𝑹𝒆𝒊𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒏𝒆𝒍 𝒃𝒖𝒔

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~3 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂'𝒔 𝒑𝒐𝒗:~
Quando Alex aprì la porta aveva sul viso un espressione confusa, non aveva mai visto questo ragazzo prima d'ora e non sapeva bene cosa dire. Era un ragazzo molto alto e con molti tatuaggi ma non sembrava essere troppo più grande di lui. Alex si limitò alla domanda più scontata e ovvia che si potesse dire in quella situazione: "Chi sei?" il ragazzo, che non aveva smesso un secondo di sorridere, rispose entusiasta: "Sono il tuo nuovo vicino, mi sono trasferito da poco assieme al mio migliore amico *disse per poi indicare un ragazzo molto più basso, appoggiato al muretto dietro di lui* lui si chiama Mario, io sono Stefano." Ad Alex venne in mente la chiamata che aveva ricevuto dalla madre 3 settimane fa, ancora non capiva come faceva la madre a saperlo, bha. Alex essendo stato muto per ben 2 minuti a pensare, rispose leggermente impanicato: "Ah giusto, mi avevano avvertito del vostro arrivo....bhe avete bisogno di qualcosa?" domandò con il tono più gentile che potesse avere. Mario, che nel frattempo si era avvicinato, e Stefano si guardarono per qualche istante e annuirono, Alex era molto confuso dal loro comportamento, e si chiedeva cone riuscissero a comunicare solo con degli sguardi, Alex non é mai stato un tipo molto legato a nessuno e quindi non capiva il loro conportamento.
A: "Quindi? avete bisogno di qualcosa?"
il ragazzo piú basso fece un passo avanti e con aria di sfida disse: "vorremmo conoscerti, settimana prossima si terrá una gara di pattinaggio e ci servirebbe un ospite, siccome non conosciamo nessuno nei paraggi abbiamo voluto chiedere a te.." disse abbassando il tono di voce alle ultime parole.
Ad Alex piaceva il pattinaggio, ma non ne andava matto, si aveva preso qualche lezione, ma non aveva mai seguito molto quello che l'istruttore gli diceva di fare. Non sapeva che rispondere, avrebbe voluto dirgli di si perché qualche amico in più non gli dispiceva e sicuramente si sarebbe divertito ma non li conosceva, come poteva fidarsi? dopo quasi un minuto di riflessione il pensiero di divertirsi ebbe la meglio e accettò l'invito. Si organizzarono per uscire il pomeriggio seguente in centro città e dopo essersi assicurato che fossero usciti dal suo piccolo ma ben curato giardinetto, rientrò in casa per finire di preparare la cena e mangiare.
Aveva preparato anche per Marco ma a quanto pare sta sera non sarebbe tornato, "sará in qualche discoteca ad ubriacarsi" pensò Alex. Ripose il piatto sporco nel lavandino e andò in camera sua. Erano le 22: 15, domani sarebbe dovuto andare a scuola e il pomeriggio uscire in centro città quindi decise di andare a dormire presto. Si lavò i denti, si mise il piagiama: una semplice maglia blu e dei pantaloncini corti grigi, attaccó il teefono in carica e si mise sotto le coperte affondando la testa nel morbido cuscino lasciandosi poi abbracciare dalle braccia di Morfeo.
