chapter 4

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Ieri sera dopo la festa di ballo sono scappata via come se fossi Cenerentola, anche se a differenza sua
la scarpetta non l'ho persa.
Stavo pensando al fatto che si è comportato come uno stronzo, altro che accompagnatore. In tutta la mia vita non mi sono mai sentita offesa in questo modo, ma ciò che mi ha dato più fastidio è che mi ha considerato come una 'ragazza facile'. Io ragazza facile? Mi ha praticamente inserito nella categoria di ragazze che lui frequenta! È o non è un idiota?

*****

«Io ritengo che ha commesso un grave errore», dice Camilla ricalcando l'ultima parola.

Dopo la lezione di biologia io, Cami e Lara siamo andate in mensa e ho raccontato loro quello che era successo ieri sera, la mia compagna di stanza a quanto pare è d'accordo con me nel senso che è un vigliacco, ma Lara stranamente non sembra accordare con noi.

«Ok ammetto che si è comportato come un emerito stronzo, ma infondo lui non è così, ha anche un lato completamente diverso da questo. Non so perché ha sempre questi atteggiamenti, forse anche per ciò che ha dovuto sopportare quando era più piccolo, non ha avuto un bel passato», afferma Lara.

Chissà cosa sarà accaduto. Una mia parte dice che lo vorrebbe perdonare, l'altra mia parte invece no, però ciò non significa che riuscirò a perdonarlo facilmente.

«Si ma anche se ha avuto un passato un po' complicato non vuol dire che ha il permesso di comportarsi come gli dice la testa ok?», affermo alterata.

È lui che si deve far perdonare. Non io.

Come si dice? Parli del diavolo e spuntano le corna?
Ecco che arriva Dylan insieme a Mr Perfezione sempre con quel sorriso.. ma come fa a sorridere sempre me lo spiegate? Immagino che già si è dimenticato dell'accaduto di ieri.
Ciò si vede da come mi guarda, con una totale indifferenza.

Non ho proprio voglia né di vederlo né di sentirlo.

«Ragazze io vado a fare una telefonata urgente, ci vediamo dopo», dico rivolgendomi alle mie amiche.

«Va bene tesoro a dopo», rispondono dandomi un bacio sulle guance.

In realtà volevo solo prendere una boccata d'aria, in quel momento mi sembrava di soffocare.

Forse perché c'era la presenza di Luke.

Ma stai sempre attiva? Taci.

Sono nell'atrio della scuola ed inspiro l'aria pulita puntando lo sguardo verso il cielo azzurro, che oggi sembra essere sereno e limpido. Sorrido per un attimo. Sorrido perché in questo momento dei ricordi mi riaffiorano nella mia mente, e ripenso che una volta osservavo il cielo e gli rivolgevo un gran sorriso, che in realtà era tutto per mia madre, dedicato solo e solamente a lei. Mi manca tanto, non so cosa farei per riaverla qui vicino a me, a sostenermi ancora e a sorridere insieme, come un tempo. Vorrei trovare quel pezzo di cuore che si è frantumato da quando è andata via, vorrei trovare magari qualcuno che mettesse insieme i pezzi del mio cuore, vuoto e incompleto ormai da troppo tempo.

«Signorina sta bene?», mi domanda la signora che vidi già la prima volta che venni qui.

Mi volto. «Ehm si scusate non mi sentivo molto bene, volevo prendere un po' d'aria».

Sono sempre stata brava a dire bugie, diciamo che da quando mia mamma morì iniziò a diventare quasi un'abitudine.

La signora Kate subito cambia espressione. «Oh, vuole un po' d'acqua?», chiede cordialmente.

«No no grazie mille, ora mi sento molto meglio».

«Non si preoccupi, ci penso io a lei».

Non appena conosco il tono di quella voce non ci metto niente a capire di chi è. Secondo voi chi è l'ultima persona che in questo momento non vorrei avere davanti ai miei occhi?: Luke. Ed eccolo qua nella sua armonia e nel suo splendore, da far cadere anche i pilastri della scuola.
Intanto la signora Kate ride sotto i baffi osservando il mio sguardo omicida.

ʟᴏᴠᴇ ᴍᴇ ᴀs ᴏɴʟʏ ʏᴏᴜ ᴄᴀɴ <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora