CAP. 2 - La nuova, la Weddie

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Terry sorrise, guardando la nuova arrivata mentre veniva accompagnata dalla professoressa al suo posto. La ragazza si sedette, poggiando i gomiti sul banco, ed incominciò a giocherellare con la punta dei capelli. Proprio due banchi più a destra del suo posto era seduto il ragazzotto sorridente, che continuava a guardarla con sguardo affascinante aspettando che si girasse. Il trucchetto non sembrò funzionare, apparte per le altre ragazze della classe.

Weddie sembrava avesse il corpo esile e delicato di una ballerina classica. Era un po' alta rispetto alla media altezza delle altre compagne di classe, che compensavano la loro mancanza di qualche centimetro in più con tacchi altissimi. Lei non ne aveva bisogno, e aveva anche un bel fisico. Magari avesse avuto una taglia di seno in più, sarebbe stata perfetta. Era questo ciò che pensava Terey.

La finestra semiaperta lasciò passare un soffio di vento, che smosse i lunghi capelli color nocciola fuggiti dalla treccia. Il sole fece riflesso sul suo sottile labbro inferiore, mentre si passò una mano sulla guancia rosea. La carezza del vento era fredda, le fece venire i brividi, e dopo aver poggiato il braccio di nuovo sul banco il suo viso sembrò prendere un'aria malinconica. Quando Weddie riabbassò la testa, Terey era già appoggiato con una mano al suo banco, guardando fuori alla finestra per darsi un'aria profonda.

"Ciao" pronunciò Terey con voce alta ma affascinante, mentre la ragazzina sembrò prendere un infarto dallo spavento. Sorridendo e continuando a mantenere lo sguardo fuori alla finestra, il ragazzo si arruffò i capelli. Il Double era entrato in azione.

Terey aspettò una risposta. Una risposta che potesse dargli corda per corteggiarla e farla sua, o semplicemente per conoscerla meglio. Una risposta che non ricevette, dato che la diretta interessata non fece altro che girare il viso verso di lui, ancora con gli occhi chiusi.

Terry si sentì ignorato, e anche un po' imbarazzato. Non gli era mai capitato.

"Hey, bellezza..." Non ebbe risposta. La ragazza rimase immobile, con lo sguardo confuso.

"We-Weddie, giusto...?" disse imbarazzato, rivolgendole il viso. La ragazza nuova sembrò capire. Alzò una mano e indicò il proprio viso.

"... Ah, parli con me?" pronunciò, con la stessa dolce voce di quando si era presentata. Terry si sentí preso in giro, lei abbassò la testa.

"E con chi senò..." si poggiò una mano sulla fronte, esasperato. "... Senti, che ne dici se ti presenti un po'? Qualche hobby, genere di musica preferito."

Weddie sembrò sbuffare, poggiò la testa sulla mano e si girò verso sinistra, verso la finestra, mantenendo lo sguardo per terra.

"Non sei molto loquace, eh?" Fece un sospiro e si chinò verso il suo banco, appoggiando la testa su di esso e guardandola in viso. Gli altri ragazzi della classe guardarono la scena un po' sbigottiti, nel vedere i trucchi di Terry fallire.

"Senti, se ti viene voglia di parlare, questo è il mio numero. Ecco qui." strappò un foglio dal suo diario con su scritto a caratteri cubitali il suo numero e glielo sventolò più volte in faccia, aspettando che se lo prendesse. Le altre compagne nel frattempo si affrettarono nel ricopiarlo sulla rubrica del cellulare.

Ma semplicemente Weddie rimase indifferente, immobile, impassibile, mentre il foglietto svolazzava davanti a lei.

"Oi, ma scusami, non ci vedi?!" Disse a voce alta, innervosito. Ma ebbe subito risposta.

"No."

"Come?"

"No, non ci vedo."

Terry rimase sbalordito. Poi si riprese e incominciò a ridere.

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