~ 4 ᴏʀᴇ ᴅᴏᴘᴏ ~
Alex spalancò gli occhi sentendo un vetro spaccarsi, gli uscivano gli occhi dalle orbite per lo spavento. Era un pompiere, si, ma che ne sapeva lui se l'intruso fosse armato e aveva intenzione di ucciderlo?? Prese tutto il coraggio che aveva in corpo, uscì dalla stanza con in mano una mazza e silenziosamente scese le scale. Appena scese l'ultimo gradino vide la luce della cucina accesa e un fortissimo odore di alcool gli pervase le narici. Si munì nuovamente di tutto il coraggio in corpo mettendo da parte la paura ed entró trovandosi davanti, non un ladro o un assassino, ma suo fratello ubriaco marcio che a stento rimaneva in piedi. Alex si avvicinó a lui, lo prese sotto braccio e lo portó in bagno, gli lavó il viso mentre lo picchiettava per tenerlo sveglio. Lo cambió e lo appoggió nel letto nella quale si addormentó subito. Tornó in cucina per sistemare il disastro che aveva combinato Marco. Vetri di bicchieri rotti sparsi ovunque. Li raccolse e li buttó nel cestino. Erano oramai le 3, Alex aveva perso completamente sonno e siccome tra tre ore si sarebbe comunque dovuto svegliare decise di giocare un pó al computer. Stava giocando alle gare di GTA in pubblica e il ragazzo contro cui stava gareggiando gli scrisse:
"sᴇɪ ᴍᴏʟᴛᴏ ʙʀᴀᴠᴏ, ᴅᴇᴠᴏ ᴀᴍᴍᴇᴛᴛᴇʀʟᴏ, ᴍᴀ ɴᴏɴ ᴍɪ sᴜᴘᴇʀᴇʀᴀɪ ᴍᴀɪ :-ᴘ"
Alex accettó la sfida e passarono il resto della notte a giocare e parlare. Si faceva chiamare Piadina, soprannome preso dal suo nome su minecraft: "Hotpiadina". Erano arrivate le 6, Alex doveva prepararsi per andare a scuola, così si vestì prendendo le prime cose che gli capitarono in mano e mise nello zaino qualche libro. Il fratello stava ancora dormendo e facendo meno rumore possibile si prese una pastina dalla credenza in cucina, prese chiavi, telefono, mise il giubotto e lo zaino in spalle dirigendosi alla fermata. Si sedette sulla panca rendendosi conto di essere arrivato in anticipo, si mise le cuffiette che teneva sempre in tasca e fece partre le canzoni. Quando arrivó il bus, alle 6:30, prese posto accanto ad un ragazzo al quanto familiare per lui ma che per via del cappuccio non riusciva a distinguere. Voleva parlargli ma avrebbe reso l'aria tesa e imbarazzante quindi decise di ignorarlo.
~ 𝐷𝑎 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑔𝑖𝑜 ~
~ 𝑄𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 ~
Scese dalla macchina di Ettore e rimase a bocca aperta. Giorgio si trovava di fronte ad una villa enorme con tanto di piscina. Sentì il suo nome da dietro, si giró e vide Anna che lo chiamava per entrare in un piccolo appartamento. Si conoscievano da anni ma Giorgio non era mai andato a casa di Ettore, per un momento aveva davvero creduto che quella villa fosse casa loro. Giorgio emise una leggera risata imbarazzato e raggiunse Anna sulla soglia della porta che lo avrebbe condotto nella sua nuova casa per il momento. La casa era piccola, come un appartamento deve essere d'altronde, però era comunque molto accogliente e abbastanza grande per 3 persone. Era un appartamento molto colorato e illuminato grazie alle finestre che comparivano a coppie di due in ogni stanza, il salotto e la cucina erano separati da una piccola porta di legno scuro con al centro un vetro di vari colori. Appena varcavi la soglia della porta un profumo di freschezza e tranquillità ti faceva sentire immediatamente a casa. Era molto ordinata e pulita, in poche parole era perfetta. Entrarono uno dopo l'altro e Anna scortò Giorgio fino ad una stanza al lato destro del piccolo corridoio che legava il bagno, la camera da letto di Anna e Ettore e la sua nuova stanza. Era piccola ma perfetta per una persona. Posó tutti i suoi vestiti, che aveva precedentemente chiesto ad Anna e Ettore di comparare durante la sua permanenza in ospedale, nell'armadio, mise il suo zaino accanto al letto e poggió il suo telefono sul piccolo mobile di legno posizionato accanto al letto tra questo e la finestra per poi dirigersi in cucina siccome doveva parlare con Ettore.
