"𝑭𝒊𝒏𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆, 𝒅𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐!"

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~3 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂'𝒔 𝒑𝒐𝒗~
Appena Mario si accorse dell'ora che si era fatta mentre stavano al bar, ricordò l'appuntamento che avevano pianificato con Ettore, lo conoscevano da molti anni ma si erano trasferiti per lavoro e adesso erano finalmente tornati, appena saputa la notizia, Ettore, fissò subito un appuntamento con loro per poterli finalmente rivedere dopo 5 lunghi anni.
Mario e Stefano stavano correndo, dovevano arrivare davanti alla fumetteria del centro per poi raggiungere un piccolo spazio vuoto della piazza per poter parlare con Ettore senza che nessuno li disturbi.

Stefano stava correndo, ogni tanto girava la testa per controllare il suo amico e vedendolo in dietro di una ventina di passi si fermava ad aspettarlo per poi riprendere a correre e superarlo nuovamente.

Dopo 10 minuti di corsa arrivarono davanti alla fumetteria, rallentarono il passo fissando un punto ben preciso: sulla sedia accanto alla porta d'ingresso era seduto Ettore intento a chattare con Anna, non li aveva notati e loro senza dire una parola ma guardandosi facendo capire l'un l'altro ciò che volevano fare, si avvicinarono di soppiatto iniziando ad esclamare con voce molto acuta "Oh no! Un ladro! Aiuto aiuto!"
Ettore si alzò di scatto sorpreso dalla cosa e appena li vide gli tirò un leggero schiaffo sulla nuca per farli tacere e poi scoppiare in una fragorosa risata.
E: "Siete due scemi! -e scoppiò di nuovo a ridere- però devo ammettere che le vostre stupidaggini mi erano mancate"
M&S: "Anche tu ci sei mancato Lyon!"
Lyon era il soprannome che fin da bambini Stefano e Mario davano a Ettore, era sempre stato un bambino vivace e coraggioso molti dicevano proprio "come un leone" da qui è nato questo soprannome: Lyon che in inglese significa proprio Leone.
E: "Allora come sono andati questi 5 anni senza di me?"
M: "Molto faticosi, il lavoro era duro e non conoscevamo proprio nessuno, poi abbiamo incontrato sul posto di lavoro due ragazzi, Tommy e Cold, abbiamo lavorato assieme e poi siamo tornati qua, hanno detto che verrano anche loro qua a vivere ma gli ci vorrà qualche mese"
S: "Quando ci siamo trasferiti nuovamente qua, siamo andati a salutare il nostro vicino, si chiama Alessandro e lavora nella caserma dei pompieri, abbiamo fatto tardi perché stavamo con lui al bar"
E: "Okok, v'è la faccio passare questa volta"
Dopo piccoli attimi di silenzio Ettore iniziò a parlare.
E: "Vi va di venire a casa mia? Così potete salutare Anna e conoscere un mio amico che ho ospitato per problemi personali"
S: "Ehm..si certo"
M: "Possiamo mangiare da voi vero?"
E: "Io ti invito a casa mia dopo 5 anni e tu pensi al cibo?"
Mario fece una risatina e annuì divertito, Lyon si mise una mano sulla faccia e fece strada verso la sua macchina.

Appena arrivarono all'entrata Lyon non fece in tempo a tirare fuori le chiavi che Mario e Stefano per scherzare iniziarono uno a suonare a spam il campanello e uno ad urlare il nome di Anna per venire ad aprire la porta.
Appena smisero guardarono Lyon, aveva una faccia mista dalla rabbia, divertimento e confusione, Stefano guardò Mario e Mario guardò Stefano per poi scoppiare a ridere nel preciso istante in cui Anna aprì la porta di casa.
A: "Ma siete impazziti?? Ma perché sono l'unica intelligente in sto gruppo e poi, che diavolo è successo a Lyon?!"
M: "Ehm...potremmo averlo fatto impazzire e ora è paralizzato dalla nostra stupidità"
L: "Esatto! Dalla vostra stupidità, ma perché ho conosciuto voi e non persone più normali??"
Disse entrando in casa seguito da Anna che gli faceva segno di entrare.

Dopo 10 minuti a chiacchierare in salotto e fare battutine sconce su Mario e Stefano sentirono dei passi vicino alla cucina e una vocina sottile che chiedeva a che ora avrebbero cenato. In fondo erano le 19:23.

Anna guardò Giorgio, gli disse che adesso avrebbe iniziato a cucinare e che lui intanto poteva parlare con Mario e Stefano per conoscerli di più.

G: "Ah..uh..io sono Giorgio, ho 17 anni e vado al liceo classico..piacere di conoscervi..heh"
Mario capí subito che si trattasse dell'amico di cui Lyon gli aveva parlato e capí anche che era molto timido da come parlava a bassa voce e dall'insicurezza nel dire ogni singola parola.

M: "Ciao, io sono Mario, ho 27 anni e lui è Stefano, il mio migliore amico, anche lui 27 anni. Tu devi essere l'amico di Lyon, è un piacere conoscerti"
Giorgio si avvicinò al divano andandosi a sedere sul divano accanto a Lyon che gli sorrideva per trasmettergli calma.

Dopo 1 ora Anna li chiamò per andare a cenare, si alzarono o dal divano dirigendosi in cucina continuando il loro discorso.

Finirono di cenare e si diressero tutti sul divano pronti per guardare un film assieme, decisero di guardare un film comico di Aldo Giovanni e Giacomo che erano i comici preferiti di Anna, Giorgio invece ne aveva sentito parlare ma non aveva mai visto un loro show e sii divertí davvero molto quella sera soprattutto a sentire le fragorose risate di Stefano, gli scleri di Lyon e il russare di Mario che si era addormentato a metà film.

Finito il film erano le 21:30, Lyon era andato a farsi una doccia e Anna stava lavando i piatti in cucina, restavano solo Mario, Stefano e Giorgio in salotto a parlare.
G: "Ma quand'è che vi siete trasferiti?"
S: "Pochi giorni fa, infatti dobbiamo ancora sistemare tutte le scatole"
G: "Potrei venire ad aiutarvi quando finisco scuola, non è un problema per me e mi servirebbe stare un po' fuori casa ultimamente"
M: "Bhe, se insisti heh" disse Mario in modo sarcastico facendo ridacchiare Stefano e Giorgio che nascondeva le risate con la mano.
S: "Una mano ci servirebbe e magari ti facciamo conoscere il nostro vicino, è poco più grande di te ed è molto simpatico, ogni tanto usciamo assieme, potresti venire con noi, che ne pensi?"
G: "Bhe, non credo sia una cattiva idea, qualche amico in più non fa male"
Nel frattempo Lyon era uscito dalla doccia, si era cambiato ed era tornato in salotto con loro.
L: "Anna! Vieni in salotto, i piatti li facciamo dopo assieme, abbiamo ospiti non stare in disparte"
Anna ci raggiunse e si sedette accanto a Lyon continuando a chiacchierare.

Erano le 23, Stefano e Mario dovevano tornare a casa ma non avevano la macchina così Lyon si offrì di accompagnarli e Giorgio decise di andare con loro, arrivarono dopo circa 10 minuti, Lyon e Giorgio li salutarono e mentre Lyon si girava per tornare a casa Giorgio osservava la casa del loro vicino, intravedeva una figura accucciata, dalla finestra, come se stesse piangendo ma non ne era sicuro, decise di lasciare stare. Mario e Stefano entrarono a casa andando poi ognuno nella sua stanza addormentandosi subito dopo.

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