Terry aveva le mani nei capelli, seduto sulla solita panchina. Picchiettava il piede a terra, nervoso e deluso.
"Vedo che non è andata come credevi..." disse guardandolo Vincent, seduto accanto a lui mentre beveva thè alla pesca.
"Hai altre ragazze attorno, Terry" lo tenne stretto Tiffany, la Falsa Bionda. Aveva una vocina squillante e l'alito al sapor di fragola. "Perchè proprio lei? ... N-non che io ti stia dimostrando qualcosa..."
Vincent la guardò. "Sei gelosa, Tiff?"
"I-io? No! Giacchè, mai!" strattonò via Terey, arrossendo. "E non avvicinarti più così a me, chiaro?" Sbuffò per finta.
"Ma se l'hai preso tu il suo braccio..." disse Vincent, sospirando.
A Vincent davano fastidio le False, e tra tutte quella che gli dava più fastidio era lei. Purtroppo a Tiffany era difficile nascondere qualcosa riguardo Terry, lo seguiva ovunque. Di solito non si metteva in mezzo negli incontri fra i 'finti nemici', ma, dopo aver visto il giorno prima Terey che tirava per un braccio Weddie lungo i corridoi, sentiva la sua posizione di 'probabile fidanzata' in pericolo.
Tiffany era una ragazzina bassa e biondissima. Non si truccava mai, al massimo metteva il mascara sulle ciglia dei suoi particolarissimi occhi color quarzo safirita. Le piaceva spettegolare, ma era onesta e ambiziosa. Da brava competitrice, avrebbe messo la sua vita in gioco pur di raggiungere i suoi obiettivi.
Uno di questi era Terry.
"Aaah! Non posso crederci! Ma che problemi c'ha quella lì?!" sbraitò Terey, arruffandosi violentemente i capelli.
"Nessuno, li avrebbe avuti se avesse accettato di farsi toccare." affermò Vin.
"Toccare!? Terey!" lo sgridò Tiff, dandogli un pugno sulla testa.
"Ohi!" piagnucolò il biondo. "Era l'unico modo, credo... ero in crisi, e credevo che mai nessuna mi potesse resistere in quella situazione..."
"Sei un porco!" si lamentò Tiff, riempiendolo di pugnetti innoqui sul braccio. "Un porco! Non ci pensi alle altre che vogliono solo te?"
"Tipo tu?"
"S-sta zitto Vin!" sbraitò. Gli lanciò la cannuccia della sua bibita in testa.
La schivò. "Dai Terry, riprenditi. Pranzi con noi?"
Fece un no con la testa. "Non ho fame... voglio pensarci ancora un po' su."
"Non vuoi rinunciare...?" disse Tiff, sbuffando.
"È troppo presto. Hm..." si grattò il sopracciglio, pensando. "Vin, dici che provando a fare il dolce ci riuscirò?"
"Forse. Ma non ti assicuro nulla... ho visto il suo carattere, e mettiti in testa che quella non è affatto timida."
"L'hai vista?" chiese Terry guardandolo confuso con i suoi occhi color ambra.
"Si, ieri alla fine della terza ora. Sono entrato in classe per chiedere di te, e l'ho vista sfiorare più e più volte le pagine di un libro vuoto."
"Braille..." sospirò.
"Cosa?"
"Nulla. Ma come fai a dire che conosci il suo carattere se l'hai vista solo davanti ad un libro?"
"Le ho chiesto dove fossi, non mi ha risposto e ha sbuffato." disse Vincent, grattandosi la testa. "Io l'avrei già lasciata perdere, se fossi in te."
"Ma se tu fossi in te" lo bloccò Terry, "l'avresti ammaliata con il tuo essere dolce, no? Con cioccolatini, rose e fiori. E ci saresti riuscito, no?"
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Qui con te, per sempre.
Romance" 'È triste invece, è triste... [...] Siamo nati con due mani per toccare, due narici per odorare, due orecchie per ascoltare. E due occhi per vedere. Ma se non puoi vedere, perchè dovresti avere gli occhi?' 'Perchè ciò che contano sono i sentiment...