Appena varcò la soglia vide Anna in piedi davanti al frigo, intenta a prendere una bottiglia d'acqua, con Ettore dietro di lei che le stringeva la vita mente le dava dei delicati baci sul lato sinistro del collo. Giorgio si sentiva in imbarazzo, cosa doveva dire? Si prese coraggio dicendosi, massí dai, sono i tuoi amici.
G: "Mi dispiace interrompere il momento ma ricordo che Ettore avesse bisogno di parlarmi...."
Ettore, leggermente rosso in viso, si sedette a capo tavola indicando poi ad Anna di sedersi accanto a lui e nel mentre Giorgio prendeva posto dal lato opposto a quello di Anna. Iniziò a parlare Ettore, aveva un aria seria: "Lunedì rinizierai ad andare a scuola, dietro qua, subito dopo l'angolo c'è una fermata, prenderai il bus delle 6 e ti porterà proprio davanti scuola tua. Abbiamo già avvisato il preside dell'accaduto e la scuola ha provveduto a procurarti i libri che sono andati persi, siamo andati noi a ritirarli, li abbiamo messi nella terza mensola. Adesso mangiamo che si è fatto tardi e poi vai a dormire" per Giorgio, Ettore era come un padre certe volte e non solo per la differenza d'età.
G: "Ok, ho capito, ma non mi trattare come un bambino..."
E: "Cosa hai detto figliuolo?"
G: "Nulla, nulla"
A: "Non mancare di rispetto a tuo padre ragazzino!" Disse Anna con tono sarcastico come anche Giorgio e Ettore per poi scoppiare tutte e tre in una fragorosa risata.
Quella sera Giorgio si era davvero divertito.
~𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 (𝑙𝑢𝑛𝑒𝑑𝑖̀)~
Giorgio aprì di malavoglia gli occhi infastidito dall'assordante suono, del piccolo apparecchio, che gli rimbombava nell'orecchio destro.
Si alzò di cattivo umore e iniziò a pensare a qualsiasi cosa terribile gli sarebbe potuta capitare oggi. Andò verso l'armadio stiracchiando le braccia e sfregandosi gli occhi per cacciare le piccole lacrime che aveva provocato lo sbadiglio. Si vestí con dei semplici jeans chiari e una lunga felpa grigia non troppo larga. Mise le sue amate scarpe nere ed uscí dalla stanza per poi andare in cucina per fare colazione con l'acquolina in bocca per il buon profumino di cioccolato che invadeva l'intero appartamento. Entrò in cucina vedendo Anna intenta a preparare i pancakes che man mano finivano di cucinarsi posizionava sul piatto al centro del tavolo coprendoli poi con del cioccolato sciolto mentre tutto attorno c'erano bicchieri riempiti di succo alla pera. Giorgio, con la voce impastata dal sonno, salutò Anna che gli disse di muoversi a mangiare o avrebbe perso il bus. Giorgio mangiò di fretta, salutò Anna con un abbraccio e corse in soggiorno affermando al volo, cellulare, cuffie, giubbino in pelle che subito indossò per poi mettere su una spalla il suo zaino. Mentre camminava diretto alla fermata, fece partire la sua playlist. C'era molto freddo quella mattina e per questo Giorgio si mise il cappuccio della felpa e accelerò il passo per arrivare prima. Aspettò almeno 10 minuti a quando salì, si andò a sedere nei sedili di mezzo. Alla fermata successiva salì un ragazzo che a Giorgio sembrava familiare. Questo si sedette accanto a lui e a quel punto Giorgio lo riconobbe, era Alex. Giorgio non sapeva che fare, sarebbe risultato strano e l'aria sarebbe diventata pesante così decise di ignorarlo ma non si aspettò mai che Alex sarebbe sceso alla sua stessa fermata.
~🄰🄽🄶🄾🄻🄾 🄼🄴~
𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨, 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢 𝐦𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐨 𝐬𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢 𝐦𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐯𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 <3

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