●Capitolo 1●

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-Dedicato a tutte le donne♥ auguri! -

Fell. Occhi azzurri. Capelli biondi e pelle bianca. 16 anni. Una vita normale fino a quando...

*Fell povs*

Aprii gli occhi di scatto, i raggi del sole baciavano la mia pelle. Il cuscino era sudato e il collo mi faceva male. Mi alzai lentamente e andai verso lo specchio incollato all armadio. Mi osservai e vidi due punti rossi nel collo. Li sfiorai e notai che erano morsi. Qualcuno mi aveva morso nella notte. Sapevo che la mia vita non era poi così normale. Guardai i miei occhi e da azzurri erano diventati rossi. La mia pelle era più bianca che mai. Non potevo essere un vampiro. Queste cose non esistevano. Controllai il battito. Niente. Il mio cuore non batteva. Provai a respirare ma la gabbia toracica non si gonfiava. Toccai la mia pelle, era fredda. Non potevo crederci.. Ero stata morsa da un vampiro.

***

Dopo aver fatto colazione e dopo aver salutato i miei nonni mi recai a scuola. I miei erano morti durante una crociera nel mediterraneo. Vivevo con i miei nonni paterni. Erano anziani ma non mi facevano mancare niente. Frequentavo il primo anno di Ragioneria. Ero una ragazza lunatica, odiavo il sole e amavo la pioggia. Presi le lenti a contatto azzurre e le misi. Il collo della maglia mi copriva i morsi. La campanella era suonata e la classe ormai era piena. Mi misi all'ultimo banco. Odiavo il primo giorno di scuola. I miei nuovi compagni di classe si salutarono a vicenda e prima che entrasse il prof si raccontarono le loro vacanze estive. Io le avevo passate a casa, a leggere. La lezione inizio' , e il banco vicino a me fu occupato da una ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi .

"Piacere Claire" disse, guardandomi negli occhi. In testa aveva una corona di fiori ed era vestita con colori vivaci. Forse era hippie.

"Piacere Fell" le risposi, stringendole la mano. Sorrise per poi girarsi velocemente, facendo

svolazzare i suoi capelli dall'altro lato. Il profumo dei suoi capelli e della sua pelle era un qualcosa al muschio. Starnutii e un atroce mal di pancia prese il sopravvento. Avevo fame. Ma non mi andava una pizza o altro, il mio stomaco richiedeva qualcos'altro. Qualcosa di diverso. Il mio corpo era cambiato. Ero più agile, veloce e soprattutto udivo e percepivo odori e voci da lontano. Il prof richiamo' la mia attenzione battendo la punta della penna sul mio banco, alzaii lo sguardo e vidi che l'intera classe mi stava osservando. Soprattutto una ragazza dai capelli neri e gli occhi marroni..

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