capitolo 18

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Bakugou pov:

ero in sala d'attesa camminando per la stanza avanti indietro con il cuore a mille mentre le lacrime solcavano il mio viso per poi schiantarsi sul pavimento in modo continuo, continuavo a fissare a terra un punto poco definito e offuscato dalle lacrime

zia Inko piangeva tra le braccia della vecchia mentre gli toccava la schiena per tranquillizzarla, nelle sedie di fianco c'erano All-Might con il capo di polizia e il morto di sonno, mi facevano incazzare perchè appena si fosse svegliato gli avrebbero fatto le domande apposto di lasciarlo tranquillo e farmelo vedere.. 

Dott- salve signora Midoriya volevo informarla che suo figlio sta bene e si è svegliato se vuole vederlo si accomodi in stanza ma la prego faccia attenzione è ancora scioccato

I- grazie mille signore

disse con le lacrime ai occhi fiondandosi all'interno della stanza per poi uscire dopo qualche minuto e dare cenno ai pro heros di vederlo, li fissavo con odio non volevo che si ricordasse tutto quello che è successo appena sveglio non se lo meritava quindi feci uno scatto davanti posizionandomi davanti alla porta della stanza bloccandogli il passaggio.

Aiz- Bakugou cosa stai facendo?

B-lasciatelo stare voi e le vostre domande aspettate almeno domani non vi rendete manco conto di quello che a vissuto per colpa loro e voi ora volete rompergli con quelle cazzo di domande facendogli ricordare tutto?! non ci penso neanche a lasciarvelo fare 

A- giovane Bakugou capisco la tua preoccupazione ma prima sappiamo informazioni e prima riusciremo a prenderli 

B- MA NON POTETE STRESSARLO APPENA SVEGLIO CAZZO DI EROI SIETE?! SE NON DATE MANCO IL TEMPO DI RIPRENDERSI!

li guardai con disgusto e odio non pensavo che l'eroe numero uno potesse essere così deficiente e non pensare nemmeno alla salute del suo erede  altro che idolo di tutti è più uno zombi coglione 

entrai in stanza di deku lasciando i pro heros senza dargli il tempo di rispondere, appena entrato lo guardai mentre fissava la finestra per poi guardarmi e sorridere come faceva sempre ma sta volta era diverso la sua pelle era più pallida e scavata con una flebo infilata nel braccio fasciato come la testa e il busto anche l'altro braccio era fasciato la faccia era piena di taglietti il comodino pieno di antidolorifici e medicine varie i suoi occhi grandi verdi erano meno luminosi del solito accompagnati da delle occhiaie che morto di sonno spostati, il suo sguardo scrutava il mio viso il mio sguardo intendo a scannerizzare la stanza per memorizzare ogni singolo dettaglio compreso il suo corpo il suo sguardo tutto.

D-Kacchan..

appena sentì la sua voce debole bassa ma dolce e calma l'odore della stanza era composto da medicine sangue e candeggina per la serie ammazziamoci l'olfatto ma una cosa è certa non sentivo l'odore che avrei voluto sentire quindi mi avvicinai per poi avvolgerlo tra le braccia infilando la testa nel incavo del collo per sentire il suo odore tranquillante stupendo dolce ma anche piccante per colpa del mio odore mischiato al suo..

B-mi sei mancato cazzo..

i miei occhi diventarono umidi e sfocati dalle lacrime pronte ad uscire per la felicità che era ancora qui con me e che non era in pericolo di vita.. iniziai a strofinare delicatamente il naso vicino alla ghiandola dei feromoni sentendolo fare una risatina..

D- Kacchan mi fai solletico 

disse sorridendo mentre io ero ancora intendo a soffocarmi col suo odore che non sentivo da settimane eh che non ne potevo più di non sentirlo..

D-kacchan..

B- dimmi amore

lo sentì sobbalzare un po' alla mia affermazione facendomi fare un ghigno 

D-posso mettere la testa vicino al tuo collo? ho bisogno anch'io del tuo odore..

mi staccai da lui lo guardai con un sorriso che facevo solo a lui che poteva solo lui vedermi così

aprì le braccia facendoli cenno di venire lui si buttò tra le mie braccia scoppiando così in un pianto trattenuto per troppo tempo che esprimeva tutto il suo dolore i suoi giorni passati lì le sue speranze morte di essere salvato e di non vederci più..

Izuku pov:

scoppiai a piangere appena venni avvolto tra le braccia di Kacchan la mia testa era un casino troppi pensieri troppi ricordi volevo solo dimenticare andare avanti ritornare a stare con i miei amici a stare con Kacchan mi mancavano i suoi occhi le sue labbra il suo odore piccante mischiato col mio al cioccolato alla rancia come mi ha sempre detto lui, mi asciugai le lacrime per poi fiondarmi sulle sue labbra per risentire quel sapore unico e indescrivibile delle sue labbra mischiato col caffè che aveva preso come sua abitudine di  mattina con un tocco di amarezza delle nostre emozioni confuse ma intense.

mi chiese permesso con la lingua picchiettando sulle mie labbra che diedi subito intensificando il sapore di caffè, sentì anche del salato facendomi aprire gli occhi vedendo Kacchan lacrimare al quale appoggiai le mani sul suo viso e con i pollici le asciugai continuando a prolungare quel bacio che non doveva finire mai che faceva bloccare il tempo e faceva scivolare i problemi via dimenticandomi dei brutti giorni passati e ricordandomi dei giorni passati con lui.  

quel tempo non finiva più ed era così che doveva andare.. ma ci staccammo per mancanza di ossigeno, una scia di saliva collegava ancora le nostre lingue finchè Kacchan non mi strinse a se restammo così per qualche ora coccolandoci per qualche ora.

Angolo autrice🌸🖤

spero vi sia piaciuto questo capitolo scusate sempre per l'assenza ma ci sto mettendo tanto perchè si sto male e non riesco a mettere in ordine le idee ma spero di essere più presente comunque ho visto che le storie più preferite sono Deku depresso e quello lui famoso al quale ho deciso di fare prima Deku depresso cambiando un po' la trama che uscirà fra un po' ma farò anche una storia particolare che mi è venuta in mente qualche giorno fa quindi niente dalla vostra fan di Bakudeku è tutto :)

IL MIO INFERNO//bakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora