CAP. 1 - Doppiogiochista di nome e di fatto

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Era Terry. Si, proprio lui, Terey Dealer, per gli amici Terry. Lo spavaldo ragazzotto playboy della classe III F, capelli biondi, orecchino, piercing al sopracciglio sinistro. Gli stessi amici lo avevano soprannominato Double. Per chi non lo conosceva non ne capiva il motivo.

Soprannome Double, quindi Terey Double Dealer. Double-dealer: sleale, incoerente. Doppiogiochista.

Terry era sempre al centro delle attenzioni, il suo nome sempre sulla bocca dei professori, suoi e non. Non faceva altro che correre dietro alle oche del liceo, lodandole e corteggiandole, e loro abboccavano pure. Il suo diario era sempre pieno di dediche, e molto spesso entrava alla terza ora con i capelli spettinati, riabbottonandosi il colletto della divisa e con ancora il segno del rossetto sul collo. I suoi genitori erano lavoratori incalliti, quindi poteva fare ciò che voleva.

Lui e i suoi compagni di classe suoi amici si facevano chiamare la Brigata, anche se non si sapeva di cosa. Ma alla fine il loro unico scopo era quello di conquistare il maggior numero di ragazze possibili, e Terry bastava ed avanzava per l'obiettivo.

Terry adorava le donne, sue 'Muse'. A detta di altri, diceva di amare il loro profumo ed era con le ragazze un vero cavaliere. A detta degli invidiosi, era semplicemente un pallone gonfiato, faceva di tutto per portarsi tutte le ragazze a letto e alcuni sparsero per un po' la voce che fosse gay.

Terry invece credeva di dover vivere non per una, ma per tutte le femmine. Per lui tutte erano Muse, non 'tesorino' o 'cucciolotta', ma era anche vero che avesse un debole, a detta sua, delle ragazze formose e bionde, dal rossetto rosso e le labbra enormi.

Esistevano più tipi di sue fan: le ragazze Oche, le Occhietti dolci, le False e ovviamente le Bionde.

Le ragazze Oche erano all'ordine del giorno. Erano quelle ragazze superbelle che credevano nell'inesistente "vero amore" di Terey e se ne vantavano con le amiche, che ovviamente tifavano per lei. Se due Oche si incontravano, scoppiavano spargimenti di sangue e di capelli tirati anche a morsi. Nemmeno Terry poteva fermarle, e se difendeva una di loro molto spesso facevano nero anche lui. Più Oche erano, più il problema di Terry, che sfortunatamente passava lì per i corridoi della scuola, diventava enorme.

Le Bionde erano come le Oche, ma non si facevano a botte, si lanciavano sguardi fulminanti tra loro. Se non eri una bionda, il solo poggiare quello sguardo su di te poteva farti morire all'istante. I loro occhi potevano essere paragonati ad un paio di raggi laser; tagliavano a metà perfino gli armadietti e la faccia tosta dei professori.

Poi c'erano le ragazze Occhietti dolci, quel tipo di ragazze che credevano di essere loro quelle a trascinare Terry per il loro giochetto d'amore, mentre in realtà la situazione era al contrario. Tentavano di affascinarlo con il loro fascino femminile per farlo cadere ai loro piedi, ma limitandosi solo a fargli gli occhietti dolci per i corridoi. Erano il tipo di fan che Terry si portava più spesso a letto. Le Occhietti dolci erano capaci di allearsi per provare inutilmente a sedurre il ragazzotto.

Le False erano davvero davvero odiose. Non facevano altro che dire, per moda, di non cadere nelle trappole dei playboy, di essere intelligenti e di capire i loro trucchi, quando alla fine erano le prime a corrergli appresso. Terry non sapeva nemmeno della loro esistenza, apparte di una, Tiffany, una bionda che faceva l'indifferente ma al tempo stesso cercava da lui attenzioni. Tiff molto probabilmente era stata categorizzata nella classe 'Bionde', per questo Terey le degnava di parlarci.

Terry era viziato, rozzo, volgare, ma dolce cavaliere con le ragazze. Non tralasciava nemmeno le professoresse, anche se con le ultrasessantenni come la Professoressa Sill non andava bene come con le professoresse più giovani.

Il playboy sulla bocca di tutto l'istituto era apprezzato da tutti gli studenti, poichè era uno dei più popolari. Il suo modo di fare era da esempio a tutti i ragazzi che tentavano di rimorchiare, anche se si rivelava inutile poichè la maggior parte del 'popolo femminile' seguiva Terry. Terey rideva, scherzava, ci provava e riprovava con tutte le ragazze che gli passassero di fronte. Sul diario scolastico appuntava i suoi appuntamenti al posto degli assegni, diceva di non aver tempo di studiare. Non prendeva in giro, quella era maleducazione, ma continuava ad avere il suo carattere da doppiogiochista viziato e da playboy.

O almeno finchè in quella sua casinista sezione F, nel primo giorno del terzo anno scolastico delle superiori, fece irruzione quella ragazza, accompagnata mano nella mano dalla vecchia Sill. Terry vide i lisci capelli nocciola raccolti in una treccia che pendeva dalla sua spalla, lo zaino pesante sull'altra, il giubbino semi-aperto, il profumo di albicocca dal suo sottile collo, gli occhi perennemente chiusi.

Passata davanti a lei, la professoressa Sill interruppe il casino della classe.

"Buon primo giorno di scuola, ragazzi, sono qui solo per presentarvi velocemente una nuova vostra compagna di classe..." scosse la studentessa. "Su, di' il tuo nome."

Dopo cinque imbarazzanti minuti di silenzio assoluto, in cui la ragazza alzò la testa per un po' per poi tornare ad abbassarla, risuonò nell'aula il nome pronunciato da una sottile, candida e dolce voce, che non tutti riuscirono a sentire.

"... Weddie."

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