CAP. 5 - Una dolce scommessa

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Quello stesso pomeriggio di quello stesso giorno, dopo la sesta ora, i componenti della Brigata erano già nei loro posti all'interno della sede: Cys, Harold e Buddy appoggiati ai lavandini, i tre ragazzi snob e adulatori che lavorano insieme, in classifica subito dopo Vincent; Zack e Zedd seduti sul davanzale della finestra, i gemelli quarti in classifica; Simon e Kevin, il poliziotto 'buono' e il poliziotto 'cattivo, affianco a Ivan, il 'cacciatore'; poi affianco alla porta Fredewick, Hiw e Orken, i sempliciotti della Brigata. Ognuno di questi ragazzi aveva un modo proprio di rimorchiare, alcuni lavoravano in coppia. Anche Vincent e Terey erano, in un certo senso, in coppia, ma erano conosciuti come nemici.

Nel brusìo di sottofondo, in cui i ragazzi sparlecchiavano un po' dei loro progressi, si sentì una finta tosse. La sede si zittì.

"Ragazzi" dichiarò Vincent, da co-capo della Brigata. "Che ne dite di una scommessa?"

Nel frattempo arrivava, come nel suo solito, in ritardo Terey, masticando la stecca di plastica di un lecca-lecca.

"Una scommessa, per chi si porta prima a letto Collian Weddie."

A Terry, arrivato e appoggiato agli infissi della porta, caddero le braccia per la sorpresa, come la stecca dalla bocca.

Gli altri della Brigata non erano entusiasti: si vedeva, c'era poco da fare per quella lì.

"Una scommessa? E perchè scusa?" disse Terey, dopo essersi ripreso.

"Hm... Così, tanto per mettere un po' in movimento i ragazzi. È da tempo che non facciamo scommesse, e poi da quando tu incapace non sei riuscito a conquistarla al primo colpo le ragazze sembrano essere meno presenti... Vuoi risultare un perdente, Dealer?"

Vincent sembrava soddisfatto della sua risposta, mentre guardava Terey negli occhi. Il biondo sbuffò.

"Allora, una mano su per un voto positivo."

I ragazzi della Brigata si guardavano, Weddie non era poi un gran bocconcino e non sembrava valerne la pena. Solo Orken, uno degli "sfigatelli", alzò la mano.

"Or, vuoi morire percaso?"

Simon, il 'poliziotto' buono, si mise a ridere. "Che fai Double, ci uccidi?"

"No" disse calmo, ma portando alla memoria deludenti ricordi. "Ci pensa da sola..." si toccò i gioielli di famiglia, simulando il 'fatale' calcio con un pugno.

"Terry, ti sei fatto mettere KO da una cieca?" disse Cys del trio snob, scoppiando a ridere.

"Non pensare a questo adesso, C!" si lamentò Terey. "Pensa poi... Anzi, pensate: cosa guadagneremmo con questa scommessa?"

Orken e Frederick gli diedero ragione, prima di tutti gli altri. Harold, del trio snob di Cys, alzò una mano. "Vin, cosa ci guadagnamo in cambio?"

Vincent alzò gli occhi al cielo, strofinandosi il mento. "Beh, cosa ne dite della Playstation 4 a casa mia?"

La folla nella sede fece un'espressione sorpresa. "M-ma intendi solo una partitella a casa tua, vero?" chiese Zedd.

"No, io intendo regalarvi la console." rispose, con indifferenza oltremodo innaturale. Zedd battè il cinque al gemello Zack, mentre tutti i ragazzi si esaltavano.

"Allora, chi vota?"

Tutta la brigata alzò anche più di una mano.

"Perfetto, ultima chance volata via..." sbuffò nervoso Terey, mentre l'ultima campanella suonava e la sede incominciava a svuotarsi.

"Vin, perchè l'hai fatto?!" sbuffava Terey, sputando pezzetti di carne e patatine ovunque. "Non riuscivo a parlarle nemmeno quando era sola in corridoio, pensa ora che ci sono più di venti maniaci di sesso e videogiochi attorno a lei!"

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