Take Me Home.

Ha chiesto di te

Nonostante Kirishima abbia sempre fatto le ore piccole, il mattino seguente fece molta fatica a rialzarsi; pensava che dal momento che era sabato non ci fosse alcun problema se avesse dormicchiato ancora un po', ma si dovette ricredere non appena lesse distrattamente i messaggi sul gruppi della classe, dove la rappresentate ricordò a tutti loro della verifica di chimica.

"..Che palle" borbottò il rosso rimettendo il cellulare sopra al comò. Si stropicciò gli occhi mettendosi successivamente seduto sul letto.
In un attimo, si ricordò di ieri sera, di tutto quello che era successo. Ricordò anche il fatto dell'improvvisa sparizione di Denki e Jirou, difatti chiamò subito il suo amico biondo per sapere cosa fosse successo.

"No, macchè...Mi sono dichiarato e lei non sapeva cosa dire...Io le faccio che non c'era nessun problema se non ricambiava, ma poi ha iniziato ad avere gli occhi lucidi ed è scappata via" Affermò Denki con tono confuso, mentre si sentivano diversi rumori di sottofondo.

"Fuggita?" Domandò il rosso mentre apriva gli sportelli alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare.

"Si...Ho cercato di raggiungerla ma vedendo che era arrivata a casa ho lasciato perdere.." Replicò il biondo sospirando pesantemente.

"Ah vero, lei abita vicino al bar...Vabbè dai, ci parlo io non ti preoccupare" Affermò Kirishima cercando di tranquillizzare il suo amico.

"Mh va bene, avvisami se sai qualcosa"

E così, i due si salutarono riagganciando subito dopo.
Conosceva Jirou esattamente come Denki o Sero, e in tutto questo tempo non l'aveva mai vista piangere.
Non riusciva a capire il fatto del suo comportamento, non ne hanno mai parlato direttamente, ma era certo che anche lei ricambiasse i sentimenti del biondo, ma allora perché era corsa via?

Dopo aver frugato per altri minuti negli scaffali, decise di arrendersi non trovando nulla di invitante; odiava andare a fare la spesa, difatti non ci andava quasi mai, e questa ne era una conseguenza.
Sospirò pensando che oltretutto era anche quasi l'ora di pranzo.

Successivamente sentì il suo telefono squillare da sopra il tavolo; lo raggiunse rispondendo una volta visto che era Sero a chiamarlo.

"Ma buongiorno! Ti ho scritto ma mi sa che stavi ancora dormendo, tutto bene?" Domandò il moro con entusiasmo.

"Malissimo, sto morendo di fame" Borbottò Kirishima sedendosi in modo pesante sulla sedia.

"Guarda, mio fratello ora è con mio padre, quindi se ti va andiamo a pranzare al bar assieme, che dici?" Propose Sero facendo illuminare gli occhi al rosso.

"Accetto volentieri, ci vediamo direttamente lì?" Chiese in un secondo scattando dalla sedia.

"E così sia!" Replicò lui euforicamente; subito dopo chiusero la chiamata iniziando a prepararsi.

Kirishima non potè non pensare se avrebbe rivisto quel biondino dagli occhi tanto scarlatti.

Andò velocemente a farsi una doccia rinfrescante, giusto per svegliarsi del tutto. Subito dopo andò a sistemarsi al suo solito modo i capelli, vestendosi frettolosamente.

Optò semplicemente un paio di jeans chiari con una felpa nera; si mise le sue solite scarpe ed una giacca di pelle nera contenente oggetti necessari come chiavi, portafoglio e carta d'identità.

Si avviò alla fermata della corriera aspettandola per qualche minuto, e non appena arrivò, ecco che raggiunse il bar in poco tempo.

Appena entrò, istintivamente sorrise alla ragazza che aveva conosciuto ieri sera, Mina.

"Ohh Kirishima! Che bello rivederti! Come stai??" Domandò energicamente sorridendo a trentadue denti.

La sua positività e allegria erano così contagiosi che farebbero divertire pure una persona apatica e fredda.