente, è tutto preso da una ragazza di seconda media che si chiama Giorgia. La guarda per tutto il tempo durante la ricreazione, e non fa altro che scrivere il suo nome sul banco e sul diario.. Martino vorrebbe dargli uno scossone e risvegliarlo, perché tanto a lei piaceva Edoardo Incanti di seconda C.. che era più alto e aveva un sacco di soldi a quanto pare..
Quindi era inutile che Giovanni perdesse tutto quel tempo dietro a lei, invece di giocare a calcio con lui ed Elia durante la ricreazione.
Aveva un nuovo amico. Elia. Non era il suo migliore amico, quello era Giò.. ma era davvero tanto simpatico e con lui non si annoiava mai.

Sua mamma era un po' preoccupata, perché una volta per colpa sua sono finiti tutti e tre nell'ufficio del preside, che aveva chiamato i loro genitori.. Elia aveva portato a scuola dei petardi e li avevano fatti esplodere in cortile.
Martino si era divertito un sacco.. quel ragazzo era pieno di risorse, ogni giorno ne inventava una.
Erano un bel trio, e Martino sperava che avrebbero continuato la scuola insieme anche dopo la terza media.

Un giorno di Maggio, Martino sta facendo i compiti tranquillo quando sua mamma entra in camera e lo fa sedere sul letto..

"Senti Martino.. stamattina, ho sentito la madre di Niccolò.."
Martino sorride all'istante.. spera che lui voglia invitarlo ad un'altra festa, o qualcosa del genere..
"Mi ha... mi ha detto che Niccolò non sta molto bene, ultimamente..."

Martino sente un tonfo al cuore all'istante.
"Oddio! È la malattia che ha al cervello...??"
Chiede lui, vedendo sua madre fare una faccia stupita e incredula.
"Te lo ha detto lui??"

"Sì...la sera del falò, ma aveva detto che sarebbe stato bene con le medicine...che cos'ha?? Come sta??"
Martino si sente morire..ha gli occhi lucidi e non riesce quasi a respirare.
"Lui...è in un ospedale un po' particolare adesso, lo tengono lì per qualche settimana... ma sta bene Marti, non preoccuparti.. sua mamma mi ha detto che lui ha chiesto di te, voleva vederti, ma non credo che sia il caso... il posto dov'è adesso, insomma.. non è proprio il massimo, e secondo me dovresti aspettare che torni a casa sua, prima di vederlo.. ok?"

Martino cerca di capire che cosa stava dicendo sua mamma... e ad un tratto, nella sua testa è tutto chiaro.
Niccolò aveva una malattia mentale. Lo tengono in una clinica da qualche parte, e sua mamma voleva impedirgli di vederlo.
Sono abbastanza grande da sapere che cos'è una malattia mentale... per chi mi ha preso!

"Ma io voglio vederlo..." cerca di dire Martino.
"No Marti..davvero...lascia che si riprenda un po' dai.. però se vuoi, puoi mandargli dei messaggi."
Martino non capisce che cosa voglia dire sua mamma... finché non gli porge una scatola rettangolare, con la foto di un telefono cellulare sopra.

"Ti ho comprato un telefono... e mi sono fatta lasciare il numero del suo. Così potete scrivervi!"
Martino abbraccia sua mamma e crede di non essere mai stato così felice in vita sua per un regalo...

Quando lei esce dalla stanza, scarta il telefono e legge le istruzioni minuziosamente...i compiti di matematica potevano aspettare... accende il telefono e salva il numero di Niccolò in rubrica, che sua mamma aveva scritto su un pezzo di carta.
Poi prende la ricarica di 10euro che sua mamma gli aveva comprato e nel giro di cinque minuti, può scrivere a Nico.

Digita veloce un messaggio..

Ciao Nico!! Sono Martino! Mia mamma mi ha regalato un telefonino... come stai?? Se mi dici dove sei ti vengo a trovare, ma non dire niente a tua mamma, perché la mia non mi lascia venire da te.

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